Iran, le star di Hollywood si mobilitano: "Basta esecuzioni". Giustiziati altri due uomini

Pena capitale su due giovani, accusati di aver ucciso un paramilitare nel corso delle manifestazioni. Metsola: "Serve reazione globale più forte"

Un post tratto dal profilo Twitter con le foto dei due ragazzi giustiziati

Un post tratto dal profilo Twitter con le foto dei due ragazzi giustiziati

Roma, 7 gennaio 2023 - Sono oltre 50 gli attori e i rappresentanti dell'industria dell'intrattenimento mondiale scesi in campo per sostenere pubblicamente la campagna che chiede di porre fine alle esecuzioni capitali di manifestanti anti-regime in Iran. Tra di loro nomi come Cate Blanchett, Jason Momoa, Samuel L. Jackson, Jada Pinkett Smith e Bryan Cranston.

In un videomessaggio diffuso sui social - ideato e prodotto dalla sceneggiatrice iraniano-americana Nicole Najafi, dalla regista, scrittrice e produttrice Ana Lily Amirpour e dall'attrice-autrice Mozhan Marnò - le star vengono ritratte in silenzio mentre reggono in mano un cartello con l'hashtag #StopExecutionsinIran. "Siamo con il popolo iraniano nella sua lotta per la liberta'", si legge nel video. "Migliaia di manifestanti sono stati arrestati. Alcuni sono già stati giustiziati. Molti altri sono in pericolo. Ma il mondo sta guardando", avverte la campagna.

Giustiziati altri due uomini

Infatti, non si fermano le esecuzioni di chi continua a protestare, da quando è morta Mahsa Amini. Questa mattina sono stati giustiziati altri due uomini, accusati di aver ucciso un paramilitare nel corso delle manifestazioni. "Mohammad Mahdi Karami e Seyyed Mohammad Hosseini, i principali autori del crimine che ha portato al martirio di Rouhollah Ajamian, sono stati impiccati questa mattina", spiega l'agenzia di stampa Mizan Online. 

Come per le precedenti esecuzioni capitali anche per questi due giovani "non sono stati rispettati i diritti legali più elementari", hanno denunciato alcuni avvocati iraniani, come riporta la Bbc in farsi. "Per quanto riguarda la loro esecuzione, non c'è spazio per una discussione legale, in quanto sono stati privati del diritto minimo di scegliersi un avvocato", ha scritto su Twitter l'avvocato Ali Mojtahedzadeh. Sempre su twitter, il legale Mohammad Hossein Aghasi, a cui il tribunale ha rifiutato la richiesta di difendere Karami in tribunale, ha denunciato che al giovane non è stato permesso di incontrare la famiglia prima dell'impiccagione. 

E proprio perché le proteste continuano il Capo Supremo Khamenei ha deciso di nominare un nuovo capo della polizia, si tratta dell'ex Pasdaran Ahmadreza Radan.

Metsola: "Serve reazione globale più forte" 

"Oggi ho chiesto una reazione europea e globale più forte al regime iraniano", ha scritto su Twitter la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. "Un regime in cui si giustiziano cittadini che chiedono rispetto per le donne, la vita e la libertà. Un regime che fornisce droni usati per uccidere gli ucraini. Un regime che il mondo deve ritenere responsabile".