Roma, 22 maggio 2025 - L'amministrazione Trump ha negato all'Università di Harvard la possibilità di ammettere studenti stranieri, prendendo così di mira una fonte di finanziamento cruciale per l'università a cui ha già congelato i fondi federali dopo che l'ateneo ha rifiutato di conformarsi a una serie di richieste governative. Lo riporta il New York Times, citando tre fonti al corrente della vicenda e riportando la lettera inviata all'università da Kristi Noem, segretario per la Sicurezza Nazionale. Stando ai dati sulle iscrizioni universitarie, quest'anno sono stati circa 6.800 gli studenti stranieri che hanno frequentato Harvard, pari a circa il 27% del corpo studentesco. Nel 2010 rappresentavano circa il 19,7%. La retta annuale è pari a 59.320 dollari e può arrivare fino a quasi 87.000 dollari con vitto e alloggio.

La mossa è destinata a provocare un altro ricorso legale da parte di Harvard che già il mese scorso ha fatto causa all'amministrazione per ottenere i due miliardi di finanziamenti federali congelati per aver rifiutato li cambiamenti di programmi, apolitiche di ammissione degli studenti e assunzione degli insegnanti richiesti dalla task force per combattere l'antisemitismo, creata da Trump per punire le università accusate di essere permissive con le proteste per Gaza. La nuova misura punitiva costituisce una grande escalation dello scontro, che potrà avere enormi effetti finanziari per Harvard dal momento che 6800 dei suoi 24.596 studenti sono stranieri.
Nella lettera, la segretaria Noem ha detto che si vuole dare "un avvertimento a tutte le università e istituzioni accademiche", accusando Harvard di "alimentare violenza, antisemitismo in coordinamento con il partito comunista cinese". Ha posto anche condizioni ed un ultimatum, dicendo che Harvard potrà riottenere il suo diritto di avere studenti stranieri se entro 72 ore consegnerà tutti gli audio e i video che dimostrerebbero azioni pericolose, minacciose o illegali da parte di studenti stranieri negli ultimi cinque anni. Il portavoce di Harvard, Jason Newton, ha definito "illegale" la mossa dell'amministrazione: "Noi siamo impegnati a mantenere la capacità di Harvard di ospitare studenti e accademici internazionali che noi accogliamo da oltre 140 Paesi e che arricchiscono l'università, e la nazione, in modo immensurabile".