Roma, 19 aprile 2025 – Tregua di Pasqua. Il presidente Vladimir Putin annuncia lo stop dell’offensiva in Ucraina fino alla mezzanotte di lunedì 21 aprile. E, addirittura, si dice “pronto alla pace”. Volodymyr Zelensky però denuncia un nuovo attacco di Mosca con droni, che “rivelano il vero atteggiamento di Putin nei confronti della Pasqua e della vita umana". La vigilia del giorno di festa è segnata dallo scambio fra prigionieri: liberati 246 soldati per parte. Nelle foto l’abbraccio con i familiari.

Intanto si susseguono le indiscrezioni di stampa sulla possibile intesa per la fine della guerra. Il New York Post sostiene che Kiev sarebbe “favorevole al 90%” al piano di Trump, ma il ministero della Difesa ucraino smentisce. Bloomberg assicura che Washington è pronta a riconoscere la Crimea come russa nella proposta per fermare le armi (Zelensky ha però più volte ripetuto che anche la penisola annessa da Mosca nel 2014 sarebbe dovuta tornare ucraina). Il Wall Street Journal scrive invece che l'amministrazione Trump avrebbe già elaborato un piano preliminare per monitorare il cessate il fuoco e che la bozza è stata presentata a Parigi da funzionari americani a quelli europei e ucraini.
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Il presidente russo Vladimir Putin è arrivato alla liturgia pasquale nella Cattedrale ortodossa di Cristo Salvatore, a Mosca, come da tradizione. Lo riporta Ria Novosti. Nella sua omelia, il Patriarca di Mosca Kirill ha invitato i credenti a pregare e a lavorare per "una pace duratura e giusta nella Rus' storica"; il riferimento alla realtà politica medievale che comprendeva l'area delle odierne Bielorussia, Ucraina e parte della Russia.
Le sirene antiaeree hanno suonato nella capitale ucraina Kiev, nonostante l'inizio della tregua pasquale dichiarata dal presidente russo Vladimir Putin. Un messaggio di allerta aerea ha invitato i residenti di Kiev a rifugiarsi poco prima delle 22 locali (le 21 italiane), mentre l'aeronautica militare segnalava una "minaccia missilistica" nella regione omonima.
Il governatore della regione di Kherson, nell'Ucraina meridionale, ha riferito di attacchi di droni russi, dopo la tregua annunciata dal leader del Cremlino, Vladimir Putin, per Pasqua. Il governatore Oleksandr Prokudin ha riferito che "verso le 18:00" (le 17 in Italia) un attacco di otto droni russi ha incendiato gli appartamenti di un grattacielo e piu' tardi tre droni hanno colpito due villaggi, mentre l'aeronautica militare ucraina ha emesso allarmi antiaerei in diverse regioni dell'Ucraina orientale.
"Se la Russia ora è pronta a impegnarsi in un regime di tregua totale e incondizionata, l'Ucraina agirà di conseguenza, imitando le azioni russe. Silenzio in risposta al silenzio, attacchi difensivi in risposta agli attacchi. Se un cessate il fuoco completo dovesse concretizzarsi, l'Ucraina propone di estenderlo oltre la Pasqua del 20 aprile", scrive su Telegram il presidente Volodymyr Zelensky. "Questo rivelerà le vere intenzioni russe, perché 30 ore servono a fare notizia, ma non per reali misure di rafforzamento della fiducia", aggiunge.
"È passato più di un mese da quando l'Ucraina ha accettato un cessate il fuoco incondizionato. La Russia ha precedenti da aggressore, quindi prima dobbiamo vedere una reale cessazione dell'aggressione e azioni chiare per un cessate il fuoco duraturo. La Russia potrebbe fermare questa guerra in qualsiasi momento, se davvero lo volesse. Continuiamo a sostenere l'Ucraina per una pace lunga, giusta e completa". Lo fa sapere Anitta Hipper, portavoce della Commissione europea per gli affari esteri e la sicurezza, interpellata in merito alla tregua annunciata da Vladimir Putin.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha accolto con favore l'annuncio della tregua di Pasqua arrivato da Mosca. "Ogni segnale verso la pace è importante, come ho sempre detto incoraggiando tutte le parti a negoziare", ha dichiarato il ministro. "Non è chiaro come la Russia rispetterà una breve tregua, mentre Putin deve decidersi a interrompere definitivamente questa guerra che ha iniziato", ha aggiunto Tajani. "Deve rispondere positivamente alla richiesta del presidente Trump e rendere possibile un vero cessate-il-fuoco, la pace deve essere giusta e duratura nel tempo", ha concluso il titolare della Farnesina.
