"La Russia studia un attacco all'Ucraina da Nord, proverà a bloccare i carri armati"

L’analista militare Luttwak: "I Leopard serviranno a Kiev per difendersi. Il rischio nucleare? Nessuno seguirebbe Putin"

Washington, 28 gennaio 2023 - "Una cosa è sicura in questa maledetta guerra: i russi non possono perdere e gli ucraini non possono perdere". Edward Luttwak, grande esperto di cose militari e presenza costante nelle stanze della politica estera americana, risponde con un paradosso.

Tank all'Ucraina: quanti saranno e quando arriveranno

Edward Luttwak, 80 anni, politologo e autore americano
Edward Luttwak, 80 anni, politologo e autore americano

Armi all'Ucraina e guerra mondiale, Medvedev si scaglia contro Crosetto

Boom di chiamate a 'Voglio vivere', il call center per i disertori i rus

Ma allora se né Putin né Zelensky possono perdere, siamo di fronte a una guerra senza fine?

"La realtà è quella che è. I tempi non sono maturi per un negoziato".

E quando lo saranno?

"Dopo i prossimi sviluppi".

Che saranno?

"In primo luogo una nuova offensiva russa, ma non sul fronte orientale. Su un altro fronte. Presumo che i russi e forse gli alleati bielorussi scenderanno dal nord. Obiettivo: tagliare i collegamenti fra Kiev e il resto del Paese".

In questa maniera potranno anche bloccare o ostacolare le forniture militari che arrivano in gran parte dalla Polonia. Giusto?

"Esattamente".

Dunque Kiev è di nuovo in pericolo?

"No. Putin non riproverà a conquistarla. Sa bene che Kiev diventerebbe una nuova Stalingrado ma a parti invertite. I russi sarebbero gli assedianti e non più gli assediati. E non hanno dimenticato che per gli assedianti tedeschi la sconfitta di Stalingrado segnò la fine della campagna di Russia".

Ma quali saranno le contromosse della Nato?

"Altre armi. Al più presto".

A tarda primavera dovrebbero arrivare i Leopard tedeschi e gli Abrams americani. Rischiano di rovesciare i rapporti sul campo e dunque di aumentare il rischio di una escalation. Non è così?

"No. Non è così. Quei carri armati saranno troppo pochi per essere impiegati in funzione offensiva. Serviranno a migliorare le difese. Voglio ancora ricordare l’esperienza della seconda guerra mondiale. I carri tedeschi sostennero l’invasione dell’Europa per nove mesi poi per quattro anni si trasformarono in mezzi di difesa".

Quei carri non diventeranno il pretesto di una escalation che inevitabilmente, viste le umiliazioni subite dall’esercito russo sul piano convenzionale, sarebbe nucleare?

"Non lo ritengo un rischio reale".

E perché?

"Perché Putin se decidesse di impiegare il nucleare, non avrebbe dietro di sé l’apparato militare".

Che vuol dire?

"Vuol dire che i comandi russi, che non hanno interrotto il dialogo con il Pentagono, non lo seguirebbero".

In altri termini Putin non può fare quello che vuole. E se fosse rovesciato non dovremmo temere l’avvento di uno più falco di lui?

"Non lo ritengo probabile. Ritengo che al suo posto andrebbe qualcuno ansioso di sganciarsi dalla più fallimentare avventura militare dalla sconfitta in Afghanistan".

Dunque aumenterebbero e non diminuirebbero le chance di una tregua e in prospettiva di una pace.

"Dipende dai plebisciti".

Quali plebisciti? I russi li hanno già tenuti nelle regioni orientali e se ne conoscono i risultati. Hanno vinto i filo russi.

"Niente affatto. Erano plebisciti burletta. Se ne debbono tenere altri con la supervisione di migliaia di osservatori internazionali. Sono gli ucraini e non la Russia o la Nato a dover decidere il loro futuro".

E secondo lei chi vincerà questi plebisciti?

"Non faccio previsioni specifiche. Posso solo dire che l’Ucraina è diventata una nazione. Prima non lo era. Ora sì. E filorussi o non filorussi ha sviluppato un senso di appartenenza che l’ha portata a ricompattarsi dietro Zelensky".

Ma nell’Europa occidentale si alzano commenti non lusinghieri su Zelensky che è alla testa di un apparato governativo inquinato da profonda corruzione.

"Tutti i Paesi sono più o meno corrotti e non credo che l’Ucraina sia più corrotta dell’Italia".

([email protected])