Domenica 22 Giugno 2025
REDAZIONE ESTERI

L’incredibile record di Kami Rita, lo sherpa che ha domato l’Everest per 31 volte

A 55 anni macina primati su primati. La prima scalata nel 1994, poi è salito praticamente ogni anno fino in cima alla montagna più alta del mondo

Lo sherpa Kami Rita, per 31 volte in cima all'Everest

Lo sherpa Kami Rita, per 31 volte in cima all'Everest

Roma, 27 maggio 2025 – Arrivare in cima all’Everest, sulla vetta del mondo a 8.849 metri. Prendersela nel 1994, e poi ancora. Praticamente tutti gli anni. Fino a oggi, quando per la 31esima volta si è spinto fin lassù, dove a malapena osano le nuvole. Un record che l’alpinista nepalase Kami Rita, 55 anni, detiene e sbriciola di anno in anno, alla guida delle spedizioni che tentano l’assalto alla vetta. Numeri che gli sono valsi il soprannome di “Uomo dell’Everest”.  Lo sherpa più ‘vicino’, in termini di primato, è il celebre Pasang Dawa che nel secolo scorso è salito agli 8.849 metri per 29 volte.

"Congratulazioni vivissime al leggendario Kami Rita Sherpa per la sua 31ma scalata dell'Everest, il numero più alto di scalate nella storia", ha dichiarato l'organizzatore della spedizione, Seven Summit Treks. "Kami Rita Sherpa non ha bisogno di presentazioni. Non è solo un eroe nazionale dell'alpinismo, ma un simbolo globale dell'Everest stesso", ha aggiunto.

"La salita record di Kami Rita Sherpa ha contribuito a portare il settore alpinistico nepalese a un livello superiore", ha commentato il funzionario del ministero del Turismo, Himal Gautam, direttore della sezione alpinismo e avventura.

Kami Rita ha la montagna nel dna: suo padre è stato tra le prime guide alpine Sherpa. Già nel 1994, all’epoca della prima scalata, il 55enne nepalese raggiunse la cima mentre lavorava per una spedizione commerciale. Da allora ha scalato l'Everest, 8.849 metri, quasi ogni anno, facendo da guida ai clienti. E non è certo l’unica cima in curriculum. Kami è arrivato fino in vetta a K2, Cho Oyu, Manaslu e Lhotse.

"Sono ancora più felice che le mie scalate aiutino il Nepal a essere riconosciuto nel mondo", ha dichiarato lo scorso anno. Seven Summit Treks ha annunciato di aver completato la scalata oggi, a capo di una squadra dell'esercito indiano, aggiungendo di "non aver solo raggiunto la vetta da solo, ma di aver anche guidato gli ultimi membri rimasti della squadra fino alla cima".

Aprile e maggio sono i mesi caldi dell’Everest, quelli in cui si concentrano i tentativi di scalata. Facile intuire il motivo: le condizioni meteo sono favorevoli e consentono anche agli alpinisti meno esperti di portare a termine l’impresa. Pochi giorni fa un altro scalatore nepalese, Tashi Gyalzen Sherpa, 29 anni, è tornato nella capitale Kathmandu dopo aver raggiunto il record di quattro cime dell'Everest in soli 15 giorni, completando l'ultima il 23 maggio, secondo 8K Expeditions.

All'inizio di maggio, l'alpinista britannico Kenton Cool, 51 anni, ha scalato con successo l'Everest per la 19ma volta, estendendo il suo record per il maggior numero di vette conquistate da un non nepalese.

E mentre i primati si susseguono, la stagione alpinistica volge al termine. Otto delle dieci vette più alte del mondo sono collocate in Nepal, meta ogni primavera di centinaia di avventurieri. Il Paese ha rilasciato più di 1.100 permessi per alpinisti in questa stagione, di cui 458 per l'Everest, incassando oltre 5 milioni di dollari di royalties.

Secondo il dipartimento del turismo nepalese, più di 500 alpinisti e le loro guide hanno già raggiunto la vetta dell'Everest dall'apertura della via. Una stagione ‘fortunata’ quella del 2025, con il minor numero di morti registrato negli ultimi anni. Tra le vittime, si contano due alpinisti, un filippino e un indiano, che hanno perso la vita sui campi alti. L'Everest fu scalato per la prima volta nel 1953 dal neozelandese Edmund Hillary e dallo sherpa nepalese Tenzing Norgay.