Mercoledì 16 Luglio 2025
REDAZIONE ESTERI

Italiani bloccati in Iran, il bimbo di 18 mesi e la mamma iraniana hanno passato il confine con Azerbaigian. Il padre: “Grazie ai carabinieri e alle ambasciate, fantastici”

I due sono attesi a Parma dal marito, il ginecologo Salvatore Politi. Il sindaco: "Prenderanno un volo da Baku, li aspetto in municipio”. Il marito di Parma: “Non abbiamo mai pensato non fosse sicuro partire, c'erano colloqui di pace”

Italiani bloccati in Iran, il bimbo di 18 mesi e la mamma iraniana hanno passato il confine con Azerbaigian. Il padre: “Grazie ai carabinieri e alle ambasciate, fantastici”

Roma, 21 giugno 2025 - Sono in salvo il bimbo parmigiano di 18 mesi e la mamma, architetta iraniana, bloccati in Iran da quando erano andati a trovare i nonni ed è esploso il conflitto con Israele. I due sono riusciti a passare il confine iraniano con l'Azerbaigian, e si stano dirigendo a Baku.

Il bimbo parmigiano di 18 mesi e la mamma, architetta iraniana, sono riusciti a lasciare l'Iran. La foto pubblicata su Instagram dal sindaco di Parma, Michele Guerra
Il bimbo parmigiano di 18 mesi e la mamma, architetta iraniana, sono riusciti a lasciare l'Iran. La foto pubblicata su Instagram dal sindaco di Parma, Michele Guerra

Su Instagram il sindaco di Parma, Michele Guerra, spiega che i due a Baku "si imbarcheranno su un aereo verso l'Italia". Nei giorni scorsi il compagno della donna, il ginecologo di Parma Salvatore Politi, aveva lanciato l'Sos per la sua compagna 36enne e il loro bimbo. "Li aspetto in Municipio per un saluto e un abbraccio", conclude il sindaco.

"Ce l'abbiamo fatta. Ma non di gioia, era un misto di stanchezza e anche dolore", sono state le prime parole che la compagna di Salvatore Politi, l’architetta iraniana di 36 anni, gli ha rivolto quando si sono ricongiunti in Azerbaigian con il figlio di 18 mesi. "Sono stanchissimi, il piccolo si sta addormentando qui in braccio. Lei è molto provata", ha fatto sapere Politi all'ANSA. Ora sono a Baku e domani mattina hanno il volo per l'Italia. "Sentivano le bombe a Teheran. Non abbiamo mai pensato non fosse sicuro partire, c'erano colloqui di pace. Lei ha lasciato, sfollata, tutta la sua famiglia".

"Voglio sottolineare - ha aggiunto il ginecologo - quanto sono stati fantastici tutti. I ragazzi della scorta dei Carabinieri, l'ambasciata a Teheran, a Baku. Dovevamo far coincidere il visto dell'uscita e dell'ingresso". Tante difficoltà per farli uscire dall'Iran in guerra, "sono stati quasi 7 ore in ballo al confine", dopo un viaggio estenuante. "Aiutati da tutti, anche dagli altri italiani che venivano evacuati".

Il ministro Antonio Tajani aveva già predisposto di spostare gli italiani da Teheran fino in Azerbaijan. Dopo le prime 34 persone giunte in Italia via Baku nei giorni scorsi, il secondo gruppo comprende 24 persone tra connazionali e familiari, sono partite dalla capitale iraniana alla volta della città di Astara, con l'assistenza dell'Ambasciata d'Italia.

Un ulteriore convoglio potrebbe partire da Teheran già il prossimo lunedì. L'uscita di nostri connazionali dall’Iran sta coinvolgendo anche altri Paesi limitrofi, come l'Armenia, la Turchia e il Turkmenistan. Assistito dall'Ambasciata d'Italia ad Ashgabat, un connazionale ha attraversato la frontiera turkmena proprio oggi e potrà rientrare in Italia.