Un soldato russo grada una ragazza a Donetsk (Ansa)
Londra, 6 settembre 2022 - Belle donne che adescano sui social i soldati russi al fronte, e magari si scambiano con loro foto, video e anche qualche informazione sensibile, è questa la trappola web tesa dagli hacker ucraini all'esercito invasore. "Il mio primo pensiero è stato: posso aiutare il mio paese", ha commentato sul Financial Times la mente dietro l'inganno al nemico, Nikita Knysh, 30enne di Kharkiv, professionista nel settore della tecnologia.
Knysh ha raccontato al quotidiano britannico di almeno un'operazione militare andata a segno, con la distruzione di una base russa in territorio ucraino il mese scorso, grazie alle informazioni fornite dal suo gruppo di 30 hacker soprannominato HackYourMom, tutti da lui stesso reclutati nel Paese dopo l'ok all'operazione.
In quell'occasione, come in altre ma non vengono rese note perché vige il segreto militare, gli specialisti di HackYourMom hanno creato falsi account con profili di donne attraenti sui principali social, compresa la piattaforma il più usata da russi e ucraini in questo conflitto, cioè Telegram. Così gli hacker ucraini sono riusciti ad agganciare i militari russi di una base vicino a Melitopol, e scambiando messaggi, sotto mentite spoglie virtuali, li hanno convinti a inviare loro le fotografie dal fronte.
A questo punto gli uomini della Knysh, grazie a quelle immagini carpite, sono riusciti a comprendere dove si trovava la base russa, e hanno passato le informazioni all'esercito ucraino che le ha usate per attaccarla qualche giorno dopo. I vertici militari di Kiev si sono rifiutati di commentare il ruolo di Hackyourmom in quell'attacco.