Kadyrov avvelenato? Nessuna conferma ma una strana coincidenza

La notizia riportata dalla stampa moldava che cita un giornalista kazako. "Luminare della nefrologia dagli Emirati a Grozny: il leader ceceno ha un problema ai reni"

Mosca, 1 marzo 2023 - Il leader ceceno Ramzan Kadyrov sarebbe stato avvelenato e per questo non sarebbe stato presente al discorso di Putin sullo Stato della Nazione. Lo scrive la testata moldava Timpul, che cita un giornalista kazako, Azamat Maitanov. Un resoconto che al momento è tutto da confermare. 

Secondo Maitanov l'arrivo di uno specialista di nefrologia arabo, Yassin Ibrahim El-Shahat, nella capitale cecena Grozny indicherebbe che Kadyrov ha gravi problemi ai reni. Alcune "fonti" citate dal giornalista affermano che il ceceno ha chiamato il dottor El-Shahat dagli Emirati Arabi Uniti perché era stato avvelenato e non si fida più dei medici di Mosca. Ma non è l'unica teoria sullo stato di salute del militare. L'ex primo ministro della Cecenia Akhmed Zakayev avrebbe persino raccontato, sempre secondo Maitanov, che Kadyrov "prendeva pillole" ed è "tossicodipendente". Niente di tutto ciò è stato confermato da altre fonti. 

Ramzan Kadyrov (Imagoeconomica)
Ramzan Kadyrov (Imagoeconomica)

​Il precedente 

Vale la pena però sottolineare una 'coincidenza' interessante: due settimane fa era stato proprio Kadyrov a far sapere che il comandante delle forze cecene in Ucraina, Apty Alaudinov, era stato avvelenato con una lettera impregnata da un agente tossico. Sul suo canale Telegram Kadyrov avvisò che lo scorso 8 febbraio Alaudinov aveva maneggiato una lettera che emanava un forte odore. L'intervento tempestivo dei medici avrebbe permesso di scongiurare gravi conseguenze. Parlava espressamente di "tentato omicidio" e di un'indagine in corso. 

Che abbia davvero subito la stessa sorte?

Chi è Kadyrov 

Capo della Repubblica cecena dal 2007 (nominato da Putin), Ramzan Kadyrov guida le truppe della repubblica russa prevalentemente musulmane, conosciute come "Kadyrovtsy" o "Kadyroviti". Accusato di omicidi e torture nei confronti di dissidenti e minoranze, è stato soprannominato in Occidente come il macellaio di GroznyNel corso della guerra in Ucraina è stato più volte critico nei confronti dei comandanti russi per i fallimenti militari. Ma non ha mai messo in discussione lo zar, almeno ufficialmente. Per l'impegno profuso alla causa russa contro Kiev, Putin il 5 ottobre scorso l'ha promosso generale come regalo di compleanno.