Covid, Israele oggi riapre. Vaccinazioni e Green Pass per tornare alla normalità

Il governo israeliano ha dato il via libera ieri sera tardi. Quasi 5 milioni di cittadini vaccinati. Un pass sanitario consente l'accesso ad un maggior numero di servizi

Il green pass ha già debuttato in Israele

Il green pass ha già debuttato in Israele

Tel Aviv, 7 marzo 2021 - Israele si sente pronto a riaprire: con il 53,2% dei suoi cittadini (4,9 milioni di persone) che ha ricevuto almeno una dose di vaccino da oggi riparte. E con la sicurezza che gli darà il Green Pass (doppia immunizzazione o guarigione dal virus). Un documento che consente ai possessori di accedere ad un maggior numero di servizi rispetto a chi ancora lo deve ottenere.

Il bollettino Covid di oggi 7 marzo

Il governo israeliano ieri sera tardi ha dato il via libera a gran parte delle attività economiche, ai ristoranti, ai caffè, alle scuole (in alcune aree). Ok a  eventi culturali, attrazioni turistiche e ristorazione negli hotel, che tornano operativi. L'aeroporto Ben Gurion dalle prossime ore darà l'autorizzazione al rientro di 3mila israeliani al giorno (senza previa autorizzazione), perchè la quarantena per i non immunizzati sarà a casa propria. 

Il Green Pass

Quasi 5 milioni di israeliani vaccinati, di cui almeno con una dose e 3.800 mila anche con la seconda, e il maggior numero di casi sotto controllo, ha permesso a Israele di lanciare il decisivo Green Pass: i ristoranti potranno ospitare al chiuso fino al 75%, e sino a 100 all'aperto, della propria capacità con la nuova certificazione sanitaria, mantenendo le distanze.

Stesso discorso per le sale di eventi, culturali e non, con la percentuale che sale al 50% e fino a 300 persone con Green Pass. Inoltre potranno entrare anche il 5% di individui con tampone negativo recente. Il Green Pass faciliterà anche i luoghi di culto, ma con regole precise. Ciò però non garantisce, fanno sapere le autorità sanitarie, l'esclusione di nuove restrizioni a fine marzo con la festa della Pasqua ebraica.

Vaccini in fabbrica e al pub, Israele batte tutti. "Dopo ai ragazzi pizza gratis"

"L'epidemia in Israele è sotto controllo" 

"Abbiamo vaccinato tutti gli ultraottantenni, la fascia di età tra i 70 ed i 79 è stata immunizzata per l'85%, siamo oltre l'80% di quelli che hanno più di 50 anni età. E abbiamo visto crollare il numero di ricoveri, soprattutto i decessi si sono ridotti del 99% con la seconda dose di vaccino della Pfizer. Assieme al lockdown, possiamo dire che grazie alla campagna vaccinale l'epidemia in Israele è ora sotto controllo", ha affermato Arnon Afek, il direttore generale dello Sheba General Hospital israeliano, intervenendo allo speciale 'Covid-19 domande e risposte' ieri su Rainews24.  

Ceo Pfizer non entra: non ha fatto seconda dose

Israele ha deciso di far ritardare la prevista visita di Albert Bourla, Ceo di Pfizer, perchè si è scoperto che lui e i membri della delegazione che avrebbe dovuto accompagnarlo, non sono stati vaccinati con l seconda dose. Secondo quanto ha scritto il Jerusalem Post. Un portavoce della Pfizer ha affermato: "Continuiamo ad essere interessati a visitare Israele e incontrare i responsabili". "La visita in Israele sarà probabilmente programmata verso la fine della primavera". Bourla la scorsa settimana a NBC News ha definito Israele come il "laboratorio del mondo" e sottolineando che "stanno usando solo il nostro vaccino".