Roma, 28 maggio 2025 – La guerra in Ucraina non solo va avanti, ma accelera. Mentre i negoziati rischiano di scivolare nella farsa. Secondo quanto riferito da Reuters, Putin per porre fine alla guerra vuole (tra le varie richieste) lo stop all’allargamento della Nato a Est. Oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è volato a Berlino. In una conferenza stampa congiunta il cancelliere Friedrich Merz ha annunciato più sostegno a Kiev, aiuti all’Ucraina a produrre armi a lungo raggio e la volontà di impedire la riattivazione del Nord Stream 2.

“Ciò che Putin non capisce è che se non fosse stato per me alla Russia sarebbero già successe un sacco di cose brutte. Sta giocando col fuoco!”, è il monito lanciato dal presidente americano Donald Trump al leader del Cremlino nelle scorse ore su Truth. Secondo il Wsj, il presidente Usa sta valutando l'imposizione di sanzioni contro Mosca già questa settimana, frustrato dai continui attacchi dell'esercito russo all'Ucraina e dalla lentezza dei colloqui di pace (sempre che di colloqui di pace si possa realmente parlare).
Oggi Zelensky ha anche affermato che Mosca sta ammassando 50mila soldati sul fronte di Sumy.
L’altra guerra
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L'Ucraina si dice pronta a nuovi colloqui con la Russia, ma vuole ricevere prima il memorandum di Mosca per garantire che l'eventuale incontro del 2 giugno a Istanbul abbia successo. "Non ci opponiamo a ulteriori incontri con i russi e attendiamo il loro 'memorandum', affinché l'incontro non sia vuoto e possa davvero avvicinarci alla fine della guerra. La parte russa ha almeno altri quattro giorni prima della partenza per fornirci il suo documento da esaminare", scrive su X il ministro della Difesa Rustem Umerov.
"L'unico motivo per cui non impongo nuove sanzioni alla Russia è che potrebbero ostacolare i negoziati". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, parlando dallo Studio Ovale.
Donald Trump lascia intendere che non parteciperà ad eventuali colloqui con Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky a Ginevra. "Doveva avvenire settimane fa, ora non vedo il motivo", ha dichiarato il presidente americano nello Studio Ovale ribadendo di "non essere contento" della Russia. "Non permetteremo che missili vengano lanciati sulle città", ha detto.
"Vi farò sapere entro due settimane se Putin ci sta in prendendo in giro o meno, se sì risponderemo in maniera diversa". Lo ha detto Donald Trump nel corso di un evento nello Studio Ovale della Casa Bianca, ribadendo di essere "deluso da quello che sta succedendo in Ucraina".
La Russia propone un secondo round di negoziati diretti con l'Ucraina il 2 giugno a Istanbul per presentare il suo memorandum sul processo di pace. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov.
Il capo della delegazione russa ai colloqui di pace con Kiev, Vladimir Medinsky, ha riferito su Telegram di aver inviato all'Ucraina un documento nel quale sono proposte una data e una sede per lo scambio dei memorandum con le condizioni per la tregua tra i due Paesi. Medinsky, stretto consigliere del presidente russo Vladimir Putin, ha affermato che la delegazione da lui guidata è pronta a incontrare la controparte ucraina nei prossimi giorni per colloqui diretti.
"Le nostre armi devono essere sempre usate nel territorio ucraino, questa è e resta la linea dell'Italia". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, prima della segreteria nazionale di FI, a proposito dell'apertura concessa da altri Paesi a Kiev a usare missili a lunga gittata oltre i confini dell'Ucraina.
La Germania è coinvolta "direttamente" nella guerra in Ucraina e sta ripercorrendo la stessa strada che l'ha portata al "collasso" nel secolo scorso. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, dopo che oggi il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha annunciato che la Germania aiuterà l'Ucraina a produrre missili senza restrizioni di gittata. "Il coinvolgimento diretto nella guerra è evidente, la Germania sta scivolando lungo lo stesso piano inclinato che l'ha già portata al collasso un paio di volte nel secolo scorso. Spero che i politici responsabili di questo Paese traggano finalmente le giuste conclusioni e fermino questa follia", ha dichiarato Lavrov al giornalista di Rossiya 1, Pavel Zarubin.
La Russia spera che politici ragionevoli in Germania fermino la follia di coinvolgere il loro Paese nel conflitto in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, citato dall'agenzia Ria Novosti, dopo che il cancelliere Friedrich Merz ha confermato la revoca di ogni restrizione all'uso da parte dell'Ucraina contro il territorio russo degli armamenti forniti da Berlino, e l'intenzione di aiutare Kiev a costruire missili a lungo raggio.
Tra le condizioni di Vladimir Putin per porre fine alla guerra in Ucraina c'è la richiesta che i leader occidentali si impegnino per iscritto a fermare l'allargamento della Nato verso est e a revocare una parte delle sanzioni alla Russia. Lo scrive la Reuters in un'esclusiva sul suo sito. "Putin è pronto a fare la pace, ma non a qualsiasi prezzo", ha affermato un'importante fonte russa. Tre fonti russe hanno detto a Reuters che Putin vuole un impegno 'scritto' da parte delle principali potenze occidentali a non allargare l'alleanza Nato, il che equivale a escludere formalmente l'adesione di Ucraina, Georgia, Moldavia. Secondo una fonte, se Putin non riuscirà a ottenere un accordo di pace alle sue condizioni, cercherà di dimostrare - attraverso un'escalation militare - che rifiutare la sua offerta comporterebbe in seguito un esito "più doloroso".
Merz, che si è rivolto a Zelensky con l'appellativo di "caro Volodymyr", ha premesso che "il popolo ucraino resiste alla guerra di aggressione russa da oltre tre anni". Gli ucraini stanno difendendo "la nostra libertà comune" e "anche la sicurezza dell'Europa" dalla Russia, ha aggiunto, ribadendo che la Germania aiuterà l'Ucraina finché sarà necessario. Germania e Ucraina, che si sono avvicinate "come società, ma anche come governi", vogliono sviluppare ulteriormente questo rapporto, e pertanto ci saranno consultazioni tra i governi verso la fine dell'anno, ha aggiunto Merz. Il cancelliere tedesco ha ripetuto che l'Ucraina è pronta a colloqui con la Russia per un cessate il fuoco e ha ringraziato il presidente Usa Donald Trump per l'impegno delle ultime settimane. Tuttavia, ha proseguito, la Russia sta prendendo tempo e continua a parlare "il linguaggio di una guerra di aggressione". Pertanto, la pressione su Mosca deve aumentare ulteriormente "per indebolire la macchina da guerra di Mosca" e "aprire la strada ai negoziati". Merz ha detto che farà tutto il possibile per impedire la riattivazione del gasdotto Nord Stream 2 e ha confermato che Berlino "continuerà il suo supporto militare e lo amplieremo", afferma il Cancelliere. In occasione della visita a Berlino di Zelensky i ministri della Difesa firmeranno un accordo sui sistemi d'arma a lungo raggio prodotti in Ucraina: "Non ci saranno limiti di gittata", ha confermato Merz. Ciò consentirà all'Ucraina di difendersi da obiettivi militari al di fuori del proprio territorio. "Vogliamo una pace duratura per l'Ucraina" e sicurezza per tutta l'Europa, "siamo fermamente al fianco dell'Ucraina", conclude.

