Giovedì 25 Aprile 2024

Josefa con lo smalto, la fake news sui social

In Rete false immagini della migrante rimasta 48 ore in mare. La verità è che le è stato applicato dalle volontarie della ong Open Arms durante i quattro giorni di navigazione, per distrarla dall'orrore vissuto e farla parlare

Al centro Josefa al momento del savataggio. Nel riquadro un fake circolato sui social

Al centro Josefa al momento del savataggio. Nel riquadro un fake circolato sui social

Palma di Maiorca, 23 luglio 2018 - Non c'è pace per Josefa, la migrante camerunense rimasta 48 ore in mare, al largo della Libia, affianco al cadavere di una donna e un bimbo, aggrappata a una tavola di legno, prima di essere salvata dalla ong spagnola Proactiva Open Arms. La sua 'grave colpa' è aver accettato che le volontarie della ong, durante i quattro giorni di navigazione necessari per arrivare a Palma di Maiorca, le mettessero lo smalto alle unghie delle mani e dei braccialetti, per distrarla dalla tragedia vissuta e farla parlare. Un piccolo gesto per tornare alla normalità. Sui social network, infatti, sono state diffuse, negli ultimi giorni, diverse immagini false che la mostrano con le unghie smaltate di rosso al momento del salvataggio. Però, nelle fotografie twittate in diretta dai volontari di Open Arms e nei video che la ritraggono appena dopo il naufragio le sue mani presentano i chiari segni dei momenti trascorsi in acqua e Josefa non ha nessuno smalto alle unghie. Al contrario, la sua immagine al momento del salvataggio, ammutolita, con gli occhi sbarrati nel vuoto da cui scendono le lacrime, resterà impressa, ma dal web arriva l'ennesima ondata d'odio. "E' una naufraga ma con smalto"; “E' un'attrice"; "Non c'è stato alcun naufragio": c'è chi inveisce così in Rete. "Scappa dalla guerra ma si è pitturata le unghie. Inoltre le mani non hanno l'aspetto spugnoso tipico di chi resta in acqua per ore" sostiene un utente su Twitter. L'occasione è ghiotta, infatti, per chi non vede l'ora di negare quanto accaduto a Josefa, come già era successo con le foto dei cadaveri dei bimbi migranti nelle braccia dei volontari: molti avevano sostenuto, sui social, che fossero bambolotti e non corpi, diffondendo fake news.

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La bufala della 'naufraga per mestiere' corre tra un post e l'altro e si colora di complottismo: "Si è rifatta le unghie tra un naufragio e l'altro"; "funziona come Cocoon, dopo 48 ore in acqua sei più bella" ironizzano. La verità, abbastanza prevedibile, la racconta Annalisa Camilli, giornalista dell'Internazionale che era a bordo dell'Open Arms quando hanno soccorso Josepha: "Ha le unghie laccate perchè nei quattro giorni di navigazione per raggiungere la Spagna le volontarie di Open Arms le hanno messo lo smalto per distrarla e farla parlare. Non aveva smalto quando è stata soccorsa, serve dirlo?". A riprova la foto del salvataggio della donna. dove non ha smalto, né braccialetti. Ma neanche questo placa l'odio. "Sulla nave Open Arms ci si diletta con lo smalto", ironizza qualcuno e, subito dopo, sotto accusa finiscono i volontari che 'si permettono' di avere lo smalto a bordo e di aver dedicato un attimo di umanità e normalità alla migrante. Le immagini che ritraggono la donna in acqua con lo smalto "sono state ritoccate e sono chiaramente false, come il video che sta girando in questi giorni e che denunceremo" fanno sapere, intanto da Open Arms.

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