Hong Kong, soldati e blindati cinesi al confine. Trump: "Xi incontri i manifestanti"

L'ambasciatore cinese a Londra avverte: Pechino non resterà a braccia conserte se la situazione diventerà incontrollabile

Soldati e mezzi militari cinesi allo stadio di Shenzhen (Ansa)

Soldati e mezzi militari cinesi allo stadio di Shenzhen (Ansa)

Hong Kong, 15 agosto 2019 - La Cina "non resterà a braccia conserte" se la situazione diventerà "incontrollabile" a Hong Kong e ha "mezzi e potenza sufficienti a reprimere i disordini rapidamente". A dirlo, in conferenza stampa a Londra, l'ambasciatore cinese Liu Xiaoming. Un avvertimento che accresce i timori di un intervento militare da parte di Pechino nell'ex protettorato britannico, dove ormai da oltre 10 settimane vanno avanti proteste e manifestazioni per chiedere democrazia. 

A rafforzare i timori arriva anche la notizia di una parata con migliaia di uomini della polizia militare e blindati in uno stadio a Shenzen, al confine con Hong Kong. Intanto è tornata alla normalità la situazione all'aeroporto, dove nei giorni scorsi sono stati cancellati tutti i voli in arrivo e in partenza.

E, dopo un lungo silenzio, è tornato a parlare anche il presidente statunitense Donald Trump, invitando il suo omologo cinese a incontrare i manifestanti. "Se il presidente Xi incontrasse direttamente e personalmente i manifestanti, ci sarebbe una conclusione lieta e illuminata al problema di Hong Kong. Non ho dubbi!", ha affermato via Twitter. 

Poi, conversando con i giornalisti nel New Jersey, Trump si è detto "molto preoccupato" dal rischio di repressione della Cina per contenere le proteste di Hong Kong. Il presidente degli Stati Uniti ha anche rivelato che ne discuterà "presto" con Xi Jinping. "Vorrei davvero che la Cina risolvesse il problema umanamente a Hong Kong", ha detto l'inquilino della Casa Bianca. 

Gli Usa hanno invitato Pechino "a non fare di Hong Kong una nuova Tienanmen". "I cinesi devono fare molta attenzione ai passi che intraprendono perché le persone in America si ricordano di piazza Tiananmen, ricordano l'immagine dell'uomo in piedi di fronte a una fila di carri armati", ha detto infatti il consigliere Usa per la sicurezza nazionale, John Bolton, in un'intervista a Voice of America News ritornando con la mente a quanto avvenuto nel 1989. "Sarebbe un errore creare un nuovo ricordo come quello a Hong Kong", ha aggiunto.