Mercoledì 30 Aprile 2025
REDAZIONE ESTERI

Incidente sull’Hudson: chi erano le sei vittime a bordo dell’elicottero precipitato

Da Barcellona a New York, la storia di una famiglia spezzata da un volo fatale scuote il mondo

Incidente sull’Hudson: chi erano le sei vittime a bordo dell’elicottero precipitato

Il 10 aprile 2025, un elicottero turistico Bell 206 LongRanger si è inabissato nelle acque del fiume Hudson, tra Manhattan e la costa del New Jersey, segnando una delle tragedie più strazianti della recente storia di New York. A bordo c’erano sei persone: cinque passeggeri, tutti membri di una famiglia spagnola in vacanza, e il pilota. Nessuno è sopravvissuto. La notizia ha sconvolto la città e il mondo, lasciando un vuoto profondo nelle comunità che conoscevano le vittime. Questo articolo racconta chi erano i cinque passeggeri, celebrando le loro vite, i loro sogni e il contesto che li ha portati a quel fatale volo sopra la Grande Mela.

Elicottero caduto a NY, a bordo nipote di ex presidente Barça
Agustín Escobar, amministratore delegato di Siemens Spagna, la moglie Merce Camprubi Montal e i loro tre figli di quattro, cinque e 11 anni (Ansa)

Una famiglia in cerca di meraviglia

Le cinque vittime erano una famiglia di Barcellona, Spagna, arrivata a New York per una vacanza che avrebbe dovuto essere un’esperienza indimenticabile. Composta da due adulti e tre bambini, la famiglia era unita da un amore per i viaggi e dalla curiosità di scoprire il mondo. La decisione di prenotare un tour in elicottero sopra Manhattan rifletteva il desiderio di vedere la città da una prospettiva unica, un sogno comune per molti turisti. Le autorità hanno confermato che si trattava di Agustín Escobar, sua moglie Mercè Camprubí Montal e i loro tre figli, di età compresa tra i 4 e gli 11 anni.

Agustín Escobar: un uomo di visione e famiglia

Agustín Escobar, 45 anni, era un manager di spicco presso Siemens, azienda leader nel settore tecnologico. Originario di Barcellona, Agustín si era distinto per la sua carriera brillante nell’automazione industriale, guadagnandosi il rispetto di colleghi e partner per la sua capacità di combinare innovazione e umanità. Era un leader che non si limitava a dirigere, ma ispirava chi lavorava con lui, sempre con un occhio attento al futuro.

Trump, terribile l'incidente in elicottero sull'Hudson
Alcuni resti dell'elicottero precipitato nel fiume Hudson a New York

Al di là del successo professionale, Agustín era un padre e un marito devoto. Amava organizzare viaggi con la sua famiglia, pianificando ogni dettaglio per assicurarsi che ogni momento fosse speciale. Era un appassionato di fotografia, in particolare di scatti aerei, e il volo in elicottero rappresentava per lui l’occasione perfetta per catturare la skyline di New York in tutto il suo splendore. Chi lo conosceva lo descrive come un uomo dal sorriso aperto, sempre pronto a condividere una storia o un’idea. La sua perdita ha lasciato un vuoto incolmabile, non solo per i suoi cari, ma anche per la comunità professionale che lo ammirava profondamente.

Mercè Camprubí Montal: il cuore della famiglia

Mercè Camprubí Montal, 43 anni, era la moglie di Agustín e una figura altrettanto straordinaria. Global manager in un’azienda di tecnologia energetica, Mercè aveva costruito una carriera di successo lavorando su progetti internazionali, dove la sua capacità di mediare tra culture diverse era universalmente riconosciuta. Nata anch’essa a Barcellona, portava con sé un’energia positiva che illuminava ogni ambiente.

Per Mercè, però, la vera priorità era la famiglia. Madre attenta e creativa, amava coinvolgere i suoi figli in attività che stimolassero la loro immaginazione, dai laboratori artistici alle visite culturali. Durante il viaggio a New York, aveva espresso il desiderio di esplorare i musei della città e di portare i bambini a uno spettacolo teatrale, sogni che non ha potuto realizzare. Amici e colleghi la ricordano per la sua empatia e per la capacità di far sentire chiunque speciale. La sua assenza è un dolore che si estende ben oltre i confini della sua città natale.

I tre figli: promesse di un futuro luminoso

I tre figli di Agustín e Mercè, di 4, 5 e 11 anni, erano il fulcro della loro vita. Per rispetto della loro privacy, i nomi non sono stati divulgati, ma frammenti delle loro storie emergono dalle testimonianze di chi li conosceva, dipingendo il ritratto di bambini pieni di vita e curiosità.

Il maggiore, di 11 anni, era un ragazzo con una passione per la scienza e l’astronomia. A scuola era noto per la sua mente brillante e per le domande che spesso sorprendevano gli insegnanti. Durante il viaggio, aveva portato con sé un piccolo telescopio, sperando di osservare le stelle dalla cima di un grattacielo. Il volo in elicottero lo aveva entusiasmato: aveva detto ai genitori che voleva vedere la Statua della Libertà dall’alto, immaginandosi come un esploratore dello spazio. La sua curiosità e il suo entusiasmo erano contagiosi, e i suoi compagni di classe lo ricordano come un amico generoso e pieno di idee.

