Israele, raid in Siria contro obiettivi iraniani. Teheran: "Pronti a distruggervi"

Colpiti depositi di armi e installazioni militari iraniane e di Hezbollah vicino all'aeroporto di Damasco. L'Iran minaccia: "Vi eliminiamo dalla Terra". Netanyahu risponde: "Chi cerca di colpirci, noi lo colpiamo"

Immagini del raid israeliano vicino Damasco (Lapresse)

Immagini del raid israeliano vicino Damasco (Lapresse)

Gerusalemme, 21 gennaio 2019 - Venti di guerra tra Israele e Iran. Nella notte l'esercito israeliano ha attaccato obiettivi militari iraniani in Siria, intimando alle autorità siriane di non vendicarsi contro Israele. Un attacco in risposta al missile di produzione iraniana lanciato ieri contro le Alture del Golan nella zona controllata dall'esercito con la Stella di David.

IL RAID - Colpiti obiettivi militari della Forza Qods iraniana e la contraerea siriana con bombardamenti intorno a Damasco e nei pressi di un aeroporto militare a sud della capitale, che hanno provocato 11 morti, tutti militari, di cui due soldati siriani. Mosca ha confermato l'attacco, ma ha invece riferito che i militari siriani uccisi sono quattro siriani. Inoltre il ministero della Difesa russo ha affermato che la contraerea ha distrutto 30 missili da crociera israeliani e bombe guidate.

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AVVERTIMENTO - Un avvertimento di Israele chiaro a Teheran. Infatti, al contrario di altre volte, in cui non venivano ammesse le operazion in militari in Siria, Gerusalemme ha ufficializzato l'attacco contro obiettivi militari iraniani vicino Damasco.

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IERI RAZZO CONTRO ISRAELE - Ieri un razzo terra-aria iraniano era stato intercettato in volo da Israele: era diretto verso una località sciistica sul Monte Hermon, sulle Alture del Golan. Già domenica Israele e Iran si erano accusati a vicenda di aver lanciato raid incrociati, in entrambi i casi sventati. 

PIU' VASTO ATTACCO DI ISRAELE IN SIRIA - Secondo l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) è stato il raid più vasto e potente degli ultimi anni compiuto da Israele in Siria. Secondo l'Ondus, Israele ha colpito e distrutto diversi depositi di armi e installazioni militari iraniane e di Hezbollah nella zona dell'aeroporto internazionale di Damasco, a sud-est della capitale siriana. Il direttore dell'Osservatorio, Rami Abdel Rahman, ha parlato dell'area di Kisweh, dove si trovano "magazzini contenenti armi per Hezbollah e i combattenti iraniani". Ma mancano informazioni sui reali danni provocati dal bombardamento.

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LE MINACCE DELL'IRAN - Il comandante dell'aeronautica di Teheran, generale Aziz Nasirzadeh, ha dichiarato alla tv di Stato iraniana: "L'Iran è impaziente di combattere il regime sionista, ed eliminarlo dalla Terra". Il generale ha detto che le giovani generazioni iraniane si stanno addestrando per "il giorno promesso". "Assicuriamo il popolo iraniano che siamo pronti a rispondere ad ogni minaccia e che i nemici non oseranno invadere il territorio dell'Iran".

NETANYAHU: NON POSSIAMO IGNORARE LE MINACCE - Il premier Benjamin Netanyahu ha risposto subito alle parole del generale iraniano: "Non possiamo ignorare le esplicite dichiarazioni di Teheran sulla sua intenzione di distruggerci così come sostenuto dal comandante dell'aviazione iraniana". Israele non può soprassedere anche "agli atti di aggressione dell'Iran e ai suo tentativi di rafforzarsi militarmente in Siria". Poi ha concluso: "Chi cerca di colpirci, noi lo colpiamo. Chi minaccia di distruggerci subirà le conseguenze".