Harvey Weinstein incriminato per stupro. Legale: "Non ci sono prove"

L'ex produttore di Hollywood incriminato per casi che coinvolgono due donne. Nypd ringrazia il coraggio delle vittime

Harvey Weinstein (Ansa)

Harvey Weinstein (Ansa)

Washington, 31 maggio 2018 - Dopo scandali e denuce, alla fine Harvey Weinstein è stato incriminato per stupro e abusi sessuali da un grand gury nella sua New York. L'annuncio lo ha fatto il procuratore distrettuale di Manhattan, Cyrus Vance Jr., affermando che il produttore cinematografico viene così portato "un passo più avanti nel confronto con le sue responsabilità". 

Subito il legale di Weinstein, Benjamin Brafman, ha annunciato battaglia, e che intende ricorrere in tribunale contro l'incriminazione. La difesa si basa sul fatto che secondo l'avvocato le accuse "non sono supportate dai fatti". 

L'incriminazione, attesa, giunge ore dopo che gli avvocati di Weinstein avevano comunicato la decisione del del produttore di non testimoniare davanti al Grand Jury, con la motivazione di non aver avuto tempo sufficiente per prepararsi in quanto aveva appreso i dettagli delle specifiche soltanto dopo essersi consegnato alle autorità lo scorso venerdì.

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Weinstenin denuncia una "pressione politica" che ha reso l'incriminazione inevitabile: "A prescindere da quanto convincente la testimonianza possa essere, una incriminazione era inevitabile a causa dell'ingiusta pressione politica esercitata su Vance (il procuratore distrettuale di Manhattan ndr) per garantire una condanna". 

Weinstein si è consegnato alle autorità venerdì scorso, arrestato in seguito ad accuse di stupro e quelle di molestie aggravate e abusi sessuali. 

A New York due donne lo accusano. Una lo ha denunciato per una violenza carnale subita nel 2013, l'altra di averla costretta ad avere con lui un rapporto di sesso orale negli uffici della Miramax a Manhattan nel 2004. 

Ma stando allo scandalo sono molte di più le vittime che in questi mesi hanno puntato il dito contro Weinstein, compresa l'attrice italiana Asia Argento. Il potentissimo produttore 66enne è già indagato anche a Los Angeles e a Londra. Ora è libero su cauzione di un milione di dollari in contanti, ma deve comunque indossare un braccialetto elettronico per essere sempre localizzabile e non può allontanarsi dagli stati di New York e del Connecticut.