Il ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiga ha dichiarato che Kiev attende "fatti, non parole" dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato una tregua per la Pasqua e la volontà di siglare una pace. "La posizione dell'Ucraina resta chiara e coerente: l'11 marzo a Gedda abbiamo accettato incondizionatamente la proposta degli Stati Uniti di un cessate il fuoco totale provvisorio di trenta giorni. La Russia ha rifiutato e il suo rifiuto agli Stati Uniti dura già da 39 giorni - ha affermato Sybiha in un messaggio su X -. Ora Putin rilascia dichiarazioni sulla sua presunta disponibilità a un cessate il fuoco. Trenta ore invece di trenta giorni. Purtroppo c’è una lunga storia di dichiarazioni non corrispondenti ai fatti. Sappiamo che non ci si può fidare delle sue parole e prenderemo in considerazione i fatti, non le parole". "La Russia può accettare in qualsiasi momento la proposta di un cessate il fuoco completo e incondizionato di trenta giorni, sul tavolo da marzo. Vogliamo che le forze russe cessino effettivamente il fuoco su tutte le direzioni. Esortiamo inoltre tutti i nostri partner e la comunità internazionale a essere vigili. Solo i fatti, non le parole, rivelano la verità: questa guerra è iniziata e continua solo a causa della Russia", ha concluso Sybiha.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky denuncia un attacco russo a pochi minuti dall'annuncio di una tregua dalle ostilità in occasione della Pasqua fatto da Putin. "Quanto all'ennesimo tentativo di Putin di giocare con le vite umane, in questo momento gli allarmi antiaerei si stanno diffondendo in tutta l'Ucraina. Alle 17:15, droni d'attacco russi sono stati rilevati nei nostri cieli. La difesa aerea e l'aviazione ucraine hanno già iniziato a lavorare per proteggerci. I droni Shahed nei nostri cieli rivelano il vero atteggiamento di Putin nei confronti della Pasqua e della vita umana", scrive Zelensky su X.
La Russia è pronta per i colloqui sull'Ucraina, accoglie con favore gli sforzi degli Stati Uniti per risolvere pacificamente la crisi ed è grata per gli sforzi analoghi compiuti dalla Cina e dagli altri Paesi BRICS. Vladimir Putin dà l'annuncio dopo aver proclamato la tregua di Pasqua fino alla mezzanotte di lunedì. "Da parte nostra, siamo sempre stati pronti per i colloqui di pace" ha detto il presidente russo, "e accogliamo con ogni mezzo possibile l'aspirazione degli Stati Uniti, del presidente Trump, dei nostri amici cinesi, del presidente cinese, dei Paesi BRICS, di tutti i sostenitori a una soluzione giusta e pacifica della crisi ucraina".
La Russia e l'Ucraina hanno effettuato oggi uno scambio di prigionieri che ha portato alla liberazione di 246 militari per parte. Lo riferisce il ministero della Difesa russo. Il presidente ucraino Zelensky ha confermato, ringraziando "in particolare gli Emirati arabi uniti per la loro mediazione". Sarebbero in totale 4.552 persone, tra soldati e civili, le persone "rimpatriate dalla prigionia russa".
Vladimir Putin ha proclamato la 'tregua di Pasqua' in Ucraina a partire dalle 18 di oggi ora di Mosca (le 17 in Italia) fino alla mezzanotte di lunedì 21 aprile (le 23:00 in Italia). Lo ha reso noto il Cremlino tramite Telegram. Mosca presume che la parte ucraina "seguirà il suo esempio" assecondando questo cessate il fuoco temporaneo". "Allo stesso tempo, le nostre truppe devono essere pronte a respingere possibili violazioni della tregua e provocazioni da parte nemica", si legge nella comunicazione.
