Terrorismo, l'Isis rialza la testa: 13 poliziotti uccisi in Iraq

Kamikaze al confine tra Pakistan e Afghanistan, 4 morti: rivendicazione dei talebani pachistani. Ucciso il portavoce della resistenza in Afghanistan. Di Maio: "Fondamentale la lotta al terrorismo"

Il luogo dell'attentato suicida in Pakistan (Ansa)

Il luogo dell'attentato suicida in Pakistan (Ansa)

Roma, 5 settembre 2021 - Dopo la presa del potere in Afghanistan da parte dei talebani il terrorismo islamico rialza pericolosamente la testa. E' dei giorni scorsi l'attacco kamikaze nei pressi dell'aeroporto di Kabul, sono di oggi le notizie drammatiche che arrivano da Iraq e Pakistan: un'altra scia di sangue e di morti in un'area sempre più instabile. E, almeno in Iraq, la mano è quella dell'Isis.

Sommario

Iraq, 13 poliziotti uccisi

Almeno 13 agenti di polizia sono stati uccisi la scorsa notte in Iraq in un attacco dell'Isis, secondo quanto reso noto da fonti mediche e di sicurezza. L'attacco è stato compiuto contro un posto di blocco vicino a Kirkuk, nel nord del Paese. Nonostante le autorità irachene abbiano dichiarato la vittoria contro lo Stato islamico nel dicembre del 2017, cellule dell'Isis rimangono attive nel Paese, specie in questa regione. Al momento non si hanno ulteriori particolari sulle modalità dell'attacco.

Kamikaze in Pakistan

Il bilancio provvisorio parla di 4 morti (e una ventina di feriti) in seguito ad un attacco suicida al confine tra Pakistan e Afghanistan. Le vittime sono tre membri delle forze di sicurezza pachistane. L'attentato è stato rivendicato dai talebani pachistani del Ttp, non lontano dal confine afghano a un posto di blocco a Quetta, nel Beluchistan, nell'ovest del Pakistan. Lo fa sapere la polizia pachistana. Da parte sua Tehrik-e-Taliban Pakistan (Ttp) ha dichiarato: "Un nostro combattente con indosso un corpetto esplosivo ha colpito un posto di blocco della polizia di frontiera a bordo di un veicolo riempito di esplosivo. Oltre 25 agenti sono stati uccisi», ha aggiunto, anche se quest'ultima informazione non è confermata.

Afghanistan

Il portavoce della resistenza in Afghanistan e noto giornalista, Fahim Dashti, è stato ucciso oggi in uno scontro con i talebani nel Panshir. 

La preoccupazione di Di Maio

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, non ha nascosto la preoccupazione per un'escalation del terrorismo: "La prima preoccupazione è che l'Afghanistan possa tornare a essere la comfort zone delle cellule terroristiche. La lotta al terrorismo rimane fondamentale: c'è in ballo la sicurezza dell'Afghanistan, ma anche di tutta l'Ue, e non possiamo permetterci di abbassare la guardia". Di Maio ha sottolineato che "in queste ore come governo stiamo cercando di collaborare con i Paesi confinanti dell'Afghanistan sul rischio terrorismo e sul sostegno agli sfollati che stanno riempiendo i campi profughi in Pakistan, in Iran e nei Paesi del Nord". E ha precisato che l'ambasciata di Kabul saraà ricollocata a Doha e che l'Italia non riconoscerà il governo dei talebani".