Inondazioni in Giordania, 12 morti. Turisti in fuga da Petra

Alluvioni hanno colpito il Paese. Si cercano ancora dispersi

Soccorritori alla ricerca di dispersi nella zona di Madaba (Ansa)

Soccorritori alla ricerca di dispersi nella zona di Madaba (Ansa)

Amman (Giordania), 10 novembre 2018 - Dodici morti e quasi 4.000 turisti in fuga dalla famosa antica città desertica di Petra. E' pesantissimo il bilancio delle improvvise inondazioni causate dalle piogge torrenziali in Giordania. Le squadre di ricerca stanno perlustrando le valli vicino alla città storica di Madaba per ritrovare una ragazza che ancora manca all'appello, ha detto il portavoce della difesa civile Iyad Amru alla tv di Stato. Cinque le vittime confermate nell'area sudoccidentale della capitale Amman dopo che il maltempo ha colpito il Sud del regno. Nell'est, tre persone sono rimaste uccise vicino a Dabaa, sulla Desert Highway, una delle tre principali arterie nord-sud del Paese, mentre un'altra è rimasta senza vita vicino a Maan, nel sud. Recuperati infine oggi i corpi di una bambina e di un sommozzatore della protezione civile.

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Il sito archeologico di Petra è rimasto chiuso per l'intera giornata dopo che le acque, in alcuni punti, hanno raggiunto anche i quattro metri di altezza, così come nel vicino deserto di Wadi Musa. Le forti piogge hanno iniziato a cadere sull'antica città scavata nelle rocce, e inserita nel patrimonio Unesco, venerdì pomeriggio. Dopo un paio di ore, ha raccontato un turista spagnolo, un torrente di acqua e fango ha iniziato a attraversare lo stretto canyon, inondando rapidamente la zona e provocando l'evacuazione di quasi 4.000 turisti

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La portavoce del governo Jumana Ghneimat ha riferito che l'autostrada è stata interrotta in entrambe le direzioni. L'esercito giordano ha schierato elicotteri e jeep per aiutare nelle operazioni di ricerca e soccorso. Anche un soccorritore tra le vittime, ha sottolineato il portavoce della difesa civile.

Già il 25 ottobre scorso le forti piogge avevano provocato inondazioni che avevano ucciso 21 persone nella zona del Mar Morto, per la maggior parte studenti in gita scolastica. Per questo i ministri del Turismo e dell'Istruzione si erano entrambi dimessi.