Guerra Ucraina-Russia. "Mosca prepara sbarco a Odessa". Raid russo su scuole: 33 morti

Suonano ancora le sirene a Kiev. Ucraina: issata la nostra bandiera a Bucha. Kharkiv, colpita la cattedrale. Kherson caduta in mano russa. L'Onu conta già un milione di profughi

Kiev, 3 marzo 2022 - L'ottavo giorno di guerra in Ucraina è iniziato ancora una volta con le bombe e terminato con le sirene, e quindi ancora bombe. Nuovi missili sono caduti nella notte a Kiev: almeno quattro le esplosioni che si sono udite nel cuore della notte. E a tarda sera le sirene hanno suonato ancora a Kiev e Leopoli, ad annunciare nuovi bombardamenti. Nella periferia della capitale si combatte. Nella giornata del secondo round di negoziati, la Russia continua a non risparmiare i civili: 2.000, secondo l'Ucraina, quelli uccisi fino a ieri, 227 quelli ufficializzati dall'Onu, che conta finora un milione di profughi. Nella città di Kharkiv sono state colpite anche tre scuole e una cattedrale. E dopo ore di assedio Kherson è caduta nelle mani di Mosca. Un "bagno di sangue", lo definiscono gli Stati Uniti, che tornano a chiedere il ritiro della Russia, inascoltati. Intanto i media riferiscono che Mosca starebbe preparando lo sbarco a Odessa (dove un cargo estone è affondato dopo un'esplosione) e tentando il blocco di Mariupol. "Gli occupanti riceveranno solo una cosa dagli ucraini: la resistenza. Una resistenza feroce", avverte il presidente Ucraino Volodymyr Zelensky, in un nuovo messaggio video in cui fa il bilancio delle vittime russe: 9mila (contro i 500 riferiti da Mosca).

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Odessa nel mirino

Le forze russe si stanno dirigendo verso Odessa e si preparano allo sbarco. Secondo fonti dell'intelligence Usa, citate dalla tv spagnola Rtve, in Crimea ci sono già diverse navi in attesa dell'arrivo delle truppe di terra per lanciare l'attacco dal mare. Le autorità di Odessa - secondo le stesse fonti - hanno chiesto ai cittadini di recarsi in un rifugio per il rischio imminente di un attacco. Nel Mar Nero, al largo della città portuale di Odessa, sono state avvistate quattro grandi navi da guerra russe e tre motoscafi armati di missili, ha precisato da un'altra parte lo stato maggiore dell'esercito ucraino citato dal giornale spagnolo Abc. Tali movimenti, secondo il dipartimento militare ucraino, indicano che la Russia lancerà presto un attacco con l'obiettivo di impadronirsi di Odessa.

"Raid russo su scuole e case vicino a Kiev"

Il governatore della regione ucraina di Chernihiv, a nord di Kiev, ha denunciato che un attacco aereo russo oggi ha colpito due scuole ed edifici privati. Si parla di 33 civili uccisi. I feriti sono 18.

Kherson in mano ai russi

Funzionari ucraini hanno confermato nella notte la presenza dell'esercito russo a Kherson, al momento la città più grande catturata dalle forze russe dall'inizio dell'invasione sette giorni fa: ha 290.000 abitanti. Il sindaco, Igor Kolykhaïev, ha spiegato via Facebook di aver discusso con "ospiti armati" in un edificio dell'amministrazione di Kherson, sottintendendo, senza nominarli, i militari russi, a cui ha chiesto "di non sparare alle persone". Quindi il primo cittadino ha lanciato un appello agli abitanti della città a "non provocare" i militari: "Fermati alla prima richiesta. Non entrare in conflitto con loro". In città mancano cibo e medicinali. 

Mariupol stretta nella morsa

Il sindaco di Mariupol afferma che le forze russe stanno tentando il "blocco" della città ucraina.

Bucha, Kiev: issata bandiera ucraina

La viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, citata dai media locali, afferma che i soldati di Kiev hanno issato oggi la bandiera nazionale a Bucha, città a 30 km dal centro dalla capitale e teatro di scontri e bombardamenti russi nei giorni scorsi. Malyar sottolineano che "gli ucraini hanno cacciato il nemico" dalla città.

La resistenza ucraina 

Secondo il ministero della Difesa del Regno Unito, l'avanzata russa su Kiev è stata ritardata da "una ferma resistenza ucraina, guasti meccanici e congestione": il convoglio rimane a più di 30 chilometri dal centro della città. "La colonna ha fatto pochi progressi distinguibili in oltre tre giorni". 

Nella notte è tornato a parlare Zelensky: "Ovunque andranno, saranno distrutti. Qui non avranno calma, non avranno cibo, non avranno un solo momento di tranquillità - ha detto in un videomessaggio, riferendosi ai russi -. Gli occupanti riceveranno solo una cosa dagli ucraini: la resistenza. Una resistenza feroce. Per noi ucraini questa è una guerra patriottica. Sappiamo come iniziano le guerre patriottiche e sappiamo come finiscono per gli invasori". Il presidente Ucraino si è quindi rivolto ai soldati russi: "L'Ucraina non vuole essere coperta dai corpi morti dei soldati. Andate a casa". E ha promesso che la Russia risarcirà per tutti danni subiti dall'Ucraina. 

Emergenza profughi 

Diventa sempre più drammatica nel frattempo l'emergenza profughi. Un milione di rifugiati sono fuggiti dall'Ucraina nei paesi vicini dall'inizio dell'invasione russa una settimana fa: lo ha detto l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Filippo Grandi. "Per altri milioni di persone all'interno dell'Ucraina, è tempo che le armi vengano messe a tacere in modo che l'assistenza umanitaria possa arrivare e salvare vite umane".