Roma, 28 novembre 2024 – La Corte penale internazionale potrebbe revocare i mandati d'arresto spiccati nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu e dell'ex ministro della Difesa Yoav Gallant. La Corte chiede però a Israele di avviare un’indagine approfondita. Lo ha detto, in un'intervista radiofonica a Kan, il portavoce della Cpi, Fadi El Abdallah, aggiungendo che i sospettati hanno il diritto di presentare ricorso. Mercoledì Netanyahu ha annunciato che lo Stato ebraico avrebbe presentato ricorso contro i mandati di arresto emessi nei suoi confronti e di quelli di Gallant.
Intanto a poche ore dall’annuncio della tregua tra Israele e Hezbollah, un drone dell'aeronautica militare israeliana ha attaccato un veicolo libanese nella zona del villaggio di Markaba, nel sud del Paese, due persone sono rimaste ferite. Lo riferisce Channel 12. Agli sfollati del sud del Libano non è ancora permesso rientrare nei loro villaggi in base all'accordo di cessate il fuoco. L'Idf ha 60 giorni per ritirarsi.
Proprio l’Idf ha confermato di aver effettuato questa mattina un attacco con un drone nel Libano meridionale, definendolo un colpo di avvertimento. “È stato identificato l'arrivo di sospetti, alcuni con veicoli, in diverse aree del Libano meridionale, il che costituisce una violazione del cessate il fuoco”, ha affermato l'esercito di Tel Aviv. La tensione resta sempre molto alta. Infatti, secondo quanto riferiscono i media israeliani, un missile intercettore è stato lanciato sulla Galilea occidentale.
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Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha detto che accetterebbe una pausa nella guerra a Gaza, parlando nella sua prima intervista dopo il cessate il fuoco in Libano. "Sono pronto per un cessate il fuoco nel sud quando pensiamo di poter ottenere il rilascio degli ostaggi", ha detto al canale di destra Channel 14. "Sono pronto per un cessate il fuoco in qualsiasi momento". Allo stesso tempo, Netanyahu sottolinea che non accetterà la fine della guerra, una richiesta fondamentale di Hamas. Senza entrare nei dettagli, Netanyahu dice che Israele sta facendo "molte, molte cose" per cercare di raggiungere un accordo. Ora che in Libano è in vigore un cessate il fuoco e il leader di Hamas Yahya Sinwar è morto, le condizioni per un accordo sulla liberazione degli ostaggi con Hamas sono notevolmente migliorate, sostiene.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha minacciato una "guerra intensiva" in caso di violazione della tregua con Hezbollah, in vigore dal giorno prima dopo due mesi di guerra aperta con il movimento libanese esercito sostenuto dall'Iran. "Se necessario, ho dato istruzioni" all'esercito israeliano di condurre, "in caso di violazione del cessate il fuoco, una guerra intensiva", ha dichiarato in un'intervista ai media israeliani. Poco prima Hezbollah aveva a sua volta denunciato Israele di aver giÀ rotto l'accordo di cessate il fuoco attaccando le persone che facevano ritorno nei propri villaggi nel sud del Libano.
Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir ha pubblicato oggi un post su X, criticando il cessate il fuoco con il Libano e chiedendo di "rioccupare Gaza" e incoraggiare l'"emigrazione volontaria" della popolazione palestinese. "Dico al primo ministro: non dobbiamo fermarci" ha esortato Ben-Gvir, aggiungendo che il cessate il fuoco con il Libano è "violato ripetutamente" sin dal suo inizio mercoledì. "Non dobbiamo fermarci! Dobbiamo continuare fino alla vittoria assoluta". Secondo Ben-Gvir, Israele ha "un'opportunità storica di rioccupare la Striscia di Gaza e incoraggiare l'emigrazione volontaria dei nemici di Israele", aggiungendo che "questo è ciò che porterà una pace duratura al sud."
L'esercito libanese ha accusato Israele di aver violato il cessate il fuoco "diverse volte" da quando è entrato in vigore ieri. "Il nemico israeliano ha violato l'accordo più volte", ha affermato l'esercito, citando attacchi aerei e attacchi sul territorio libanese con "varie armi".
"Terroristi di Hezbollah stavano operando dentro un sito con missili a medio raggio nel sud del Libano. Un raid aereo ha sventato la minaccia": lo annuncia l'esercito israeliano.
In un messaggio urgente sui social, in lingua araba, l'Idf avverte i residenti del Libano meridionale che è severamente vietato spostarsi a sud del fiume Litani a partire dalle 5 del pomeriggio fino alle 7 del mattino di domani, come era già avvenuto ieri nel primo giorno di tregua. Chi già si trova a sud del Litani deve rimanere dove si trova, avvisa l'esercito.
Il ministero della Salute libanese ha annunciato che nei 13 mesi di conflitto fra Israele e il movimento sciita Hezbollah, legato all'Iran, sono morte 3.961 persone, mentre 16.520 sono stati i feriti.
