Mercoledì 24 Aprile 2024

Italiani uccisi in Germania: anche loro di Messina. Il giallo del cadavere in giardino

Christian Zoda aveva 23 anni, Sandra Quarta 20. Giovani come le vittime in Inghilterra. Arrestato per omicidio lo zio della ragazza

Sandra Quarta e Christian Zoda (Facebook)

Sandra Quarta e Christian Zoda (Facebook)

Roma, 23 dicembre 2022 - Dopo la tragica morte in Inghilterra dei due ragazzi fidanzati originari di Messina, arriva la notizia di un altro giovane morto mercoledì scorso in Germania. Christian Zoda aveva 23 anni e proveniva da Messina. È stato ferito a colpi di pistola davanti la pizzeria del padre a Albstadt, cittadina tedesca a Sud di Stoccarda. Verso mezzogiorno era stato portato in ospedale dove è morto nel pomeriggio.

Dopo rapide indagini la polizia tedesca ha fermato un uomo di 52 anni, che conosceva la vittima, con addosso la pistola con cui avrebbe sparato a Zoda. Il delitto era collegato alla sparizione di un'altra italiana, Sandra Quarta, 20 anni, di origini pugliesi. Il cadavere della ragazza è stato trovato sepolto nel giardino del 52enne che ha sparato a Zoda e che poi si è scoperto essere lo zio di Sandra, Michele Q. La polizia l'ha arrestato per omicidio.

Sommario

La ricostruzione

Sandra Quarta era scomparsa domenica scorsa (il 18 dicembre), ma nonostante le ricerche (martedì la polizia le aveva iniziate con elicotteri e utilizzando cani) non si sapeva nulla di lei. Solo con la successiva uccisione di Christian Zoda, è stato possibile comprendere che c'è un collegamento tra le due vittime e l'uomo che è stato fermato, perché avrebbe sparato al 23enne e poi arrestato.

Dunque, Sandra sarebbe stata l'ex fidanzata di Zoda - i due erano amici stretti -, ma sarebbe stata anche imparentata col presunto assassino del giovane. Quindi solo dopo l'omicidio di Zoda e l'arresto dell'indagato sarebbe emersa la verità sulla scomparsa della ragazza. La notizia dell'omicidio è riportata dalla Gazzetta del Sud online, che riprende quanto riportato dal giornale tedesco online 'Schwarzwälder Bote'.

È stato poi confermato che il 52enne è Michele Q., zio di Sandra. Un altro elemento che viene fuori dall'articolo sulla testata tedesca è che Sandra viveva probabilmente in un appartamento della casa dello zio. Quando il 52enne è stato arrestato dopo l'omicidio di Zona, la polizia si è recata a casa sua e ha iniziato a scavare in giardino. Lì hanno trovato il corpo di una donna, che si suppone sia quello di Sandra. Sono poi intervenuti investigatori specialisti per indagini geofisiche, che hanno scavato anche in altri luoghi, anche se "non si sa esattamente cosa stessero cercando", riporta il giornale. Sull'inchiesta lavorano 30 poliziotti che stanno cercando di chiarire il movente dei delitti. 

L'autopsia e l'indagato

Su entrambi i cadaveri è stata eseguita l'autopsia: secondo indiscrezioni i giovani sono stati uccisi con colpi di pistola. Sandra Quarta avrebbe anche subito delle violenze. 

L'indagato e sospettato di omicidio è trincerato dietro il silenzio: continua a rifiutare di testimoniare o di rispondere alle accuse. Sull'inchiesta lavorano 30 poliziotti che stanno cercando di chiarire il movente dei delitti. 

Il post di Christian sulla scomparsa della ragazza

Due giorni fa Christian Zoda aveva postato sul proprio profilo Facebook un annuncio con le foto di Sandra Quarta in cui si denunciava la scomparsa della ragazza dicendo che l'ultimo segno di vita risaliva alla domenica precedente e che la ragazza aveva lasciato "borsa, scarpe, giacca, occhiali, e cellulare a casa". Sandra "non ha contattato nessuno non è andata al lavoro" è scritto nel post e chiunque abbia notizie avverta subito la polizia. Su Facebook nel profilo della ventenne si vedono solo alcune foto di lei con gli occhiali e diverse acconciature.

La cugina di Christian: coinvolto lo zio di Sandra

Lizzy Cannarozzo cugina di Christian Zoda, fa sapere all'Ansa che "Christian lavorava nel ristorante di suo padre. Viveva in Germania dall'età di 12 anni e stava col padre, perché i suoi sono separati. Non era il fidanzato ma a quanto ne so era un amico molto stretto di Sandra. Ancora sappiamo molto poco sulla dinamica dell'omicidio".

"Mio cugino - aggiunge Cannarozzo - non veniva a Messina dal 2018 ma ci sentivamo. Era un giovane molto perbene e un gran lavoratore. Sappiamo solo che nell'omicidio c'entra lo zio di Sandra. Non sappiamo altro. Le indagini sono ancora in corso spero sia fatta giustizia".