Giovedì 25 Aprile 2024

Spagna, l'ex re Juan Carlos lascerà il paese. L'annuncio con una lettera al figlio

Carlos scrive a re Felipe VI, affermando la volontà di preservare la sua "eredità e dignità personale" di fronte allo scandalo di corruzione che lo vede coinvolto

Felipe e Juan Carlos (Ansa)

Felipe e Juan Carlos (Ansa)

Madrid, 3 agosto 2020 - Il monarca emerito spagnolo, Juan Carlos I, ha comunicato a re Felipe VI la volontà di risiedere fuori dal terriorio spagnolo, in una lettera in cui afferma di voler preservare la sua "eredità e dignità personale" di fronte allo scandalo di corruzione che lo vede coinvolto. "Con lo stesso spirito di servizio che ha ispirato il mio regno e viste le ripercussioni pubbliche di alcui eventi passati della mia vita privata, intendo manifestare la mia più assoluta disponibilità a facilitare l'esercizio delle tue funzioni", scrive Juan Carlos nella lettera indirizzata al figlio e diffusa dal palazzo reale. Poi conclude: "Guidato dalla convinzione di prestare il servizio migliore agli spagnoli, alle istituzioni e a te come Re, ti comunico la mia meditata decisione di trasferirmi fuori dalla Spagna". Felipe, da parte sua, ha sottolineato l'importanza storica del mandato del padre, al servizio del Paese e della democrazia, rimarcandone l'eredità istituzionale e politica. Si tratta di fatto di una strategia difensiva della casa reale per prendere le distanze dalla vicenda e non farsi risucchiare dallo scandalo: in precedenza Felipe VI aveva annunciato di voler rinunciare all'eredità paterna (cosa che peraltro non può fare essendo Juan Carlos ancora in vita) e di aver tagliato lo stipendio al re emerito. Sul fronte legale, a occuparsi delle indagini sulle presunte tangenti sarà la Procura della Corte suprema spagnola (solidamente conservatrice e monarchica, ma ciò significa che saranno gli interessi di Felipe a prevalere, non quella di Juan Carlos).

Le indagini

La Procura intende di fatto "delimitare o scartare" la rilevanza penale dei fatti a partire dal giugno del 2014, data in cui Juan Carlos ha abdicato a favor del figlio Felipe perdendo l'immunità di Capo di Stato (ma in quanto monarca emerito, non il diritto ad essere processato solo dalla Corte suprema). Le indagini si concentrano quindi sulla Fase II della costruzione della cosiddetta "alta velocità del deserto", ovvero la linea ferroviaria che collega Medina e La Mecca: Juan Carlos intervenne nel negoziato data la sua vicinanza personale alla famiglia reale saudita, pretendendo però una somma di denaro (finita su un conto svizzero) per il suo ruolo di intermediario, per quanto istituzionale, e soprattutto omettendo di dichiararla al fisco. L'appalto era stato assegnato di fatto nel 2012, ma una serie di ritardi e divergenze ne ha ritardato la firma fino al maggio del 2018, dopo un accordo in cui il consorzio spagnolo ha ottenuto 210 milioni di euro in più rispetto alla cifra originale.