Impeachment, la talpa che inguaia Trump è della Cia

Washington, l'agente distaccato alla Casa Bianca riferì della telefonata al leader ucraino che ha innescato l'accusa: "Fu abuso di potere". Ora è sotto copertura

Manifestanti davanti alla Casa Bianca (Epa Ansa)

Manifestanti davanti alla Casa Bianca (Epa Ansa)

Washington, 26 settembre 2019 - La talpa che ha denunciato la telefonata tra Donald Trump e il presidente ucraino è un analista della Cia che ha prestato servizio presso la Casa Bianca. Lo riporta il New York Times, confermando le voci già circolate. Non si conosce l'identità dell'agente, che ora vive sotto protezione. Oggi è rientrato a Langley, dove gode, per statuto, come ogni impiegato o collaboratore dei servizi di intelligence, del diritto all'anonimato. Nell'informativa rilasciata si affermerebbe che il presidente americano sollecitò l'interferenza di un Paese straniero, l'Ucraina, per un tornaconto personale. La Casa Bianca provò a mantenere segreta la telefonata con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Durante il colloquio il tycoon chiese di indagare sul rivale politico Joe Biden. Sono queste le accuse avanzate dal whistleblower, cioè dalla talpa dell'intelligence che ha segnalato il caso all'inizio di agosto, accuse contenute in una denuncia che è stata ora diffusa dal Congresso. I democratici, per bocca della speaker della Camera Nancy Pelosi, hanno denunciato un tentativo di insabbiamento e una violazione della Costituzione da parte di Trump, trovando così ulteriore conforto per la loro decisione di avviare un'indagine formale di impeachment per abuso di potere. Dal canto suo Trump, prima di lasciare New York, è tornato a gridare contro quella che definisce "l'ennesima caccia alle streghe", bollando il caso come fake news e parlando di  "un whistleblower con informazioni di seconda mano". I contenuti della controversa telefonata del 25 luglio sono stati resi pubblici attraverso una trascrizione realizzata a partire dagli appunti dello staff. Nel colloquio, Trump chiede all'omologo ucraino di indagare sul figlio di Joe Biden, ex vice di Barack Obama, tra i favoriti nelle primarie Dem in vista della corsa per la Casa Bianca del 2020. La conversazione ha suscitato la preoccupazione del misterioso 007, la cui identità non è stata rivelata, il quale ha presentato una segnalazione all'inizio di agosto. La talpa dice di non avere sentito personalmente la telefonata, ma che diversi funzionari della Casa Bianca hanno espresso allarme per la gravità della chiamata dicendo di avere probabilmente "testimoniato un abuso di potere da parte del presidente per un suo tornaconto personale" e che lui le ha ritenute "credibili" perché "in quasi tutti i casi diversi responsabili hanno evocato fatti che erano fra loro coerenti".

La talpa  "Sono profondamente preoccupato che ci siano rischi per la sicurezza nazionale e per gli sforzi del governo americano per evitare interferenze sulle elezioni. E anche per quello che appare come un serio e flagrante abuso di potere e violazione di legge da parte del presidente". Così la talpa (agente Cia distaccato alla Casa Bianca, così riporta il New York Times) che ha svelato la telefonata in cui Trump chiede al leader ucraino Zelensky di indagare, a Kiev, sugli affari del figlio del leader dem, che sarà l'avversario politico da battere alle presidenziali. Trump "non ha nulla da nascondere", assicura un portavoce. Di diverso avviso la speaker democratica: "I fatti mostrano" che Trump ha "tradito" il Paese e la Costituzione.