I rapporti tra Putin e Berlusconi. Le vacanze insieme, il G8, Gazprom

Il leader azzurro e il presidente russo si sono conosciuti nel 2001 e ne è nata subito un’amicizia stretta. Già ai tempi dell’Urss il Cavaliere aveva inviato a Mosca il suo “ambasciatore“ per gli affari televisivi

Un’amicizia lunga 20 anni e che adesso sembra tornata più salda che mai. È innegabile che quello fra l’ex premier italiano, Silvio Berlusconi, e il presidente russo, Vladimir Putin, sia un legame speciale. Così speciale da non essere limitato, secondo molti, alla sola empatia umana.

Vladimir Putin e Silvio Berlusconi
Vladimir Putin e Silvio Berlusconi

SORRISI E VACANZE

Berlusconi e Putin si incontrano per la prima volta al G8 di Genova del 2001. Iniziano a sentirsi telefonicamente sempre più spesso. La sintonia è totale, così tanto che i due stringono quella che tutti considerano una salda amicizia. Putin è stato più volte ospite di Berlusconi a Villa Certosa, la proprietà dell’ex premier in Sardegna e ha ricambiato l’ospitalità nelle tenute presidenziali di San Pietroburgo e sul Mar Nero, oltre ad averlo invitato in Crimea nel 2015, un anno dopo l’occupazione illegale da parte della Russia. Le loro foto sulla spiaggia, e delle cene al gelo coperti da pellicce hanno fatto il giro del mondo. Non c’è stato solo il divertimento, però. Quando Berlusconi è stato trascinato nello scandalo Ruby e quello delle ‘cene eleganti’, Putin prese pubblicamente le difese dell’amico, seppure a modo suo, dicendo sostanzialmente che il premier era sotto attacco perché gli piacevano le donne e aggiungendo che, se fosse stato gay, non sarebbe successo nulla.

POLITICA E AFFARI

L’aspetto più oscuro del rapporto fra i due leader è sicuramente quello che riguarda gli affari fra Russia e Italia, dai quali avrebbero tratto cospicui benefici una serie di mediatori. Nel 2010, lo scandalo di Wikileaks, a opera di Julian Assange, travolse anche l’amicizia fra Putin e Berlusconi, in alcuni cables l’ambasciatore americano a Roma, Ronald Spogli, scriveva che, secondo il governo georgiano, il premier italiano aveva ricevuto dal presidente russo la promessa ‘di una percentuale dei profitti da eventuali condotte sviluppate da Gazprom in coordinamento con Eni’. Il messaggio, diretto alla Cia, risale al 2008, ossia a quando i rapporti fra il colosso del gas russo, Gazprom e l’Eni guidata da Paolo Scaroni, andavano a gonfie vele. Secondo Catherine Belton, giornalista inglese e autrice del best seller Gli Uomini di Putin, l’interesse di Berlusconi per la Russia, sarebbe iniziato già dall’epoca sovietica, quando il banchiere Antonio Fallico diventò consulente di Fininvest, con l’incarico di allargarne le attività anche oltre la cortina di ferro.

MESSAGGIO A MOSCA

Le dichiarazioni dell’ex premier Berlusconi hanno avuto grande eco sui giornali e sui social media russi, riprendendo anche le principali tappe dell’amicizia fra i due leader. L’attenzione, però, si è soffermata soprattutto su quanto detto dal Cavaliere a riguardo del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, il rischio che l’ingresso dell’Ucraina nella Nato possa provocare una guerra mondiale e la sua contrarietà a continuare a fornire armi a Kiev. Una vera e propria virata a 180° rispetto alle sue posizioni a inizio guerra, quasi un messaggio diretto a Mosca, che i giornali russi hanno ‘registrato’.