Sabato 20 Aprile 2024

Internet, Trump dà il via libera al web a due velocità. Favorito chi paga

Sarà una lunga battaglia: il procuratore di New York ha già annunciato un'azione legale. La delusione di Netflix e Twitter

Internet a due velocità, proteste in piazza per la decisione di Trump (Ansa)

Internet a due velocità, proteste in piazza per la decisione di Trump (Ansa)

Washington, 14 dicembre 2017 - Addio alla neutralità della rete. Donald Trump dà una nuova spallata all'odiata eredità di Barack Obama abolendo il principio di una rete neutra priva di discriminazioni. 

La Federal Communications Commission concede infatti il via libera al web a due velocità, consentendo agli operatori di offrire un servizio più veloce alle aziende che pagano, o che pagano di più. L'abolizione è stata votata con tre voti a favore (quelli dei repubblicani) e due contrari (dalle due donne democratiche in commissione,  Mignon Clyburn e Jessica Rosenworcel). Dunque le proteste online e in piazza di milioni di americani e di alcuni dei big dell'hi-tech non sono servite a nulla. La battaglia ora si sposta in tribunale: il procuratore di New York ha già annunciato un'azione legale contro la decisione. 

Il colosso della tv in streaming Netflix si è detto "deluso" per il voto della Federal Communications Commission, prevedendo all'orizzonte una lunga battaglia. Dello stesso tenore Twitter, che si impegna a continuare a difendere un "internet aperto"

La partita quindi sembra solo all'inizio. Le speranze di molti sono in un intervento del Congresso per il ripristino di un internet 'neutro' che non discrimini, dato l'appoggio alla causa anche di diversi parlamentari e senatori repubblicani. 

Non è mancata la suspense durante la votazione: pochi minuti prima del voto definitivo la seduta è stata sospesa "per motivi di sicurezza". I cani anti-bomba hanno perlustrato la sede della commissione e dopo aver accertato che si era trattato di un falso allarme, la votazione è ripresa. 

Le critiche all'abolizione sono state bipartisan e sono arrivate anche dai creatori di internet, che avevano chiesto la cancellazione del voto. "L'abolizione delle neutralità della rete è una minaccia al web", hanno denunciato. Dure le parole dei commissari democratici della Fcc: "L'agenzia che dovrebbe difendere i consumatori li sta abbandonando", è stato il monito di Clyburn, che si è detta lieta del fatto che "l'ultima parola non sarà quella della commissione".

Critiche respinte dal presidente della Fcc: "Stiamo aiutando i consumatori e promuovendo la concorrenza. I fornitori di banda larga saranno incentivati a costruire reti, soprattutto nelle aree non attrezzate", ha affermato Pai, spiegando il perché l'abolizione della neutralità della rete è necessaria: bocciando le norme in vigore, "torniamo alle regole che hanno governato internet per anni".  "Sono orgoglioso di mettere fine a due anni di sperimentazione di regole pesanti - ha rincarato la dose il commissario repubblicano Brendan Carr - la Fcc non sta mettendo fine a internet: questa è solo un'apocalittica retorica".