Roma, 8 febbraio 2023 - Terremoto in Turchia e attesa del big one a Istanbul, il 'grande sisma' come in California (in quel caso parliamo della faglia di Sant'Andrea). Che cosa ci dobbiamo aspettare? Alessandro Amato dell'Ingv - uno dei volti più familiari anche in questi giorni, mentre il mondo cerca di capire cosa sta accadendo dopo l'apocalisse - come al solito lascia parlare la scienza e tiene a bada le suggestioni.
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"Ecco cosa può aspettarsi Istanbul"
Chiarisce Amato: "A Istanbul si stanno preparando a questo grande terremoto sul Mar di Marmara da molti anni, a prescindere da quello che è successo in questi giorni. Nel 2012 è stata varata una legge di riqualificazione che prevedeva fra l'altro abbattimenti e ricostruzione di interi quartieri un po' in tutta la Turchia, stiamo parlando soprattutto degli edifici realizzati negli anni del boom economico. Naturalmente dopo il sisma del 6 febbraio, la paura è esplosa".
Il post di Alessandro Amato
Cosa sappiamo e cosa può accadere
Ma cosa dobbiamo aspettarci? "Sicuramente la Turchia si aspetta un terremoto di grandi dimensioni - risponde l'esperto dell'Ingv -. In quell'area vivono almeno 20 milioni di persone, 16 milioni solo a Istanbul"
La faglia nord-anatolica
Chiarisce Amato: "L'area è quella davanti alla faglia nord-anatolica di cui si è parlato molto in questi giorni. La stessa che ha provocato un terremoto devastante nel 1939 e in seguito altri più piccoli. La faglia passa molto vicino a Istanbul e arriva al Mar di Marmara. Quindi c'è anche un rischio tsunami". Ma la probabilità di un grande terremoto diventa oggi più reale? "È impossibile rispondere a questa domanda", la conclusione dell'esperto.