Ucraina, Medvedev: "L'Occidente deve sparire". Kiev: camere delle torture a Kherson

Severodonetsk assediata dalle forze russe e continuano i bombardamenti su diverse città. Lavrov in Turchia per la crisi del grano. Merkel: "Attacco brutale, senza giustificazioni"

Roma, 7 giugno 2022 - A Severodonetsk, in Ucraina, si combatte porta a porta nel 104° giorno di guerra contro l'invasione delle truppe russe. Le forze di Kiev stanno riconquistando parti della città, ma i distretti orientali sono ancora in mano ai russi, fanno sapere gli 007 di Londra. Per gli agenti segreti della Difesa britannica "il più ampio piano" di Mosca "continua a essere quello di tagliare l'area di Severodonetsk da nord e da sud", di isolare la città contesa dal resto del Paese, con bombardamenti a Izyum e nuovi attacchi "sull'asse settentrionale". La situazione è sempre più drammatica per i civili che non sono riusciti a scappare (tra 10.000 e 15.000 civili, per cui un'evacuazione resta "praticamente impossibile"), ma intanto il presidente Volodymyr Zelensky loda la resistenza dei soldati di Kiev. Dall'estero, è netta la presa di posizione di Angela Merkel: "Nessuna giustificazione all'attacco russo - ha dichiarato l'ex Cancelliera tedesca nella sua prima intervista pubblica da quando ha lasciato la guida del governo -. Un attacco brutale che ignora il diritto internazionale e per il quale non ci sono scuse”. 

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Inquietano invece le dichiarazioni dell'ex presidente russo e adesso vice capo del Consiglio di Sicurezza Dmitri Medvedev. "Odio l'Occidente. Sono dei bastardi e degenerati. Vogliono la nostra morte, quella della Russia. Finché sono vivo, farò di tutto per farli sparire". Parole definite "inaccettabili" dal ministro degli Esteri italiano. "Le gravissime e pericolose affermazioni di Medvedev ci preoccupano fortemente anche perché arrivano dal vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo - scrive Luigi Di Maio -. Non è un segnale di dialogo, non è un'apertura verso un cessate il fuoco, non è un tentativo di ritrovare la pace, ma sono parole inequivocabili di minaccia verso chi sta cercando con insistenza la pace". 

Tutto questo mentre il parlamento russo ha votato a favore dell'uscita di Mosca dalla Corte europea dei diritti dell'Uomo dopo oltre 20 anni come membro del Consiglio d'Europa.

Intanto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, è arrivato in Turchia, dove è atteso per colloqui sugli sviluppi del conflitto e la creazione di possibili corridoi per l'esportazione del grano dall'Ucraina. Domani è previsto un incontro con l'omologo turco, Mevlut Cavusoglu. 

Dmitry Medvedev e Vladimir Putin (Ansa)
Dmitry Medvedev e Vladimir Putin (Ansa)

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"Camere delle torture a Kherson"

Circa 600 persone sono state portate nelle ''camere delle torture'' dalle truppe russe nella regione di Kherson. L'accusa è stata formulata da Tamila Tacheva, rappresentante permanente della presidenza ucraina in Crimeabriefing citata dall'agenzia di stampa ucraina Ukrinform. Circa 300 persone sono "nei seminterrati" nella città di Kherson e le altre in diversi insediamenti della regione, ha detto Tacheva. ''Sono detenuti in condizioni disumane e sono vittime di torture'', ha aggiunto. Si tratta ''principalmente di giornalisti e attivisti'' che hanno organizzato ''manifestazioni filo-ucraine a Kherson e nella regione'' dopo che le truppe russe hanno occupato il territorio, ha detto Tacheva. 

I combattimenti

Almeno tre persone sono rimaste uccise e altre sei ferite oggi in bombardamenti russi nella regione di Kharkiv. Lo ha riferito il governatore Oleg Sinegubov, citato da Unian. In particolare, i raid hanno preso di mira la città di Kharkiv e i villaggi di Cherkaska Lozova, Slatine e Korobochkine. 

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Serhiy Haidai, il governatore ucraino di Luhansk, ha pubblicato su Telegram un resoconto delle ultime ore: "Respinto un assalto russo in direzione di Novookhtyrka e Voronove. Sabotaggi russi nella zona di Bilohorivka. E ieri - prosegue - dieci attacchi nemici sono stati respinti, un carro armato, tre sistemi di artiglieria, due veicoli corazzati da combattimento, un'auto e due depositi di munizioni sono stati distrutti.  Le unità di difesa aerea hanno abbattuto due veicoli aerei senza pilota Orlan-10", secondo quanto riferito da Haidai. 

Un missile russo ha colpito l'asilo nel villaggio di Stepnogorsk, nel distretto di Vasylivka, regione di Zaporizhia. Su Telegram Maksym Kozytsky, a capo dell'amministrazione militare regionale di Leopoli,  ha reso noto che i paracadutisti della città hanno ucciso circa 50 militari russi del reggimento d'élite durante una battaglia di 14 ore nell'Ucraina orientale. I russi cercavano di "tagliare una strada strategicamente importante". Kozytsky ha riferito: "I soldati dell'80a Brigata d'assalto aviotrasportato non hanno permesso lo sviluppo dell'offensiva. Durante la battaglia, i russi non hanno avuto altra scelta che ritirarsi".

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Droni e missili: flotta russa al largo

L'effetto dei nuovi missili costieri Harpoon forniti dalla Danimarca a Kiev è stato di far allontanare dalle coste ucraine le navi della flotta russa del Mar Nero ad almeno 100 chilometri. La Cnn ha riportato il commento della Marina ucraina che ha rivendicato l'efficacia degli attacchi con missili e droni. Invece Mosca, con l'intento di riprendere il controllo delle parti nord-occidentali del Mar Nero, ha schierato sistemi missilistici costieri nelle regioni della Crimea e di Kherson. La Marina di Kiev comunque teme ancora attacchi missilistici dal mare.

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La Bielorussia resta una minaccia

Le forze militari della Bielorussia aumenteranno fino a 80mila uomini, lo sostiene lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine, scrive l'agenzia Unian. Lo Stato maggiore ha poi ribadito che permane "la minaccia di attacchi missilistici e aerei dal territorio della Bielorussia nelle direzioni Volyn e Polissya".  

Kiev: perdite di Mosca

Secondo Kiev, dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina l'esercito russo avrebbe perso almeno 31.360 soldati. Le forze ucraine avrebbero distrutto 1.390 carri armati nemici, 3.416 veicoli corazzati da combattimento, 694 sistemi di artiglieria, 207 MLRS, 96 sistemi di difesa aerea, 212 aerei e 177 elicotteri. Dati che non vengono confermati dalla controparte, che anzi mantiene il segreto. 

Bilancio civili, bambini morti

I bambini uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa sono 263, ha reso noto l'ufficio del procuratore generale del Paese. I minori feriti sono almeno 467. Mosca ha fatto sapere che oltre 1,7 milioni di residenti dell'Ucraina, tra cui 276.000 bambini, sono sul territorio russo, distribuiti in 56 regioni della Federazione. Quasi 20.000 rifugiati sono entrati in Russia nelle ultime 24 ore.