Venerdì 19 Aprile 2024

Incendi in Canada, il fumo raggiunge anche la Norvegia. Un milione di mascherine nello Stato di New York

Nessun “rischio serio” per la salute nel Paese scandinavo. Nei vicini Stati Uniti invece, oltre 100 milioni di persone respirano un’aria inquinatissima. Le autorità distribuiscono dispositivi di protezione

Nello Stato di New York distribuite mascherine a causa del fumo degli incendi canadesi

Nello Stato di New York distribuite mascherine a causa del fumo degli incendi canadesi

Roma, 9 giugno 2023 – Il fumo proveniente dai boschi incendiati in Canada ha raggiunto negli ultimi giorni anche la Norvegia, distante migliaia di chilometri. La segnalazione arriva dal Nilu, l’Istituto norvegese per la ricerca climatica e ambientale. 

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La concentrazione di particelle di fumo nell’aria è variata nel corso della settimana. Come ha spiegato il ricercatore Nikolaos Evangeliou alla France Presse, a partire da lunedì ne è stata rilevata dapprima una quantità molto bassa nei pressi della stazione Birkenes, nel sud del Paese. Da quel momento in poi, le misurazioni hanno dato risultati differenti in base al variare dell’intensità degli incendi, della direzione del vento e delle precipitazioni. 

In generale, il fumo in Norvegia non sembra essere preoccupante, almeno per il momento. “Non vediamo alcun picco o aumento significativo”, ha detto Evangeliou, e nessun “problema ambientale o un serio rischio per la salute”. 

Nello Stato di New York distribuite mascherine a causa del fumo degli incendi canadesi
Nello Stato di New York distribuite mascherine a causa del fumo degli incendi canadesi

Permane, tuttavia, il problema della siccità nella parte meridionale del Paese, come anche in gran parte del resto del Nord Europa. Da 16 giorni nel sud-est della Norvegia non si vede cadere neanche una goccia di pioggia e, secondo le previsioni dei meteorologi, non ne cadrà neanche nei prossimi giorni. Per evitare ulteriori disagi ambientali, da giovedì sono stati vietati tutti i fuochi all’aperto per tre settimane.

La situazione in Canada e Stati Uniti

E’ ancora grave la situazione in Canada, dove la quantità di ettari bruciati in questo periodo dell’anno è stata definita “eccezionale” dalle autorità per aver tristemente toccato un record negativo. Con ben 2.300 incendi boschivi registrati e 3,8 milioni di ettari di terreno bruciati, il totale è superiore alla media degli ultimi decenni. 

Oltre alla Norvegia, nei giorni scorsi i fumi del fuoco canadese si sono propagati anche nella parte sud occidentale degli Stati Uniti. Una densa foschia ha tinto di arancione i cieli di New York, Filadelfia e Washington, costringendo le amministrazioni ad annullare numerosi eventi all’aperto e a ritardare i voli aerei. La governatrice dello Stato di New York, Kathy Hochul, ha denunciato l'"emergenza" e anticipato la distribuzione di un milione di mascherine ai cittadini. 

Alcune zone della regione del medio Atlantico hanno raggiunto il ‘Code Maroon’, la categoria più alta, in senso negativo, dell'indice di qualità dell'aria (AQI). Attualmente, più di 111 milioni di persone negli Stati Uniti vivono sotto l’allerta di un’aria inquinata, ha sottolineato l'Environmental Protection Agency. L’odore acre che si respira in queste città è un “duro promemoria” del cambiamento climatico, come lo ha definito il presidente Joe Biden. Non si prevedono miglioramenti almeno fino al fine settimana.