Se l'Ucraina non venisse invitata al prossimo vertice della Nato significherebbe una vittoria per il presidente russo Vladimir Putin. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a Berlino durante una conferenza stampa con il cancelliere tedesco, Friedrich Merz.
"Continueremo quindi ad aumentare la pressione sulla Russia, per indebolire la macchina da guerra di Mosca, ma anche per aprire la strada ai negoziati. Per quanto riguarda la Germania, faremo tutto il possibile per garantire che il Nord Stream 2 non possa essere rimesso in funzione", lo ha detto il cancelliere federale tedesco Friedrich Merz ricevendo a Berlino il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
"Continueremo a prestare ed aumenteremo il nostro sostegno militare agli ucraini", ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz, in conferenza stampa col presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in cancelleria a Berlino. "Non ci saranno restrizioni e gli ucraini potranno difendersi", ha chiarito. E ancora: "Vogliamo rendere possibile che gli ucraini abbiano armi a lungo raggio", "vogliamo produzioni comuni", "faremo in modo che l'esercito ucraino possa essere equipaggiata di tutto quello che serve per combattere con successo".
Il presidente americano Donald Trump non è sufficientemente informato sugli attacchi ucraini alle città russe e non capisce che i bombardamenti russi prendono di mira invece solo infrastrutture militari e industrie della difesa in Ucraina. Lo ha detto il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, rispondendo alla messa in guardia di ieri di Trump, secondo il quale il presidente russo Vladimir Putin "gioca col fuoco". Lo riferisce l'agenzia Interfax.
Un incontro tra il leader del Cremlino Vladimir Putin, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente americano Donald Trump sarà possibile solo dopo che verrà raggiunto ''un accordo concreto'' tra i negoziatori russi e quelli ucraini. Lo ha precisato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso di un briefing. ''Continueremo i nostri contatti con gli americani'', ha aggiunto Peskov.
"In questi giorni il mio pensiero va spesso al popolo ucraino, colpito da nuovi gravi attacchi contro civili e infrastrutture. Assicuro la mia vicinanza e la mia preghiera per tutte le vittime, in particolare per i bambini e le famiglie". Così papa Leone XIV al termine dell'udienza generale. "Rinnovo con forza l'appello a fermare la guerra e a sostenere ogni iniziative di dialogo e di pace - ha aggiunto il Pontefice -. Chiedo a tutti di unirsi nella preghiera per la pace in Ucraina e dovunque si soffra per la guerra".

