Giovedì 18 Aprile 2024

Alla deriva nel Pacifico, 49 giorni su una zattera. "Ecco come è sopravvissuto"

Aldi Novel Adilang, un ragazzo indonesiano di 19 anni, è sopravvissuto per ben sette settimane su un rompong, una piccola imbarcazione tradizionale molto simile a una zattera, circondato da squali e in balia delle onde dell'oceano

Aldi alla deriva sul rompong (Facebook)

Aldi alla deriva sul rompong (Facebook)

Bangkok, 24 settembre 2018. Non ha battuto il record di José Salvador Alvarenga, il pescatore che è rimasto per 438 giorni alla deriva nel Pacifico, ma anche la storia di Aldi Novel Adilang, un ragazzo indonesiano di 19 anni, ha qualcosa di incredibile. Il giovane, infatti, è sopravvissuto per ben sette settimane su un rompong (vedi foto sotto), una piccola imbarcazione tradizionale molto simile a una zattera, circondato da squali e in balia dell'oceano.

Aldi alla deriva sul rompong (Facebook)
Aldi alla deriva sul rompong (Facebook)

Il ragazzo era stato incaricato dal proprietario del rompong di accendere le lampade attorno all'imbarcazione per attirare il pesce. Il lavoro doveva durare sei mesi. Ogni settimana il suo principale inviava qualcuno per raccogliere il pescato e rifornire Aldi di cibo, carburante e acqua potabile. Il 14 luglio una tempesta ha spezzato la corda che ancorava la zattera al fondo del mare al largo della costa di Manado, nell'estrema parte nord-orientale dell'Indonesia a circa 1.300 miglia dalla capitale, Giacarta. Il giovane aveva tentato di attirare l'attenzione delle navi vicine, agitando i vestiti e facendo lampeggiare le lampade, ma nessuno si era accorto di lui. Almeno dieci imbarcazioni gli sono passate vicine, senza vederlo. Solo il 31 agosto un cargo di grandi dimensioni che si stava dirigendo verso il Giappone ha notato il rompong alla deriva e ha salvato il giovane.

L'equipaggio del mercantile ha dato ad Aldi un asciugamano e uno spuntino, poi vestiti e cibo fresco. Il cuoco della nave, per farlo sentire un po' meglio, gli ha tagliato i capelli. Il ragazzo è arrivato in Giappone il 6 settembre, da dove è volato di nuovo in Indonesia dopo che i funzionari hanno verificato la sua identità. Alla fine è tornato a casa sua il 9 settembre in buona salute. “Dopo aver finito il gas per cucinare – ha raccontato Adilang, secondo quanto riporta il Jakarta Post, ai funzionari nipponici - ho bruciato le assi di legno del rompong per accendere un fuoco e cuocere il cibo. Ogni giorno pescavo pesce al mattino e leggevo la Bibbia nel pomeriggio. Sono riuscito perfino a creare una piccola doccia artigianale, utilizzando bastoncini di bambù. Un giorno uno squalo ha cominciato a nuotare attorno alla mia zattera, ho pregato con tutte le mie forze che se ne andasse”. La notte, invece, era il tempo delle lacrime e della disperazione. “Piangevo spesso. Pensavo non avrei mai più rivisto la mia famiglia”.