Ucraina Russia, chiusi i primi negoziati. Mosca apre, ma Kiev ancora sotto attacco

Putin detta le regole: accordo possibile solo con riconoscimento della Crimea russa e enutralità di Kiev. Cremlino alla Ue: "Responsabile per le armi consegnate" Zelensky chiede adesione Ue, ma Borrell frena

Kiev, 28 febbraio 2022 - La guerra tra Ucraina e Russia prosegue: per il quinto giorno consecutivo il cielo di Kiev è stato squarciato dalle esplosioni, registrate nella capitale dalle 3 del mattino fino a sera, così come nella città di Kharkiv, dove le bombe russe hanno fatto "decine di civili morti". Nel mentre, oggi si sono tenuti i primi negoziati a Golem, in Bielorussia, tra le delegazioni russo e ucraina, da cui sembra che emergano i primi spiragli di una tregua. Come si apprende, è già previsto un secondo round di colloqui, ma intanto "abbiamo individuato alcun punti su cui è possibile trovare terreno comune", ha dichiarato Vladimir Medinsky, capo negoziatore russo, consigliere presidenziale al Cremlino. E c'è la conferma di Kiev: "Le parti hanno delineato alcune questioni prioritarie su cui si intravede qualche progresso", ha affermato il consigliere dell'ufficio presidenziale ucraino, Mykhailo Podoliak, in un video trasmesso su Telegram. 

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Intanto Mosca punta il dito contro la Ue, "coinvolta nella consegna di armi letali" all'Ucraina. "I sueo cittadini e ele sue entità saranno ritenuti responsabili per qualsiasi conseguenza di queste azioni", ha dichiarato il ministero degli Esteri. 

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Dal canto suo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato di "alcuni segnali" ma non di risultato utile. Al contrario ha fornito il numero degli attacchi subiti dall'Ucraina: 56 per un totale di 113 missili da crociera. Per rispondere ai "bombardamenti", ha affermato, è giunto il momento di considerare una no-fly zone per missili, aerei ed elicotteri russi. E le sirene sono risuonate di nuovo a Kiev per avvertire la popolazione di andare nei rifugi. I media locali hanno riferito di bombardamenti sugli insediamenti urbani di Vasylkiv, Bila Tserkva e Kalynivka (centri urbani a sue della capitale), dove sarebbero stati "distrutti un dormitorio e due abitazioni".

Intanto, viste le pesanti ripercussioni che il conflitto sta avendo sul rublo (ai minimi storici) e sull'economia russa, la Borsa di Mosca resterà chiusa anche martedì 1° marzo.

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La situazione in tempo reale

Sommario

Le richieste di Ucraina e Russia

L'Ucraina ha chiesto il "cessate il fuoco immediato" e il ritiro completo delle truppe russe dal Paese. Zelensky ha anche avanzato la richiesta dell'adesione "immediata" del suo Paese nell'Ue, su cui però l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, ha tirato il freno: "Oggi questo non è all'ordine del giorno". Sull'altra sponda, il leader del Cremlino ha avuto un colloquio telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron ed è stato Vladimir Putin a dettare le regole: un accordo con l'Ucraina, ha sottolineato, "sarà possibile solo con la considerazione incondizionata dei legittimi interessi della Russia, compreso il riconoscimento della sovranità russa sulla Crimea, la smilitarizzazione e de-nazificazione dello Stato ucraino e la garanzia del suo status neutrale". Il presidente russo ha aggiunto inoltre che "le forze armate russe non minacciano i civili e non stanno colpendo strutture civili. La minaccia proviene dai nazionalisti ucraini, che usano i civili come scudi umani, dispiegano deliberatamente sistemi d'arma d'attacco nelle aree residenziali".

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La Turchia: stop a passaggio navi militari

La Turchia ha vietato il transito di tutte le navi militari attraverso gli stretti del Bosforo e dei Dardanelli, da cui si accede al mar Nero. Ankara ha deciso di attivare la facoltà prevista dalla Convenzione di Montreux del 1936, che la autorizza a impedire il passaggio in caso di guerra se la stessa Turchia non è coinvolta direttamente nel conflitto. 