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz accoglierà oggi a Berlino il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo quanto si è appreso, Merz e Zelensky discuteranno del processo negoziale tra Ucraina e Russia e di un nuovo pacchetto di sanzioni dell'Ue contro Mosca. In particolare, i due leader intendono discutere possibili passi avanti verso negoziati tecnici tra Kiev e Mosca. È probabile inoltre che il presidente ucraino sollevi la questione di un ulteriore sostegno militare al suo Paese. Durante la sua visita in Germania, Zelensky dovrebbe anche incontrare il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier.

La neutralità dell'Ucraina è "una delle richieste cruciali della Russia" per arrivare a una soluzione negoziata del conflitto. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, citato dalla Tass. Il capo della diplomazia di Mosca ha affermato che "l'impegno nella dichiarazione di indipendenza dell'Ucraina ad uno status neutrale" rese possibile il riconoscimento del Paese come Stato indipendente da parte della Russia e della comunità internazionale. "Ritornare a questa promessa giurata", secondo Lavrov, "è una delle richieste cruciali della Russia che deve essere soddisfatta come parte di ogni soluzione" al conflitto.

Il presidente russo Vladimir Putin ha invocato una nuova architettura di sicurezza globale che vada a garanzia di tutti Paesi. "Per quanto riguarda la Russia, il nostro approccio rimane di principio e incrollabile. L'ho già detto e ribadisco la nostra fiducia che la nuova architettura di sicurezza sia uguale e indivisibile, il che significa che tutti gli Stati devono avere solide garanzie di sicurezza nazionale, non a scapito degli interessi degli altri", ha detto Putin in un discorso video ai partecipanti al 13esimo incontro internazionale degli alti rappresentanti per le questioni di sicurezza.
La Russia sta schierando "più di 50.000" soldati sulla linea del fronte intorno alla regione di confine nord-orientale di Sumy, dove l'esercito di Mosca ha conquistato diversi insediamenti nel tentativo di stabilire una "zona cuscinetto" all'interno del territorio ucraino: lo ha reso noto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Ora stanno radunando truppe anche in direzione di Sumy. Più di 50.000", ha dichiarato Zelensky ai media.
Le difese aeree russe hanno abbattuto tra ieri sera alle 21:00 (le 20:00 in Italia) e questa mattina alle 7:00 un totale di 296 droni ucraini in 13 regioni del Paese, inclusa quella di Mosca: lo ha reso noto su Telegram il ministero della difesa russo. I velivoli senza pilota di Kiev sono stati distrutti nelle regioni della capitale, di Bryansk, Belgorod, Vladimir, Voronezh, Ivanovo, Kaluga, Kursk, Oryol, Ryazan, Smolensk, Tver e Tula.