Roma, 6 maggio 2025 – Il presidente americano Trump dice che gli Houthi si sono arresi: "Fermeremo i bombardamenti contro di loro e accetteremo il loro impegno di non continueranno a bombardare le navi". La tv pubblica Kan riferisce che Tel Aviv non sarebbe stata informata in anticipo della decisione. Intanto i miliziani dicono che fermeranno gli attacchi contro le navi americane, ma continueranno le operazioni contro israele. Oggi i caccia di Tel Aviv hanno bombardato in Yemen l’aeroporto di Sana’a.
Via libera di Idf e Shin Bet ai piani dell'offensiva su Gaza. Netanyahu ad Hamas: “Vi faremo a pezzi. Rilasciate i nostri ostaggi".

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"Dico ad Hamas: vi faremo a pezzi. Rilasciate i nostri ostaggi". Lo ha dichiarato il premier israeliano Benyamin Netanyahu.
L'alto funzionario degli Houthi Muhammad al Buhaythi ha dichiarato che "il gruppo è pronto a interrompere gli attacchi contro le navi militari statunitensi se Trump fermerà i raid nello Yemen, ma le operazioni contro Israele a sostegno di Gaza continueranno".
Il notiziario della tv pubblica Kan ha rivelato che i funzionari israeliani sono rimasti "scioccati" dalla dichiarazione del presidente Usa Donald Trump sullo stop ai bombardamenti nello Yemen perché gli "Houthi hanno capitolato". Gli Stati Uniti non hanno informato in anticipo Israele della dichiarazione, hanno detto.
Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato che "gli Houthi non vogliono combattere. Fermeremo i bombardamenti contro di loro e accetteremo la loro affermazione che non continueranno a bombardare le navi". Trump ha aggiunto che, prima della sua visita in Medio Oriente, fara' "un annuncio significativo".
"L'aeronautica militare israeliana ha attaccato poco fa e distrutto infrastrutture degli Houthi presso l'aeroporto principale di Sanaa, nello Yemen, provocandone la completa inutilizzabilità. Lo abbiamo messo fuori uso. Questo è avvenuto in seguito al lancio di razzi da parte dell'organizzazione terroristica contro l'aeroporto Ben Gurion" di domenica scorsa. Lo ha dichiarato il portavoce dell'Idf aggiungendo che l'aeroporto viene utilizzato dagli Houthi per il trasferimento di armi e miliziani ed è regolarmente operato dal regime Houthi a fini terroristici.

L'aviazione israeliana ha sferrato l'atteso attacco sull'aeroporto di Sanaa, in Yemen. Lo riferiscono diversi media regionali, tra cui Quds News. Sulla rete circolano già le immagini di alte colonne di fumo che si levano dallo scalo. Prima di iniziare il bombardamento, l'Idf aveva diramato un avviso di evacuazione dell'aeroporto.
Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha dichiarato oggi che la Striscia di Gaza sarà "totalmente distrutta" dopo la guerra in corso tra Israele e il movimento islamista palestinese Hamas. Interrogato sulla sua visione del periodo postbellico nell'enclave palestinese, in occasione di una conferenza presso l'insediamento israeliano di Ofra, in Cisgiordania, il ministro ha inoltre affermato che la popolazione di Gaza, dopo essere stata sfollata verso Sud, inizierà a "emigrare in gran numero verso paesi terzi".
Israele ha invitato i civili a evacuare "immediatamente" l'area dell'aeroporto di Sana'a, la capitale dello Yemen, all'indomani del raid nel Paese in risposta a un attacco missilistico degli Houthi all'aeroporto di Tel Aviv. "Vi chiediamo di evacuare immediatamente l'area circostante l'aeroporto e di avvertire chiunque si trovi nelle vicinanze di fare lo stesso e di allontanarsi. Altrimenti potreste essere in pericolo", ha scritto il portavoce dell'esercito israeliano Avichay Adraee in un messaggio su X.
Nonostante la situazione sul terreno e la prospettiva di una nuova offensiva israeliana in grande stile, si continua a lavorare per un cessate il fuoco a Gaza. A riferirlo è stato il Qatar, mediatore dei negoziati insieme con l'Egitto. Hamas ha detto in mattinata di non essere più interessata a trattative "finché la guerra della fame e la guerra di sterminio continuano nella Striscia di Gaza".
La Cina esprime la sua "contrarietà" al piano di Israele sulla conquista della Striscia di Gaza, inclusa la prospettiva di spostare gran parte dei palestinesi. "La Cina è molto preoccupata per l'attuale situazione tra Palestina e Israele", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, aggiungendo che Pechino "si oppone alle azioni militari in corso di Israele a Gaza e auspichiamo che tutte le parti continuino a impegnarsi e ad attuare efficacemente l'accordo di cessate il fuoco".

