Petrolio, Biden andrà da Mohammed bin Salman. "Trionfo della realpolitik sullo sdegno"

Il presidente Usa vuole riallacciare i rapporti, diventati tesi dopo le accuse contro il principe saudita di essere il mandante dell'omicidio Kashoggi. Biden cerca così aiuto per sostituire il greggio di Mosca

Joe Biden (Ansa)

Joe Biden (Ansa)

New York, 2 giugno 2022 - Joe Biden si recherà anche dal principe Mohammed bin Salman, in Arabia Saudita, a margine del suo previsto viaggio in Europa e Israele. Il presidente Usa ha intenzione ricostruire rapporti diventati tesi tra i due alleati in seguito all'omicidio di Jamal Kashoggi, e con il chiaro intento di far ridurre i prezzi dell'energia e così isolare la Russia. 

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Per esperti dell'opposizione, ma anche per molti Dem (e non è detto che la maggioranza non sia tra le file dei democratici) hanno definito il viaggio da Mbs il "trionfo della realpolitik nei confronti dello sdegno morale". 

Il giornalista Khashoggi, oppositore di bin Salman e editorialista del Washington Post, fu ucciso e smembrato il 2 ottobre 2018 nel consolato saudita a Istanbul. La Cia divulgò un rapporto che puntava il dito contro Mbs, gelando i rapporti tra Riad e Washington. Gli Usa hanno poi imposto sanzioni e blocco dei visti per 76 cittadini dell'Arabia Saudita che sono risultati coinvolti, in modo diretto e indiretto, nell'omicidio, ma non hanno toccato il principe Mohammed bin Salman.

Ora però con l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, Biden pensa sia necessario corteggiare altri produttori di energia per sostituire il petrolio di Mosca, e quindi stabilizzare i mercati. L'Arabia Saudita ha già mandato segnali positivi: in qualità di presidente dell'Opec+ ha favorito il via libera a un aumento della produzione di petrolio del 50% da parte del cartello per luglio e agosto. E ha trovato una tregua in Yemen, due cose apprezzate da Washington e che hanno permesso alla visita di Biden, che da candidato alla Casa Bianca aveva attaccato Riad dicendo che avrebbe fatto dell'Arabia Saudita uno stato 'paria', cioè escluso dalle relazioni internazionali e sottoposto a sanzioni economiche.