Iran, precipita aereo con 65 persone a bordo

Era partito da Teheran e diretto a Yasuj. Sparito dai radar subito dopo il decollo. La storia della 66esima passeggera che ha perso l'aereo (o aveva paura di volare)

Iran, i parenti delle vittime dell'aereo caduto (Ansa)

Iran, i parenti delle vittime dell'aereo caduto (Ansa)

Roma, 18 febbraio 2018 - Tragedia nei cieli dell'Iran. Un aereo di linea con a bordo 65 passeggeri è precipitato a Semirom, nella provincia di Esfahan. Non ci sono superstiti, ha confermato un portavoce della Aseman Airlines. L'aereo, un Atr-72 che copriva una tratta interna, era partito da Mehrabad, uno degli  aeroporti di Teheran ed era diretto nella città sudoccidentale di Yasuj. Secondo le prime informazioni, il velivolo sarebbe scomparso dal radar poco dopo il decollo. Tutti i servizi di emergenza sono stati allertati. Un elicottero ha cercato di raggiungere la zona dello schianto, ma non è riuscito ad atterrare a cause delle pessime condizioni meteo.

Samirom è una città sulle montagne, situata circa 450 chilometri a sud della capitale persiana. Dopo decenni di sanzioni internazionali, la flotta di aerei commerciali iraniani è decisamente obsoleta e purtroppo gli incidenti non sono rari. Dopo l'accordo internazionale sul nucleare, il governo di Teheran ha però firmato accordi con Airbus e Boeing proprio per 'rinfrescare' il parco di vettori.

LA STORIA - Non benedirà mai abbastanza il contrattempo che le ha fatto perdere il volo maledetto: è la donna rimasta a terra e che avrebbe dovuto essere la 66esima vittima dell'incidente aereo. In effetti al principio si parlava di 60 passeggeri e di 6 membri dell'equipaggio morti. La compagnia aerea Aseman Airlines ha rettificato il bilancio delle vittime spiegando che una passeggera è arrivata tardi e ha perso il volo. Leggermente diversa la versione dei media, secondo i quali la donna ha scelto di non partire perché terrorizzata dalle avverse condizioni meteo. Ma che sia stata la paura o il ritardo, di sicuro la signora racconterà la sua storia di 'sopravvissuta per sbaglio' a figli e nipoti.