
Le fiamme avvolgono l'isola di Chio (Ansa)
Atene, 26 giugno 2025 – Migliaia ettari sono già bruciati. E non è finita. Sull’isola greca di Chio, perla dell’Egeo davanti alla Turchia, sono ancora in corso le operazioni per spegnere il maxi incendio scoppiato quattro giorni fa. Un rogo di origine umana, almeno in parte: qualcuno l’ha appiccato, anche se involontariamente. Si tratta di una donna.

Ieri sera erano ancora attivi focolai dell’incendio divampato domenica scorsa. La zona interessata è soprattutto quella a Sud, dove sono stati impegnati centinaia di vigili del fuoco, con decine di veicoli, mezzi antincendio e 7 elicotteri. Una task force che ha consentito di controllare le fiamme ma non di spegnerle. Diversi villaggi e un b e richiedenti asilo sono stati evacuati a scopo precauzionale. Quasi il 20% dei danni, ovvero oltre 840 ettari, riguardano terreni agricoli, principalmente uliveti e campi di lentisco, dal quale si estrae la mastiha, un ingrediente naturale unico utilizzato in medicina, ma anche in alimenti e cosmetici.

Ieri sera le autorità dell’isola hanno arrestato una donna georgiana, 30 anni, che lavora come collaboratrice domestica e che sarebbe stata colta sul fatto da testimoni. L’indagata ha ammesso di aver gettato un mozzicone di sigaretta, la miccia che ha scatenato l’inferno in un contesto di vento forte e temperature roventi, aprendo almeno uno dei cinque fronti dell’incendio. Complici il vento forte e le temperature roventi di questi giorni. La donna ''è stata trattenuta in stato di fermo per tutta la notte e comparirà in tribunale oggi – ha spiegato il tenente Constantine Kozanis – dal momento che è stata colta in flagrante, il procedimento spedirà spedito”.
