Giovedì 18 Aprile 2024

Isole Svalbard, stop a merci per l'insediamento russo. Mosca minaccia Oslo: "Conseguenze"

Dopo le tensioni per Kaliningrad, ora la Russia protesta per le sanzioni applicate dalla Norvegia al villaggio di minatori russi e ucraini di Barentsburg

Isole Svalbard

Isole Svalbard

Roma, 29 giugno 2022 - Dopo il caso di Kaliningrad arriva quello dell'insediamento russo a Barentsburg, nelle isole norvegesi Svalbard. Oslo infatti, in ottemperanza alle decisioni Ue, ha applicato le sanzioni e ha bloccato il passaggio di convogli mercantili fino alla città, secondo insediamento come popolazione di queste isole, abitato quasi esclusivamente da minatori russi e ucraini. 

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Barentsburg dista circa 55 km da Longyearbyen, e non vi sono strade di collegamento. E' stata fondata nel 1932 da una compagnia carbonifera olandese, e poi venduta a un'azienda sovietica. E' territorio norvegese, ma con il trattato sulle Svalbard del 1920, Oslo permette alle nazioni firmatarie di sfruttarne le risorse. Negli ultimi anni ha visto fiorire anche l'attività turistica.

Mosca ha protestato affermando che così viene messo a rischio anche l'approvvigionamento alimentare "per i minatori russi che lavorano in questo villaggio. Con la loro decisione, le autorità norvegesi stanno cercando di lasciare i minatori russi senza cibo, il che è intrinsecamente immorale. Ciò viola i diritti umani e i principi umanitari", si legge in una nota del ministero degli Esteri. Il Cremlino è subito passato alle minacce consigliando a Oslo di "valutare appieno le conseguenze del rifiuto di consentire l'ingresso di merci russe alle Svalbard".

Ferma la risposta del ministero degli Affari Esteri norvegese, che ha ribadito che lo stop al trasporto merci è stato deciso in conformità alle sanzioni anti-russe. 

Konstantin Kosachev, vicepresidente del Consiglio della Federazione russa, accusa la Norvegia di violare i diritti umani e gli accordi internazionali, ricordando che lo status dell'arcipelago è determinato dal Trattato di Parigi del 1920 inizialmente firmato da Norvegia, Danimarca, USA, Italia, Francia, Giappone, Gran Bretagna, Paesi Bassi e Svezia. L'URSS vi si unì nel 1935 (La Russia vi partecipa come stato successore dell'Unione Sovietica).