Uvalde, 25 maggio 2022 - Il killer della sparatoria alla scuola in Texas ha acquistato legalmente le armi usate nella strage, due fucili sul modello d'assalto AR, nell'ultima settimana, in coincidenza del suo compleanno. Un particolare che riporta inevitabilmente in primo piano il tema delle armi negli Stati Uniti, dove la produzione nazionale d'armi da fuoco è triplicata negli ultimi 20 anni, con oltre 139 milioni destinate al mercato interno che si sono aggiunte a 71 milioni di armi importate dal 2000 al 2020. I dati sono contenuti nel primo rapporto interministeriale mai realizzato negli Usa sulla 'piaga' delle armi da fuoco, incrociando statistiche del Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives (ATF), dell'Ufficio del Procuratore generale, del Vice procuratore generale, diffuso nei giorni scorsi dal dipartimento della Giustizia e rilanciato dai media dopo la strage in una scuola primaria del Texas, con un bilancio di 20 morti.
Sparatoria in Texas: chi sono i bambini morti nella strage a scuola. Storie e volti
Il documento, un vero bollettino di guerra, evidenzia da un lato la crescente attrazione degli americani per le armi da fuoco e l'altrettanto crescente facilità a procurarsene su un mercato inondato da armamenti di ogni genere, anche 'fai da te'. Dall'altro il rapporto governativo registra un boom di omicidi, al livello più alto degli ultimi 25 anni.