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Macron a Putin: cessate il fuoco immediato

Il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky più volte nelle ultime ore. Su sua richiesta, fa sapere l'Eliseo, ha chiamato il presidente russo Vladimir Putin e ha tenuto informato Zelensky. Nella nota si legge che Macron "ha di nuovo salutato il senso di responsabilità del presidente ucraino nella prospettiva dell'inizio dei negoziati e mentre l' Ucraina è sotto aggressione della Russia". Il capo dell'Eliseo ha ribadito al leader del Cremlino "la richiesta della comunità internazionale di cessare l'offensiva russa contro l' Ucraina e ha riaffermato la necessità di attuare un cessate il fuoco immediato". Nella telefonata, Macron avrebbe inoltre chiesto "la fine di tutti gli attacchi contro i civili e le loro abitazioni, la preservazione di tutte le infrastrutture civili e la sicurezza di tutti gli assi stradali, in particolare della strada a sud di Kiev". Putin, riferisce l'Eliseo, "ha confermato la volontà di impegnarsi su questi tre punti". Macron ha poi chiesto "il rispetto del diritto internazionale umanitario e la protezione delle popolazioni civili come il passaggio degli aiuti, conformemente alla risoluzione presentata dalla Francia al Consiglio di sicurezza dell'Onu. Il presidente ha proposto al presidente russo di restare in contatto nei prossimi giorni per prevenire l'aggravarsi della situazione e Putin si è detto d'accordo".

Come procede la guerra 

Oltre alle esplosioni a Kiev e a Kharkiv, un missile russo ha colpito un edificio residenziale nel centro di Chernihiv. "Decine di civili sono stati uccisi e centinaia di altri feriti durante i pesanti bombardamenti russi della città di Kharkiv, nell'Ucraina orientale", ha reso noto su Facebook Anton Herashchenko, consigliere del ministro degli Interni di Kiev. Le truppe di Mosca, aggiunge, hanno bombardato le aree residenziali con missili Grad. "Il mondo intero - ha aggiunto - deve vedere questo orrore! Morte agli occupanti!". La vice ministro della Difesa ucraina ha invece reso nota la creazione "di una nuova unità denominata 'Legione internazionale'. Abbiamo già migliaia di richieste da parte di stranieri, che vogliono unirsi alla resistenza agli occupanti russi e proteggere la sicurezza mondiale dal regime di Putin".

Dal canto suo, la Difesa di Mosca ha annunciato che le truppe russe hanno "assunto il controllo delle cittadine di Berdyansk e Enerhodar - nel sudest ucraino - e dell'area attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhya". L'impianto "continua le sue attività", i livelli di radiazioni "sono normali". 

Anche in serata, diverse potenti esplosioni sono state udite a Kiev intorno alle 17:40, ora italiana, negli stessi momenti in cui veniva annunciata la fine della prima giornata dei colloqui di pace tra Russia e Ucraina. Le detonazioni provenivano dalla zona ad est del centro di Kiev. Le più potenti udite oggi. Successivamente, sono risuonate le sirene antiaeree.

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Bielorussia pronta ad affiancare Russia

Intanto, la Bielorussia sarebbe sul punto di unirsi alle truppe russe nella guerra in atto in Ucraina e l'entrata in guerra, si apprende, potrebbe avvenire "nel giro di ore". Il primo aereo da trasporto Ilyushin Il-76 potrebbe decollare alle 5 del mattino ora locale, trasportando paracadutisti. Nelle scorse ore, nel Paese è passato un referendum costituzionale che consentirebbe alla Russia di installare armi nucleari sul suo territorio, escludendo però ogni "aggressione militare dal territorio" della Bielorussia. 

Il bilancio delle vittime

Almeno 102 civili, tra cui sette bambini, sono rimasti uccisi da giovedì, giorno dell'inizio dell'invasione russa mentre i feriti sono 304, secondo quanto riferito dalle Nazioni Unite, che precisano che il bilancio reale delle vittime potrebbe essere molto più alto. "La maggior parte di questi civili è stata uccisa da armi esplosive ad ampio raggio, tra cui il fuoco di artiglieria pesante, lanciarazzi e raid aerei. I numeri effettivi sono, temo, considerevolmente più alti", ha affermato l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, all'apertura del Consiglio dei diritti umani. Secondo Kiev, sono almeno 352 i civili uccisi dall'inizio dell'invasione russa. I funzionari ucraini hanno anche affermato che circa 5.300 soldati russi sono stati uccisi e hanno affermato che 191 carri armati, 29 jet da combattimento, 29 elicotteri e 816 mezzi corazzati per il trasporto di personale sono stati distrutti dalle forze ucraine. 

