Il coraggio di Niloufar, la pattinatrice iraniana senza velo. Vince e sfida gli ayatollah

Un'altra atleta contro le imposizioni del regime

Niloufar Mardani, 29 anni, pattinatrice iraniana, senza velo sul podio

Niloufar Mardani, 29 anni, pattinatrice iraniana, senza velo sul podio

Il velo le sarà anche caduto in modo "inconsapevole, colpa del caschetto", come si è affrettata a dichiarare su Instagram, ma Niloufar Mardani, 29 anni, pattinatrice a rotelle iraniana, non è certo corsa a rimettersi il hijab per la premiazione della gara vinta a Istanbul. È così salita sul podio a ritirare la coppa nella divisa più laica possibile, anzi facendo apparire da sotto la giacca della tuta la maglietta nera con la scritta bianca “Iran“ in farsi, allusione di adesione alle proteste che in tutta la Repubblica Islamica coinvolgono le donne (e ora anche i maschi) dopo l’uccisione della 22enne curda Mahsa Amini il 16 settembre a Teheran, arrestata proprio perché non portava in modo corretto il velo.

Niloufar ha seguito ciò che è stato fatto da un’altra atleta iraniana, Elnaz Rekabi, campionessa di arrampicata sportiva che a Seul il 19 ottobre ha partecipato alla Coppa asiatica indossando solo la bandana. Anche lei aveva parlato di "incidente a causa dei tempi della gara", ma nonostante le scuse dal suo ritorno in patria le notizie sono frammentarie: dovrebbe essere agli arresti domiciliari, il destino appeso alla sentenza delle guardie della rivoluzione. Che cosa accadrà ora a Mardani è tutto da vedere. Per 10 anni è stata titolare nella nazionale di pattinaggio, ma a Istanbul era a titolo personale, essendo stata espulsa dalla squadra per motivi che Teheran non ha chiarito. Il ministero dello Sport è stato duro: "Ha partecipato senza autorizzazione a una gara in Turchia, avevamo deciso ufficialmente di non essere alla competizione", per di più "non indossava la divisa approvata dal ministero". Nel video – dove ha un berrettino e non il velo – Niloufar conferma di essere stata a Istanbul "a spese mie". Il premio di mille euro è importante: "Ho vinto e i soldi di certo mi aiuteranno". Ora si attende il suo rientro in Iran, se avverrà.