Istanbul, 26 novembre 2022 - Un'attivista italiana, Dalila Procopio, è tra le decine di persone arrestate ieri a Istanbul durante una manifestazione per celebrare la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Ne ha dato notizia l'associazione Mor Dayanisma sui social con un comunicato: "Due donne, dall'Azeirbaigian e dall'Italia, sono ancora detenute in stato di fermo e potrebbero essere espulse", il post ha denunciato la "violenta repressione della polizia" contro le manifestanti.
Da fonti della Farnesina è giunta la conferma con la precisazione che "la nostra ambasciata ad Ankara e consolato ad Istanbul stanno seguendo con attenzione il caso", mantenendosi "in contatto con il padre" della donna fermata e "con le autorità turche'. La Procopio domani sarà trasferita in un centro di rimpatrio, ha fatto sapere un'avvocatessa dell'associazione che ha organizzato le proteste. L'attivista italiana si trovava in Turchia da qualche mese con un visto turistico, ma nel Paese era già stata in precedenza con l'Erasmus.
Ieri all'appello della 'Piattaforma 25 novembre', una coalizione di movimenti femministi, in centinaia tra uomini e donne, alcune col velo, hanno cantato in turco e in curdo 'Donna, Vita, Libertà', l'inno delle donne iraniane che combattono contro il regime dell'Ayatollah.
İstanbul'da sözcümüz Cemile Baklacı'nın da olduğu üyelerimiz, mücadele arkadaşlarımız ve gazeteciler darp edilerek gözaltına alındı. Bir arkadaşımızın işkence sonucunda bacağının kırıldığını ve 200'ü aşkın göz altına alınan arkadaşımızın avukatlarına ulaşamadığını öğrendik.+ pic.twitter.com/A0HhLX4ZdN
— MorDayanışma (@DayanismaMor) November 25, 2022
I manifestanti, che si radunavano in piazza Taksim, sono stati fermati da un cordone di polizia. Sono apparsi striscioni per la libertà e "la violenza patriarcale", la "schiavitù domestica" e la violenza di genere.