Il secondogenito, di 5 anni, era un bambino vivace con un amore per gli animali. Durante il viaggio, si era innamorato dei piccioni di Central Park, inseguendoli con risate che scaldavano il cuore. Amava disegnare e, secondo un parente, aveva riempito un quaderno di schizzi di grattacieli e ponti visti a New York. La sua dolcezza e il suo spirito giocoso lasciano un ricordo indelebile in chi lo ha conosciuto.

La più piccola, di soli 4 anni, era descritta come una “piccola luce”. Sempre sorridente, adorava cantare e ballare, spesso coinvolgendo i fratelli in improvvisati spettacoli casalinghi. Durante il volo, era eccitata all’idea di vedere la città “come un uccellino”, un’immagine che aveva condiviso con i genitori con occhi pieni di meraviglia. La sua innocenza e la sua gioia erano un dono per chiunque le stesse accanto.

Elicottero caduto a NY,a bordo dirigente Siemens con la famiglia
Agustín Escobar, dirigente di Siemens Spagna, e la sua famiglia tra le vittime dell'incidente in elicottero sul fiume Hudson.

Ancora sconosciuta l’identità del pilota

Al momento, le informazioni disponibili non forniscono dettagli certi sull'identità del pilota. Le autorità e i media, inclusi rapporti di ABC e altre fonti, non hanno reso pubblico il suo nome, concentrandosi principalmente sulle vittime della famiglia spagnola. Le indagini, condotte dalla Federal Aviation Administration e dalla National Transportation Safety Board, sono ancora in corso per determinare le cause dello schianto, ma non hanno rilasciato informazioni specifiche sul pilota.

È possibile che il pilota fosse un dipendente della New York Helicopter Charter, la compagnia che operava il volo turistico, ma senza conferme ufficiali, qualsiasi dettaglio sulla sua identità rimane speculativo. 

Il contesto del viaggio

La famiglia Escobar-Camprubí era arrivata a New York pochi giorni prima dell’incidente, con un itinerario che includeva le attrazioni iconiche della città: l’Empire State Building, Central Park, Times Square. Il tour in elicottero, operato da New York Helicopter Charter, era stato prenotato come un’esperienza speciale, un regalo per i bambini che non vedevano l’ora di vedere la città dall’alto. Il volo, partito dal Downtown Manhattan Heliport alle 14:59, avrebbe dovuto seguire un percorso panoramico sopra la Statua della Libertà, lungo l’Hudson e attorno a Manhattan. Ma alle 15:17, dopo circa 15 minuti di volo, l’elicottero ha subito un guasto catastrofico, precipitando nel fiume vicino a Pier 40.

Le indagini, condotte dalla National Transportation Safety Board, sono ancora in corso. Testimoni hanno riferito di aver sentito rumori forti, simili a spari, e di aver visto pezzi dell’elicottero – come la pala del rotore – staccarsi prima dello schianto. Il velivolo si è capovolto, colpendo l’acqua a testa in giù. Nonostante il rapido intervento dei soccorsi, che hanno recuperato i corpi di tutte le vittime, non c’è stato nulla da fare. Quattro persone sono state dichiarate morte sul posto, mentre due sono decedute poco dopo in ospedale.

Un lutto che attraversa l’oceano

La notizia della tragedia ha devastato Barcellona, dove la famiglia era molto conosciuta e amata. La comunità locale si è riunita per commemorare le vittime, con veglie e messaggi di cordoglio che hanno riempito le strade e i social media. Siemens ha rilasciato una dichiarazione definendo Agustín “un collega straordinario e una persona di grande cuore”, mentre l’azienda di Mercè ha ricordato il suo contributo come “un faro di ispirazione”. Le scuole dei bambini hanno organizzato momenti di raccoglimento, con compagni e insegnanti che hanno condiviso ricordi e disegni in loro onore.

A New York, il sindaco Eric Adams ha espresso il suo dolore, sottolineando come la città sia stata colpita dalla perdita di visitatori venuti per ammirarne la bellezza. La comunità spagnola della città, insieme al Consolato di Spagna, sta collaborando con le autorità per supportare i familiari delle vittime, che stanno affrontando un lutto inimmaginabile.

Un monito per la sicurezza

L’incidente ha riacceso il dibattito sulla sicurezza dei voli turistici in elicottero sopra New York. Non è la prima volta che la città assiste a tragedie simili: nel 2018, cinque passeggeri persero la vita in un incidente nell’East River, e nel 2009, una collisione tra un elicottero e un aereo sopra l’Hudson causò nove morti. Politici locali, come il senatore Brad Hoylman-Sigal, hanno chiesto una revisione delle normative, sottolineando i rischi legati a velivoli spesso datati e a un traffico aereo intenso sopra Manhattan.

La New York Helicopter Charter, che operava il volo, ha espresso devastazione per l’accaduto, ma non ha ancora rilasciato dettagli sulla manutenzione dell’elicottero, un Bell 206 LongRanger descritto come affidabile da esperti del settore, purché adeguatamente manutenuto. Le indagini chiariranno se un guasto meccanico, un errore umano o altri fattori abbiano contribuito alla tragedia.