Giovedì 25 Aprile 2024

Australia, il vento moltiplica gli incendi. "Tardi per scappare, cercate un riparo"

Richiamati oltre tremila riservisti, due morti sull'Isola dei Canguri, Sydney a rischio black out. E il Nuovo Galles del Sud lancia un'allerta inquietante

Incendi in Australia (Ansa)

Incendi in Australia (Ansa)

Canberra, 4 gennaio 2020 - E' un disastro senza fine quello degli incendi in Australia. La situazione è ulteriormente precipitata nelle ultime ore sulla costa sud-orientale, l'area più popolata del continente oceanico. I roghi boschivi sono fuori controllo, alle alte temperature (attesi oltre 40 gradi) si sommano i forti venti che soffiano a 100 all'ora. Un mix catastrofico che alimenta le fiamme. L'aria arriva da sud, si scontra con le colonne di fumo degli incendi innescando mini tornado di fiamme che danno vita a nuovi focolai. Le autorità temono che la situazione sia peggiore di quella di Capodanno, quando il fuoco ha costretto migliaia di abitanti e turisti a cercare rifugio in spiaggia. E' corsa contro il tempo per salvare le case, i vigili del fuoco lavorano senza sosta. E credono che il peggio debba ancora venire. Il servizio incendi del Nuovo Galles del Sud ha lanciato un'allerta inquietante a chi non è già fuggito dalle aree a rischio: "E' troppo tardi per andarsene, cercate riparo dalle fiamme". Il capo dei vigili del fuoco dello Stato, Shane Fitzsimmons ha detto: "Il nostro appello era di premurarvi di partire ieri. Partire oggi è già  assumersi un rischio, e aspettare anche mezz'ora in più significa assumersi un rischio più grande". 

Dove sono gli incendi

Nello stato del Victoria ci sono 16 incendi considerati emergenze, 12 nel Nuovo Galles del Sud. Ma ci sono almeno altri cento focolai attivi nei due stati. Nuovi roghi si sono accesi, altri hanno rotto le linee di contenimento. "Ci aspetta una lunga notte e il peggio deve ancora arrivare", ha detto la premier del Nuovo Galles del Sud Gladys Berejiklian. "La situazione è molto volatile". E peggiora rapidamente, spiega l'ufficio meteo australiano. 

Il premer del Victoria, Daniel Andrews, ha detto che il lavoro dei vigili del fuoco è facilitato dal fatto che i resdenti hanno obbedito in massa all'ordine di evacuazione. Il bilancio dei danni non sarà possibile prima di domenica. Da settembre a oggi, sono morte 23 persone, 12 solo questa settimana. Centomila le persone finora evacuate nei tre Stati interessati dal disastro ambientale. In azione anche la marina australiana che ieri ha salvato mille persone da Nowra, assediata dal fuoco. Le operazioni avvengono in scenari che ricordano i film di guerra. Il fumo dall'Australia si sposta per migliaia di chilometri. A causa degl incendi, in Nuova Zelanda i ghiacciai sono diventati marroni

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Morrison richiama i riservisti

Il premier australiano Scott Morrison ha annunciato una misura senza precedenti: il richiamo di tremila riservisti dell'esercito per lottare contro le fiamme, mentre il governo dispiegherà una terza nave militare per fornire aiuti umanitari alle gente in fuga. Le autostrade che collegano i centri urbani del litorale a Sydney e alle altre grandi città sono intasate per le lunghe file di vetture. 

Sydney, rischio black out

E proprio sulla più grande città dell'Australia aleggia il rischio black out. I roghi stanno minando le forniture di energia elettrica nell'area. Anche qui la situazione peggiora di ora in ora. Il ministro dell'Energia Matt Kean, in un tweet, ha invitato i residenti a ridurre il consumo di elettricità e a "spegnere le pompe della piscina, le luci nelle stanze non occupate ed evitare l'uso di lavatrici e lavastoviglie". Le linee di trasmissione nella parte meridionale del Galles del Sud, sono state abbattute. A rischio anche i collegamenti col vicino Stato di Victoria. Nel Nuovo Galles del Sud vivono otto milioni di persone, il 65% nella zona di Greater Sydney.

Isola dei Canguri

Le ultime due vittime del fuoco, in ordine cronologico, si registrano sull'Isola dei Canguri, dove due persone sono morte nella notte tra venerdì e sabato a causa degli incendi vicino a Padndana. Le fiamme, sull'isola, hanno già quasi completamente distrutto il Parco Nazionale Flinders e minacciano ora di raggiungere anche aree più popolose. 

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Donazioni dai tennisti australiani

Anche i grandi nomi dello sport australiano scendono in campo in difesa della loro nazione. Il numero due del tennis australiano, il 24enne Nick Kyrgios, ha deciso di donare 200 dollari australiani per ogni battuta vincente (ace) realizzata durante i tornei che giocherà a gennaio, Australian Open compreso. "Abbiamo la capacità e le risorse per fare qualcosa del genere - dice Kyrgios -. La mia città natale è Canberra, dove abbiamo l'aria più tossica del mondo. Una cosa piuttosto triste". E nel match contro il tedesco Struff, valido per la coppa ATP, ha già raccolto 4 mila dollari (20 battute vincenti). Anche altri tennisti australiani come Alex de Minaur Millman e Peers, e tenniste come Stosur, Hon e Sanders, hanno deciso di fare lo stesso. Lo conferma lo stesso Kyrgios. 

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