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Ucraina nell'Ue?

Riguardo al tema dell'ingresso immediato dell'Ucraina in Europa, come chiesto dal presidente ucraino Zelensky, il presidente del Consiglio Ue Michel ha spiegato che "il governo ucraino sta preparando la richiesta ufficiale per aderire all'Ue. Ciò vuol dire che la Commissione dovrà prendere una posizione ufficiale" a seguito del ricevimento della richiesta e "significa che anche il Consiglio Ue dovrà prendere posizione. Io penso che il dibattito ci sarà molto presto", ha aggiunto Michel. Ma l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, ha tirato il freno: "Oggi questo non è all'ordine del giorno, credetemi. Dobbiamo lavorare su cose piu' pratiche. L'adesione e' qualcosa che richiedera', in ogni caso, molti anni e dobbiamo fornire una risposta per le prossime ore. Non per i prossimi anni, ma per le prossime ore".

Le sanzioni

E nel frattempo si aggravano le sanzioni dagli Alleati contro Mosca.  Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha annunciato "ulteriori misure contro il sistema finanziario russo" come ritorsione per "la guerra premeditata contro l' Ucraina". Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha vietato a qualsiasi soggetto statunitense di "condurre qualsiasi transazione che coinvolga la Banca centrale russa, il National Wealth Fund o il ministero delle Finanze", ha spiegato il capo della diplomazia americana, aggiungendo che sono state imposte sanzioni anche contro il Fondi diretto di investimenti russo, "noto fondo nero per il presidente Putin e la sua cerchia ristretta". L'obiettivo - ha concluso - è di "compromettere la capacità della Russia di utilizzare le sue riserve internazionali per indebolire l'impatto delle nostre sanzioni, nonchè per impedire alla Russia di accedere al suo fondo patrimoniale da utilizzare nella sua guerra contro l'Ucraina". E anche il Regno Unito ha deciso che "a giorni" congelerà tutti i beni delle banche russe, ha annunciato il ministro degli Esteri britannico, Liz Truss, precisando che si cerca "il coordinamento con gli alleati".

Abbandonando la sua tradizionale neutralità, anche la Svizzera ha annunciato oggi che adotta integralmente le sanzioni dell'Unione Europea contro i russi. "In vista del continuo intervento militare della Russia in Ucraina, il 28 febbraio il Consiglio federale ha deciso di adottare i pacchetti di sanzioni imposte dalla Ue il 23 e 25 febbraio", si legge in una nota del governo elvetico. La Svizzera ha anche adottato sanzioni finanziarie contro il presidente russo Vladimir Putin, il primo ministro Mikhail Mishustin e il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, con effetto immediato. "La Svizzera riafferma la sua solidarietà con l'Ucraina e il suo popolo - continua il comunicato - fornirà aiuti umanitari alle persone fuggite in Polonia". 

La posizione della Cina

In un equilibrismo sempre più complicato da mantenere sulla situazione in Ucraina c'è poi la Cina, che invece ribadisce la sua posizione e respinge le sanzioni "illegali e unilaterali" alla Russia, dopo che l'Unione Europea, gli Stati Uniti, il Regno Unito e il Canada hanno deciso di bloccare alcune banche russe dal sistema di pagamenti internazionali Swift per l'invasione dell'Ucraina. Le sanzioni "non risolvono il problema" e la Cina "si oppone ancora di più a sanzioni unilaterali che non hanno fondamento nel diritto internazionale", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin. All'indomani dell'ordine del presidente russo di tenere in stato di allerta le forze di deterrenza nucleare, la Cina ha poi ribadito l'invito alla calma. "La priorità assoluta", ha scandito il portavoce, "è ora che tutte le parti esercitino la necessaria moderazione per evitare che la situazione in Ucraina continui a deteriorarsi e si perda il controllo". 

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