Hamas è tornata a chiarire le sue condizioni per un eventuale accordo con Israele anche se non ritiene di alcuna utilità negoziare mentre l'offensiva si intensifica e la gente muore di fame. In un'intervista a Drop Site News, riportata da al Jazeera, Osama Hamdan ha elencato i punti irrinunciabili per una trattativa. Innanzitutto, Hamas respinge l'ipotesi di una tregua a breve termine che non includa impegni concreti per un ritiro completo di Israele e la fine della guerra. Serve una prospettiva di cinque-sette anni per costruire "fiducia e stabilità". Il gruppo poi rifiuta di disarmarsi, poiché i palestinesi resterebbero indifesi di fronte ai piani israeliani di far sfollare gli abitanti del nord e del centro di Gaza verso sud.

Due militanti di Hamas, tra cui un terrorista che partecipò all'attacco del 7 ottobre e alla cattura degli ostaggi, si sono arresi alle truppe israeliane a Rafah, nel sud di Gaza. Lo ha annunciato l'Idf, precisando che i due sono stati catturati durante le operazioni della 188esima Brigata corazzata nel campo di Shaboura, a Rafah, alcune settimane fa. Uno dei terroristi è stato identificato dall'esercito e dallo Shin Bet come Yousef Qadi, comandante di plotone di Hamas che invase Israele il 7 ottobre 2023. Il secondo è stato identificato in Muhammad Zaarab, comandante di un'unità di cecchini di Hamas. Secondo l'esercito, i due erano armati di diversi coltelli quando si sono arresi alle truppe. Nel corso dell'interrogatorio da parte dello Shin Bet, hanno fornito informazioni di intelligence "sulla posizione di una significativa infrastruttura terroristica nella zona", si legge nella dichiarazione.
Almeno due palestinesi sono stati uccisi nel nord di Gaza dalle forze israeliane. Uno di essi è stato colpito a Tuffah, a est della città di Gaza, secondo l'agenzia palestinese Wafa. Un altro uomo è stato invece colpito nei pressi di Beit Lahiya, riporta al Jazeera.
Centinaia di israeliani si sono radunati ieri sera fuori dal Parlamento israeliano a Gerusalemme, protestando contro il governo di Netanyahu dopo l'approvazione da parte del gabinetto di sicurezza del piano per estendere le operazioni militari nella Striscia di Gaza e sfollare la popolazione. Il tutto durante una sessione della Knesset. Una decisione molto criticata e vista con preoccupazione dalla comunità internazionale. Netanyahu ha reso noto che Israele procederà a "un'operazione energica a Gaza", su "raccomandazione del Capo di Stato Maggiore", per "distruggere Hamas". Il premier dello Stato ebraico ha anche affermato che la popolazione di Gaza "sarà trasferita, per proteggerla" e che qualunque territorio occupato dalle forze israeliane non verrà poi ceduto.
"Molto presto ci aspettiamo di sentire molti annunci relativi all'espansione degli Accordi di Abramo". Lo ha dichiarato il consigliere e inviato del presidente degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Steve Witkoff, durante il ricevimento per la Giornata dell'indipendenza di Israele a Washington, come riporta il Jerusalem Post. Dal 13 al 16 maggio Trump sarà in visita in Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Qatar. Nel 2020, gli Accordi di Abramo hanno sancito l'avvio delle relazioni diplomatiche di Israele con Emirati e Bahrain. L'obiettivo dichiarato da Usa e Israele più volte è quello di avviare le relazioni diplomatiche fra Tel Aviv e Riad.
Il ministro degli Esteri francese ha dichiarato che Parigi condanna "molto fermamente" la nuova campagna militare israeliana nella Striscia di Gaza. "È inaccettabile", ha dichiarato Jean-Noël Barrot in un'intervista radiofonica, affermando che il governo israeliano sta "violando il diritto umanitario", dopo che il suo gabinetto di sicurezza ha approvato un piano che, secondo un funzionario israeliano, comporterà "la conquista della Striscia di Gaza e il mantenimento dei territori".

L'alto funzionario del movimento Houthi nello Yemen, Hizam al-Asad, ha detto oggi su X che "l'attacco sionista-americano al porto di Al-Hodeidah e al cementificio di Bajil" rappresenta "un crimine spregevole che non rimarrà senza risposta". Secondo il funzionario del gruppo Houthi, "il sangue di civili e lavoratori alimenterà una dura e clamorosa risposta yemenita". "Continueremo a sostenere Gaza con fede e determinazione, a colpire in profondità nel territorio nemico e a ostacolarne i movimenti finché l'aggressione non cesserà e l'assedio non sarà revocato. La risposta sarà imminente, dolorosa e sorprendente", ha commentato.
Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato che il gruppo palestinese non è più interessato ai colloqui per una tregua con Israele e ha esortato la comunità internazionale a porre fine alla "guerra della fame" messa in atto da Israele contro Gaza. "Non ha senso avviare colloqui o prendere in considerazione nuove proposte di cessate il fuoco finché la guerra della fame e la guerra di sterminio continuano nella Striscia di Gaza", ha dichiarato Basem Naim, membro dell'ufficio politico di Hamas, esortando la comunità internazionale "a fare pressione sul governo Netanyahu affinché ponga fine ai crimini di fame, sete e uccisioni" a Gaza. Le sue parole arrivano all'indomani dell'annuncio dell'esercito israeliano di operazioni estese nella Striscia, che comprenderanno anche il trasferimento della "maggior parte" dei suoi residenti.