Mercoledì 24 Aprile 2024

Ivanka Trump: "Il lavoro più duro? Essere figlia di Donald"

Ivanka sostituisce il padre alla cena di gala e conquista tutti. "Non sono una privilegiata"

Jared Kushner e Ivanka Trump (Ansa)

Jared Kushner e Ivanka Trump (Ansa)

New York, 4 marzo 2019 - Tra i settecento invitati della tradizionale Gridiron Dinner, la cena di gala ironica dove politici di entrambi i partiti e il presidente degli Stati Uniti pronunciano discorsi autoironici e abrasivi, aspettavano "Donald il biondo" che come lo scorso anno l’ha fatta da mattatore, ma si sono dovuti accontentare di lei, "la bella Ivanka" che il padre ha mandato come sua inviata speciale insieme a metà governo americano.

E la preferita del presidente non ha deluso dicendo: "La stampa sembra ritenere ironico che io, figlia dei privilegi, pensi che la gente debba lavorare. Come se essere figlia di Donald Trump non fosse il lavoro più duro del mondo". La gente applaude e ride. Ivanka allora per giustificare l’assenza del padre presidente cerca l’affondo: "Guardate che l’occasione e l’opportunità per prendere in giro i media non sono cose cui rinuncia con leggerezza… Anche se per lui ogni giorno è una Gridiron Dinner".

Elegante e sorridente, Ivanka tiene la scena e cerca di non scomporsi, anche se fuori dal salone delle feste del Renaissance Washington Hotel arriva la notizia che il padre e il fratello Donald jr verranno chiamati dal presidente della commissione giustizia della camera Jerrold Nadler a deporre nelle prossime ore sulle loro attività con Mosca prima durante e dopo le elezioni del 2016, per stabilire se c’è stata o meno ostruzione della giustizia da parte dello stesso presidente che in conseguenza del Russiagate licenziò il capo dell’Fbi James Comey.

Con la tensione che in Congresso si taglia a fette, in una Casa Bianca sempre più in difficoltà d’immagine dopo il fiasco del summit con la Corea del Nord, Trump è costretto a sfruttare il volto raggiante di Ivanka sua consigliera speciale per dire alla Washington che conta che la famiglia è unita e pronta a lottare fino in fondo. Ivanka – nell’ombra per qualche mese, mentre il marito Jared Kushner si è caricato sulle spalle la responsabilità della presentazione di un piano di pace fra Israele e Palestina che verrà rivelato dopo le elezioni di aprile – si è buttata a coordinare le attività che coinvolgono le donne capitane d’azienda. Ma anche su di lei, sebbene non risulti venga pagata dalla Casa Bianca ma abbia accettato di lavorare senza compenso, pesa il potenziale conflitto d’interesse perché rimane titolare di molte attività industriali soprattutto in Cina, che potrebbero trarre indubitabile vantaggio dalla sua posizione di consigliera e soprattutto figlia del presidente.

Averla spedita a rappresentarlo al Gridiron Dinner, mentre lui rimane barricato nello studio ovale e frequenta solo platee repubblicane o comizi per il suo zoccolo duro, per Donald Trump ha anche un significato politico. Indica che Ivanka e Kushner sono due pedine inamovibili dell’attuale amministrazione e, se venisse rieletto, anche di quella che verrà. Inoltre, se la bella Ivanka non avrà problemi legali tenendo il piede in due scarpe, questo potrebbe diventare il precedente per dimostrare che la Casa Bianca e la Trump Organization sono in realtà una sorta di pacchetto unico. Alla prova dell’ironia comunque "la favorita" è passata a pieni voti anche se ha velatamente criticato il padre. E alla fine si è concessa anche un po’ di autoironia, dopo essere stata dipinta come un capo che maltratta il suo staff, come in un episodio raccontato dal New York Times, quando rimproverò un collaboratore per averle portato un’insalata senza forchetta e lei cominciò a mangiarla con un pettine: "Come ha fatto a piacere a tutti l’insalata stasera? Mancavano un po’ di olio del cuoio capelluto e un pizzico di forfora".