Kadyrov manda i figli minorenni al fronte. Ma sull'atomica il Cremlino lo gela

Peskov: "Sulle armi nucleari tattiche dichiarazioni emotive". Akhmat, Eli e Adam andranno a combattere al fronte "nella sezione più difficile della linea di contatto"

Il leader ceceno Ramzan Kadyrov (Ansa)

Il leader ceceno Ramzan Kadyrov (Ansa)

Roma, 3 ottobre 2022 - Si chiamano Akhmat, Eli e Adam, hanno rispettivamente 16,15 e 14 anni. Sono tre dei figli maschi del leader ceceno Ramzan Kadyrov e presto saranno al fronte, a combattere nella guerra in Ucraina. Ad annunciarlo è stato il padre stesso, spiegando che i ragazzi "andranno sulla linea del fronte e saranno schierati nella sezione più difficile della linea di contatto". E ancora: "Non sto scherzando. È arrivato il momento che dimostrino quanto valgono in battaglia. Sostengo la loro ambizione". Quanto ci sia di vero e quanto di propaganda nelle dichiarazioni di Kadyrov non è dato sapere. 

Ucraina e Russia, ultime notizie sulla guerra: ancora missili e incubo nucleare

Resta questa l'ultima follia del leader ceceno che si è distinto in questi mesi per le sue affermazioni choc. Negli ultimi giorni ha attaccato alcuni vertici dell'esercito di Mosca, puntando il dito contro i generali dopo la sconfitta di Lyman.  "A mio parere - ha scritto su Telegram, pubblicando il video rilanciato dalla Difesa di Kiev sull'ingresso in città di due soldati ucraini con la bandiera in mano - dovrebbero essere prese misure più drastiche, fino alla dichiarazione della legge marziale nelle zone di confine e l'uso di armi nucleari a basso potenziale". Parole che hanno rilanciato l'incubo delle armi nucleari tattiche e che il Cremlino - nella persona del portavoce Dimytry Peskov - oggi bolla come "emotive", smorzandone l'impatto a distanza di giorni. "In questo momento così carico di tensione i leader delle regioni hanno l'autorità per esprimere le loro opinioni e per fare valutazioni. Sono dopo tutto i leader di intere regioni russe - dice Peskov -. Ramzan Kadyrov in particolare sin dall'inizio dell'operazione militate speciale ha contribuito molto alla campagna e continua a farlo, ma anche nei momenti difficili, le emozioni devono essere escluse dalle valutazioni", aggiunge. "Quindi preferiamo mantenere valutazioni obiettive ed equilibrate", spiega ancora. 

Poseidon e Burevestnik, le superarmi di Putin. Il punto sui test e a cosa servono davvero

In quello stesso messaggio su Telegram Kadyrov, si è scagliato contro il comandante del Distretto Militare Occidentale, Alexander Lapin, per poi criticare in generale i vertici dell'esercito, scelti, a suo dire, in base a logiche "nepotiste". "Il nepotismo nell'esercito non porterà bene", ha scritto Kadyrov su Telegram, "nell'esercito è necessario nominare persone di carattere forte, coraggiose, dotate di principi, che si preoccupano dei loro combattenti, che si strappano i denti per un loro soldato, che sanno che un subordinato non può essere lasciato senza aiuto e sostegno". E ancora: "Non c'è posto per il nepotismo nell'esercito, soprattutto in tempi difficili". Affermazioni a cui è seguita la drastica decisione odierna, con i figli minorenni spediti al fronte e non certo in posizioni 'tutelate', ma nella "più difficile linea di contatto".