I ribelli Houthi dello Yemen continueranno ad attaccare Israele. Lo ha annunciato oggi il loro leader, due giorni dopo la proclamazione del cessate il fuoco fra Israele ed Hezbollah in Libano. "Le operazioni dal fronte yemenita per supportare il popolo palestinese con missili e droni verso il nemico israeliano continuano", ha detto Abdulmalik Al-Houthi alla stazione televisiva dei ribelli Al-Masirah.
Ora che uno dei suoi maggiori alleati nella regione, Hezbollah, è fuori gioco Hamas sarebbe pronto a rinunciare ad alcune richieste fondamentali e accettare un accordo per cessate il fuoco che Israele potrebbe appoggiare. Lo riferiscono funzionari americani al New York Times. Tra queste, il gruppo terroristico sta discutendo se consentire a Israele di mantenere una presenza temporanea nel corridoio Filadelfia, l'area di confine tra Egitto e Gaza. Secondo il quotidiano, anche prima della tregua tra Hezbollah e Israele sia funzionari palestinesi che Usa avevano affermato di ritenere che Hamas fosse pronto a rinunciare alla strategia del leader Yahya Sinwar e procedere verso un accordo. Poco prima di essere ucciso, Sinwar aveva sostenuto che una lunga guerra contro Israele è vantaggiosa: "Diceva più dura, più ci avviciniamo alla liberazione", ha riferito Osama Hamdan, un alto dirigente di Hamas
Secondo Hamas, gli attacchi militari israeliani hanno ucciso almeno 21 palestinesi in tutta la Striscia, mentre l'Idf avrebbe intensificato gli attacchi nelle aree centrali di Gaza e i carri armati si sono spinti più in profondità nel nord e nel sud dell'enclave. Finora l'esercito non ha commentato. Quella che sembra un'escalation arriva il giorno dopo il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah.
"Il cessate il fuoco sul fronte libanese è una sconfitta strategica e umiliante per il regime sionista che non è riuscito nemmeno ad avvicinarsi ai suoi obiettivi e alle sue ambizioni sataniche". Lo ha affermato il comandante delle Guardie rivoluzionarie iraniane, Hossein Salami, aggiungendo che la tregua in Libano "potrebbe addirittura segnare l'inizio di un cessate il fuoco per porre fine alla guerra su Gaza". Il capo dei pasdaran si è espresso in questi termini in un messaggio inviato al nuovo Segretario generale di Hezbollah, Naim Qassem. "Senza dubbio, questa grande vittoria, ottenuta grazie al sangue puro dei martiri, alla pazienza e alla resilienza del popolo libanese, nonché al coraggio incrollabile e ai sacrifici dei giovani e di Hezbollah, è considerata uno sviluppo importante nella storia della lotta della Ummah (comunità) islamica contro i sionisti nell'Asia occidentale", ha detto Salami, come riferisce Mehr.
Forze filo-iraniane in Siria hanno sparato alcuni razzi contro una base militare Usa nei pressi dell'impianto di gas naturale noto come Conoco nella regione orientale di Dayr az Zor. Lo riferiscono le tv panarabe citando i loro corrispondenti nella zona.
Una delegazione egiziana sbarca a Tel Aviv oggi per presentare un'ipotesi di accordo per fine della guerra a Gaza. Lo ha riferito il quotidiano libanese Al-Akhbar, affiliato a Hezbollah. Fonti egiziane hanno detto al giornale che "l'annuncio della visita da parte del Cairo è prova di ottimismo circa il raggiungimento di un accordo". Secondo il giornale, la bozza di intesa include "un cessate il fuoco temporaneo di circa uno o due mesi durante i quali verrebbero messi a punto i dettagli del 'giorno dopo', insieme al rilascio graduale degli ostaggi, con priorità data agli anziani e a coloro che soffrono di malattie croniche".
Israele sta attaccando la gente che fa ritorno nei propri villaggi nel sud del Libano. È quanto denunciato dal deputato di Hezbollah, Hassan Fadlallah. I media libanesi hanno riferito colpi di artiglieria israeliani contro i villaggi di Taybah, Markaba e Khiam. Le forze armate dello Stato ebraico hanno esortato i civili a non fare ritorno ancora, confermando di aver sparato colpi di artiglieria da lontano come avvertimento contro coloro che tentavano di rientrare nei villaggi evacuati nel Libano meridionale dove sono di stanza le truppe.
"Hezbollah ha nuovamente infranto il mito dell'invincibilità di Israele". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi. "È giunto il momento che Israele accetti la sconfitta anche a Gaza", ha aggiunto il capo della Diplomazia di Teheran, in un messaggio su X. "Nell'ultimo anno, Netanyahu ha succhiato decine di miliardi di dollari dai contribuenti americani per finanziare i suoi crimini di guerra, il tutto godendo del pieno supporto militare e della copertura politica degli Stati Uniti. È stato comunque costretto a implorare un cessate il fuoco, dopo le pesanti perdite nel Libano meridionale", ha sottolineato Araghchi.