Iran: demolita la casa di famiglia di Elnaz Rekabi, l'atleta che gareggiò senza velo

La scalatrice si presentò senza hijab a Seul, proprio quando sono iniziate le proteste per la libertà delle donne, dopo la morte di Mahsa Amini

Teheran, 3 dicembre 2022 - La casa di famiglia dell'atleta iraniana Elnaz Rekabi è stata demolita per ordine delle autorità. Non è chiaro quando è stata effettuata la demolizione, né si conosce la motivazione. Le immagini diffuse da IranWire mostrano una struttura distrutta e medaglie gettate per terra, oltre che il fratello dell'atleta, Davood, in lacrime. Davood Rekabi è lui stesso un campione di arrampicata sportiva con dieci medaglie d'oro a suo nome, secondo IranWire.

Rekabi è la scalatrice, classe 1989, che lo scorso ottobre, in Corea del Sud, aveva gareggiato senza velo durante i campionati asiatici ed è anche la prima donna iraniana a conquistare una medaglia in questo tipo di competizione. Lei e la 22enne Masha Amini, morta in carcere dopo essere stata arrestata per non aver indossato correttamente il velo, sono diventate il simbolo della protesta che si è diffusa in tutto il Paese per maggiori libertà per le donne.

Elnaz Rekabi parla coi giornalisti al suo arrivo a Teheran (Epa)
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Rekabi infatti aveva preso parte alla competizione senza hijab proprio quando le proteste anti-regime si stavano diffondendo in tutto l'Iran in seguito alla morte di Mahsa, mentre era sotto la custodia della polizia morale.

La Cnn riporta che l'uomo che ha fatto il filmato della casa distrutta – la cui identità, però, non è nota – dice fuori dalla telecamera: “Questo è il risultato della vita in questo paese. Il campione di un paese con chili di medaglie per questo paese. Ha lavorato sodo per rendere orgoglioso questo paese. Gli hanno spruzzato del peperoncino, hanno demolito una casa di 39 mq e se ne sono andati. Cosa posso dire?".

Da ricordare, inoltre, che Elnaz Rekabi, dopo la gara e una volta ritornata a Teheran, aveva precisato che non aveva gareggiato senza velo di proposito, ma che era successo "accidentalmente". Non è ancora chiaro se la sua affermazione sia la verità o se sia il risultato di una costrinzione.