Kevin Spacey (Ansa)
Napoli, 7 novembre 2017 - Kevin Spacey ancora sotto i riflettori dopo le accuse di molestie sessuali piovute dall'attore di Star Trek Anthony Rapp e anche dallo staff di House of Cards. Secondo il tabloid 'The Sun', il fine settimana prima che Netflix bloccasse il film 'Gore' con Spacy protagonista, la star di Hollywood si trovava su uno yacht extra lusso in Costiera Amalfitana con 11 uomini. A bordo dell'Highlander, noleggiato per una spesa di circa 60mila euro, sarebbero stati organizzati dei festini a luci rosse che il Sun non esita a definire "Wild parties" (party selvaggi). All'epoca Spacey stava girando in Italia il film sulla vita dell'autore gay 'Gore Vidal' diretto da Michael Hoffman. Il premio Oscar è stato un mese, fra agosto e settembre, sulla Costiera girando tra Ravello, Capri (dove si è fatto fotografare in giro tra locali, ristoranti e boutique comprando giubbotti da mille euro per i suoi accompagnatori), Cetara e Napoli.
Stando a quanto rivelato da una fonte citata dal tabloid, l'attore si sarebbe presentato nudo davanti a uno dei due massaggiatori che facevano parte del gruppo, dicendo che lo avrebbe pagato il doppio se lo avesse toccato in vari posti. "Il mio amico però ha detto di non essere interessato", ha spiegato la fonte, aggiungendo un altro dettaglio: "Spacey voleva solo uomini a bordo e c'era l'obbligo di mantenere il massimo riserbo sul party".
L'ULTIMA ACCUSA - Intanto una nuova voce si aggiunge al coro degli accusatori di Spacey, che proprio recentemente ha fatto coming out sulla sua omosessualità. Stavolta contro l'attore di House of Cards si scaglia Harry Dreyfuss, figlio del premio Oscar Richard. Dreyfuss ha raccontato a BuzzFeed che durante un incontro nel 2008 a Londra, quando aveva 18 anni, Spacey gli toccò i genitali davanti al padre che, all'epoca, stava lavorando in una produzione teatrale dell'Old Vic, il teatro di Londra di cui lo stesso Spacey è stato direttore artistico dal 2003 al 2015.
E dopo Netflix, anche la Sony Pictures scarica Spacey. La casa di produzione cinematografica ha deciso di ritirare dal festival dell'American Film Institute di Los Angeles 'Tutti i soldi del mondo' (All the Money in the World), la pellicola di Ridley Scott che racconta del rapimento di Paul Getty avvenuto a Roma nel 1973.