Giovedì 18 Aprile 2024

Jet russo contro drone Usa nel Mar Nero. Tensione alle stelle

Pentagono: "Azione pericolosa, operavamo nello spazio aereo internazionale". Il Cremlino: "Era diretto verso i nostri confini, è caduto da solo"

Mosca, 14 marzo 2023 - Tensione nei cieli sopra il Mar Nero, non lontano dallo spazio caldo della Guerra in Ucraina. Un jet russo si sarebbe scontrato con un drone statunitense: lo riferiscono i militari americani. Non è chiaro in quale posizione sia avvenuto l'impatto, ma secondo gli americani il loro mezzo si trovava nella spazio aereo internazionale. A quanto filtra l'incidente ha coinvolto un drone Reaper di fabbricazione americana di proprietà sconosciuta e un velivolo russo. Come prima e diretta conseguenza la Casa Bianca ha convocato l'ambasciatore di Mosca a Washington per chiarire l'accaduto. Intanto, il ministero della Difesa russo riferisce che il drone "volava in direzione del confine della Federazione Russa" e sarebbe caduto da sola, senza nessuna collisione, per colpa delle sue "brusche manovre".

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Un drone Reaper (nel riquadro) e due Su 27 russi (Ansa)
Un drone Reaper (nel riquadro) e due Su 27 russi (Ansa)

Lo scontro in volo secondo gli Usa

"È successo qualcosa ma non abbiamo conferme che il drone sia stato abbattuto, è in corso un'indagine", ha detto inzialmente una delle fonti contattate da Afp. Quindi è stato il generale dell'aeronautica statunitense James Hecker a fornire le prime informazioni sulla dinamica. "Il nostro aereo MQ-9 stava conducendo operazioni di routine nello spazio aereo internazionale quando è stato intercettato e colpito da un aereo russo, provocando un incidente e la completa perdita dell'MQ-9", ha detto Hecker. E ha aggiunto che si sarebbe trattato di una ''azione poco sicura e poco professionale da parte dei russi'' che ''ha quasi causato la caduta di entrambi gli aerei''. Assicurando che "gli aerei statunitensi e alleati continueranno a operare nello spazio aereo internazionale'', Hecker ha chiesto ai russi: "di comportarsi in modo professionale e sicuro". Dell'incidente è stato informato Joe Biden, allineato dal consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan.  

Il coordinatore delle comunicazioni del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby ha affermato che "non è insolito" per gli aerei russi intercettare aerei statunitensi sul Mar Nero e ha detto che nelle ultime settimane ci sono state altre intercettazioni. Ma ha definito l'episodio di oggi unico per quanto "non sicure, poco professionali e sconsiderate" sono state le azioni russe. Ed è ancora Kirby, in un briefing telefonico, a rilasciare dichiarazioni ferme nei confronti di Mosca. "Non sappiamo quale fosse l'intenzione dei russi - premetta - ma se il messaggio era quello di esercitare deterrenza contro i nostri sorvoli nello spazio aereo internazionale sul Mar Nero, o la nostra navigazione in acque internazionali sul Mar Nero, è destinato a fallire". Il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin non ha parlato per ora con la sua controparte russa Sergei Shoigu a proposito del drone MQ-9 abbattuto da un caccia russo. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, il generale Patrick Ryder.

Secondo fonti Usa il Reaper e due jet Su-27 Flanker stavano operando in acque internazionali sul Mar Nero quando uno dei jet russi è volato intenzionalmente davanti e ha scaricato carburante di fronte al drone senza pilota.  Il caccia russo avrebbe affiancato il drone Usa per circa 30-40 minuti prima della collisione. Uno dei jet ha poi danneggiato l'elica del Reaper, che è montata sul retro del drone. Il danno ha costretto gli Stati Uniti ad abbattere il Reaper in acque internazionali nel Mar Nero.

La versione della Russia

Il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass, fornisce la sua versione dei fatti. Non parla di scontro, né di incidente. Ma, anzi, sottolinea che il drone era diretto verso il confine russo e che sarebbe caduto da solo. "Questa mattina, sul Mar Nero nella regione della penisola di Crimea, il controllo delle forze aerospaziali russe ha registrato il volo di un veicolo aereo senza pilota americano MQ-9 in direzione del confine di stato di Federazione Russa", riferisce il ministero di Mosca.  Precisando che il drone volava con i transponder spenti "in violazione dei confini dell'area del regime temporaneo per l'uso dello spazio aereo, istituito ai fini dello svolgimento di un'operazione militare speciale". Dopo il rilevamento del drone, «combattenti delle forze di difesa aerea in servizio sono stati alzati in volo". Mosca sottolinea che i jet russi non sono entrati in contatto e non hanno usato armi contro il drone americano, che sarebbe caduto a causa delle sue stesse "a seguito di brusche manovre". Spiega che "il veicolo aereo senza pilota MQ-9 è entrato in volo incontrollato con perdita di quota e si è scontrato con la superficie dell'acqua. I combattenti russi non hanno usato armi aviotrasportate, non sono entrati in contatto con il veicolo aereo senza equipaggio e sono tornati sani e salvi alla base".

Ambasciatore russo: "Drone sul Mar Nero è una provocazione"

La missione di ricognizione del velivolo (Usa, ndr) senza pilota MQ-9 sopra il Mar Nero è stata una "provocazione". Lo ha affermato l'ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov al termine dell'incontro con l'assistente del segretario di stato per gli affari europei Karem Donfried, riporta la Tass. "Il drone stava volando con i transponder spenti ed è entrato nella zona dell'operazione militare speciale. Le informazioni sulla zona sono state rese pubbliche tramite canali internazionali. Noi, Russia, abbiamo avvertito tutti al riguardo. Penso che questa sia stato una vera e propria provocazione", ha precisato ai giornalisti il diplomatico russo. "Ci hanno provocato a intraprendere una certa azione, che consente loro di accusare la Russia e l'esercito russo di non essere professionali", ha aggiunto Antonov.