Morto Kenzo, lo stilista ucciso dal Coronavirus

E' stato il primo stilista giapponese a trasferirsi a Parigi, dove è diventato un personaggio della moda di livello mondiale

Kenzo Takada (Archivio)

Kenzo Takada (Archivio)

Roma, 4 ottobre 2020 - Un'altra vittima illustre del Coronavirus. Questa volta nel mondo della moda che piange lo stilista giapponese Kenzo Takada, spirato domenica a causa del Covid all'età di 81 anni. "È deceduto domenica 4 ottobre 2020 presso l'American Hospital di Neuilly-sur-Seine", ha annunciato un portavoce in una nota. Kenzo è stato il primo stilista giapponese a stabilirsi a Parigi, dove ha sviluppato tutta la sua carriera raggiungendo la fama internazionale.

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Chi era Kenzo

Il crocevia della vita di Kenzo è il 1964, anno in cui si trasferisce a Parigi. Nel 1970 presenta la sua prima collezione al Vivienne Gallery e la sua popolarità decolla. Il successo gli consente di aprire la sua prima boutique Jungle Jap, di lì a poco una sua modella appare sulla copertina di Elle. La sua fama cresce e nel 1971 le sue collezioni vengono presentate a New York e Tokyo.  L'anno seguente ottiene l'ambito riconoscimento Fashion Editor Club of Japan. Nel 1978 e nel 1979 le sue spettacolari sfilate di moda sono tenute nel tendone di un circo. Contemporaneamente realizza costumi per il teatro, e per il cinema. Dal 1983 il marchio Kenzo lancia una linea di abbigliamento per uomo, e dal 1998 cominciano ad essere prodotti profumi. Il profumo di maggior successo è senz'altro Flower by Kenzo, lanciato nel 2000.

Il marchio è ormai una realtà del beauty: dal 2001 vengono lanciati anche prodotti per la cura del corpo, sotto il marchio Kenzoki. Dal 1993 il marchio Kenzo è proprietà della compagnia francese LVMH. Kenzo Takada annuncia il suo ritiro nel 1999, lasciando la casa di moda Kenzo alla propria assistente. Nel 2002, riappare sulle scene come decoratore di interni, lanciando una linea di complementi d'arredo e mobili.