Mercoledì 24 Aprile 2024

Guerra Ucraina news, tanti sfollati tornano a casa. Associazione: che cosa li spaventa

Tronca (associazione culturale cristiana italo-ucraina): "Rientrano soprattutto nelle aree a ovest. Le stesse che stanno accogliendo i profughi dal Donbass. Il timore di trovarsi le case occupate"

Profughi ucraini in arrivo al valico di Fernetti (Trieste)

Profughi ucraini in arrivo al valico di Fernetti (Trieste)

Roma, 16 aprile 2022 - Guerra in Ucraina, tanti profughi stanno tornando a casa, dall'Italia, nonostante gli appelli delle autorità di Kiev. Lo testimonia Mario Tronca, presidente dell'associazione culturale cristiana italo-ucraina. Un osservatorio siginificativo su "25 vettori, autobus che curano il trasporto profughi lungo Adriatico, Tirreno, da Napoli a Caserta, da Firenze a Bologna a Venezia".

Rientri al 25% sugli arrivi settimanali

Il fenomeno è insomma documentato, "siamo arrivati al 25% di rientri sugli arrivi settimanali in Italia", fa sapere il presidente Tronca. Ma è legato anche con la celebrazione della Pasqua ortodossa? "Ci potrà essere qualche caso singolo - corregge -. Ma il tema è un altro. Tornano soprattutto quelli che vivono nelle regioni occidentali, dove la situazione è più tranquilla. Le zone protagoniste di questa ondata di ritorno sono CernivciIvano-Frankivs'k, Ternopil".

"Paura per le case occupate"

Ma ci sarebbe una ragione precisa. "Si sono rivolte a noi donn e ucraine che hanno lavorato per una vita in Italia, si sono costruite una casa con grandi sacrifici e ora temono di trovarsela occupata dai profughi che arrivano dal Donbass, dove infuria la guerra". Non è una leggenda metropolitana, "non è un fenomeno per sentito dire, ce lo raccontano profughe che si rivolgono a noi, incerte su cosa debbano fare. Cerchiamo di tranquillizzarle, non preoccupatevi quando sarà finita la guerra vi restituiranno la casa".

Per il presidente Tronca, questo fenomeno di rientro si sta verificando da tre settimane ed è andato aumentando, giorno per giorno. "Siamo partiti dal 5%, ormai siamo quasi arrivati al 25%", spiega.

Pasqua e unità (possibile)

Poi, sui riti pasquali: "Le regioni occidentali dell'Ucraina sono a maggioranza greco-cattolico-cristiana, anche se la religione ufficiale del Paese è ortodossa. Quest'anno, per la prima volta, i greco-cattolici hanno voluto festeggiare la Pasqua secondo il nostro calendario. Credo lo abbiano fatto anche per differenziarsi, ci sono state polemiche anche per la Via Crucis e la presenza delle due donne, russa e ucraina. Polemiche che non condivido assolutamente. Noi dobbiamo cercare ciò che unisce, non ciò che divide".