Il ministero della Difesa ucraino ha smentito le notizie secondo cui Kiev sarebbe d'accordo "al 90%" con il piano di pace di Trump presentato a Parigi, come sostenuto dal New York Post citando fonti Usa. In una dichiarazione a Sky News, il ministero ucraino ha affermato di "non prendere decisioni politiche", e pertanto di non poter effettuare "valutazioni percentuali". Abbiamo diverse posizioni di principio: abbiamo sostenuto la proposta statunitense di un cessate il fuoco completo l'11 marzo, mentre la Russia non ha sostenuto la proposta di cessate il fuoco degli Stati Uniti e continua a colpire quotidianamente città e infrastrutture ucraine", si legge nella dichiarazione del ministero ucraino. "In queste condizioni, non è chiaro come si possa discutere o misurare in "percentuali" i progressi di un qualsiasi dialogo". "La nostra domanda chiave - prosegue la dichiarazione - è come garantire che la proposta di cessate il fuoco possa funzionare e possa essere monitorata in modo affidabile. Restiamo in dialogo costruttivo con i nostri partner americani e siamo pienamente impegnati a porre fine a questa guerra".

Sono aumentate le offensive russe sul fronte ucraino. Mosca si sta concentrando soprattutto nel nord del Paese e nella regione russa di Kursk, dove restano presenti forze ucraine dopo l'incursione dell'estate scorsa, scrive l'intelligence militare britannica nell'ultimo rapporto su X. L'esercito russo sta tentando di conquistare alcuni centri urbani strategici nell'oblast di Donetsk, come Toretsk e Chasiv Yar, già sotto attacco da mesi. Mentre il sud appare secondario nelle priorità di Mosca, con poche segnalazioni di avanzamenti.
La Lituania non si fida di Putin e si prepara a fortificare un secondo percorso attraverso il corridoio di Suwałki, un passaggio critico lungo il confine con la Polonia, considerato una delle aree più probabili per un eventuale futuro attacco russo all'Unione Europea e alla Nato. Lo ha detto a Politico il viceministro della Difesa lituano, Tomas Godliauskas. Il corridoio di Suwałki è un tratto di pianura boscosa scarsamente popolato, lungo 100 chilometri, che collega la Polonia e la Lituania e confina con la Bielorussia, alleata del Cremlino, e con l'exclave russa di Kaliningrad. La Lituania ha attualmente due strade principali che attraversano il corridoio: una collega Kaunas (in Lituania) a Varsavia e l'altra collega la capitale lituana Vilnius alla città polacca di Augustów. In coordinamento con la Polonia, la Lituania si sta ora muovendo per espandere la sua rete infrastrutturale militare oltre la Via Baltica, la principale via di comunicazione del Paese, adeguando la strada Vilnius-Augustów agli standard di duplice uso civile-militare.
Le forze di Mosca hanno riconquistato la località di Oleshnya, nella regione russa di Kursk, ha rivendicato il ministero della Difesa russo.
Secondo Axios la minaccia del presidente americano Donald Trump di abbandonare i negoziati per la pace in Ucraina era diretta a Kiev e non a Mosca. Tre diplomatici europei avrebbero riferito che i commenti del Segretario di Stato Usa Marco Rubio fossero rivolti "principalmente agli ucraini". Inoltre "una fonte vicina al governo ucraino ha anche affermato che i commenti di Rubio sembravano mirati a fare pressione sull'Ucraina. La fonte era anche preoccupata che un ritiro di Trump dai negoziati potesse portare alla sospensione degli aiuti militari statunitensi all'Ucraina".
Oggi è in programma uno scambio di quasi 500 prigionieri, tra cui 46 soldati feriti, tra Russia e Ucraina mediato dagli Emirati Arabi Uniti, fa sapere una fonte a Sky News. Con la Pasqua saranno scambiati pariteticamente 246 prigionieri per parte. In totale i prigionieri scambiati tramite la mediazione degli Emirati Arabi Uniti è salita a 3.233.
Quasi un milione di uomini (940 mila unità), sarebbe quanto ha perso tra morti e feriti la Russia in tre anni di Operazione spaciale, lo sostiene lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine. Nell'ultimo bollettino delle forze armate ucraine si rivendica l'eliminazione di altri 1.180 militari russi nelle ultime 24 ore.
Un raid di droni russi su Zaporizhia ha provocato un incendio nella città ucraina. Il capo dell'Amministrazione militare regionale, Ivan Fedorov, in un post su Telegram ha denunciato: "I russi hanno attaccato il centro regionale con i droni Shahed. È scoppiato un incendio e i servizi di emergenza stanno lavorando sul posto".