Sabato 9 Novembre 2024

La batteria anti missile Thaad. Perché serve a Israele e come funziona

Considerata il sistema di difesa Usa più potente, può intercettare e colpire missili balistici a corto, medio e intermedio raggio

Roma, 15 ottobre 2024 - Sono già in Israele le prime componenti e il team di specialisti del personale militare statunitense necessari per installare la batteria Thaad (Terminal High-Altitude Area Defense), come promesso giorni fa del portavoce del Pentagono il generale Pat Ryder: "Potenzierà il sistema di difesa di Israele ed è la dimostrazione dell'impegno ferreo degli Stati Uniti contro qualsiasi attacco con missili balistici da parte dell'Iran". Nei prossimi giorni arriveranno altre componenti: "La batteria sarà pienamente operativa nel prossimo futuro, ma per motivi di sicurezza delle operazioni non parleremo delle tempistiche", ha spiegato oggi Ryder.

La batteria anti missili Thaad (Terminal High-Altitude Area Defense)
La batteria anti missili Thaad (Terminal High-Altitude Area Defense)

Israele in crisi di munizioni

Più che potenziare, servirà a soccorrere Israele, secondo quanto hanno ammesso esperti e alti funzionari dell'industria militare sentiti dal Financial Times. Infatti Tel Aviv, mentre sta preparando un raid punitivo contro l'Iran, si trova ad affrontare un "serio problema di munizioni", che sarà certamente aumentato da una possibile risposta di Teheran. Così Washington sta cercando di colmare le lacune difensive israeliane inviando l'avanzato sistema di difesa aerea Thaad.

Sistemi di difesa di Israele su tre livelli

II sistemi difensivi di Israele sono basati su tre livelli, e fino ad ora hanno fatto il loro dovere intercettando la maggior parte di droni e missili lanciati dall'Iran e dai suoi alleati, ma qualche crepa inizia ad affiorare. Il sistema Iron Dome ha il compito di abbattere i razzi a corto raggio e i droni lanciati da Hamas da Gaza. Il sistema David Sling inquadra e distrugge i razzi più pesanti lanciati da Hezbollah dal Libano. Il sistema Arrow neutralizza i missili balistici lanciati dall'Iran. Ma se durante l'attacco iraniano di aprile è stato raggiunto un tasso di intercettazione del 99% abbattendo 170 droni, 30 missili da crociera e 120 missili balistici, nel secondo, all'inizio del mese, con oltre 180 missili balistici il tasso è sceso pericolosamente e sulla base aerea di Nabatim sono arrivati ben 35 missili.

L’infallibile sistema Thaad

Il sistema di difesa Thaad necessita di un centinaio di uomini necessari per farlo funzionare, personale specializzato per una delle armi antimissile più potenti dell'esercito americano. Il Thaad è in grado di intercettare missili balistici a distanze comprese tra 150 e 200 chilometri e con l'incredibile un tasso di successo di quasi il 100%. E' l'unico sistema di difesa missilistica Usa in grado di distruggere missili balistici a corto, medio e intermedio raggio sia all'interno che all'esterno dell'atmosfera. La sua caratteristica è che li colpisce nella loro fase terminale di volo, quando stanno già in picchiata sul bersaglio.

Combinazione di sistemi radar e intercettori

Il segreto di questa batteria difensiva è la combinazione di sistemi radar avanzati e intercettori. Il Terminal High-Altitude Area Defense utilizza intercettori cinetici, cioè che colpiscono i bersagli in arrivo anziché distruggendolo con un’esplosione in prossimità della testata in arrivo. La US Army possiede sette batterie Thaad operative, tutte composte da sei lanciatori montati su autocarri tattici pesanti ad alta mobilità Oshkosh HEMTT, con otto intercettori ciascuno, un potente sistema radar AESA in banda X AN/TPY-2 e un componente di controllo del fuoco e delle comunicazioni. Inoltre grazie a un ampio sistema di comando e controllo le batterie Thaad possono comunicare con altre difese missilistiche Usa, tra cui i sistemi Aegis sulle navi della Marina, e i sistemi di difesa missilistica Patriot. La incredibile precisione della batteria è garantito dal sistema radar che fornisce le informazioni di puntamento AN/TPY-2. Può rilevare i missili nemici in due modi, o acquisendo e tracciando i bersagli a distanze fino a 3.000 chilometri o puntato verso l'alto per acquisire bersagli durante la loro discesa.