Ucraina, ucciso miliziano italiano in Donbass

E' il 46enne Edy Ongaro, colpito da una bomba a mano. Kiev: i russi hanno lasciato la centrale di Chernobyl. "Bombardato convoglio bus a Chernihiv". Nuovi corridoi umanitari dopo appello Macron-Putin a Scholz

Roma, 31 marzo 2022 - Guerra in Ucraina, giorno 36. Un miliziano italiano di 46 anni, Edy Ongaro, combattente con le forze separatiste del Donbass, è rimasto ucciso ieri in battaglia, nel villaggio di Adveedka, a nord di Donetsk, colpito da una bomba a mano. La notizia, diffusa stasera con un post dal Collettivo Stella Rossa Nordest, è stata confermata all'ANSA da Massimo Pin, amico di Ongaro, in contatto con esponenti della 'carovana antifascista' che si trova nell'Oblast. "Purtroppo è vero - dice Pin - I compagni in Donbass sono stati informati della morte di Edy da ufficiali della milizia popolare di cui faceva parte. Prima di comunicarlo abbiano informato il padre e il fratello".

L'esercito russo si concentra a Sud. Nuove truppe per il Donbass

Secondo le prime informazioni, l'italiano si trovava in una trincea assieme ad altri soldati, quando è caduta una bomba a mano lanciata dalle forze nemiche. Ongaro si sarebbe lanciato con il corpo sull'ordigno, a protezione dei compagni, morendo all'istante. "Era un compagno puro e coraggioso, ma fragile - hanno scritto i suoi amici del Collettivo Stella Rossa - In Italia aveva commesso degli errori. In Donbass aveva trovato il suo riscatto". 

Il miliziano italiano Edy Ongaro rimasto ucciso (Ansa)
Il miliziano italiano Edy Ongaro rimasto ucciso (Ansa)

La Russia oggi si è detta pronta a dichiarare un cessate il fuoco temporaneo a Mariupol e ad aprire un corridoio umanitario verso Zaporizhzhya. Kiev ha inviato 45 bus per l'evacuazione, ma uno di questi è stato abbattuto dalle truppe russe vicino a Chernihiv. "Cinque autobus sono finiti sotto il fuoco nemico quando hanno cercato di entrare nella città assediata per evacuare le persone. Sull'autobus c'erano solo volontari civili", ha fatto sapere la commissaria per i diritti umani. La vicepremier Iryna Vereshchuk fa sapere che "la città è ancora sotto attacco". "Non abbiamo un mediatore, non ci sono organi terzi che possono verificare l'eventuale violazione del cessate il fuoco", aggiunge. 

Un funzionario ucraino fa sapere che domani, primo aprile, riprenderanno online i negoziati di pace. Il ministro degli Esteri turco sostiene che i titolari degli esteri di Russia e Ucraina potrebbero incontrarsi entro due settimane. Per il premier Draghi, che oggi ha incontrato la stampa estera, piccoli passi avanti sono stati fatti, ma che per Putin "i tempi non sono ancora maturi".

In serata il ministero della Difesa russo ha annunciato per domani mattina nuovi corridoi umanitari per le evacuazioni da Mariupol, spiegando che sono stati decisi dopo un "appello personale" a Putin dei leader di Francia e Germania, Macron e Scholz. Le evacuazioni, si aggiunge, devono coinvolgere l'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr) e la Croce Rossa internazionale. Le forze russe hanno anche lasciato la centrale di Chernobyl che avevano occupato dal 24 febbraio, primo giorno dell'invasione dell'Ucraina. 

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Militari ucraini impegnati sulla prima linea della guerra (Ansa)
Militari ucraini impegnati sulla prima linea della guerra (Ansa)

Sommario

La situazione sul campo

Il presidente ucraino Zelensky parla con Biden: "Siamo a un punto di svolta", dice, chiedendo più armi, sanzioni e aiuti. E oggi avverte che la Russia "sta ammassando le truppe per nuovi attacchi nel Donbass". Mosca ha annunciato ieri un riposizionamento dei suoi soldati per la "liberazione completa" del Donbass. E secondo l'intelligence britannica, nonostante il ritiro di alcune unità da parte russa, è probabile che nei prossimi giorni ci siano pesanti combattimenti nei sobborghi di Kiev. Oggi almeno una persona è morta e tre sono rimaste ferite in bombardamenti russi sulla città di Derhachi - riporta il Consiglio comunale, secondo Pravda ucraina -, nella regione di Kharkiv, che hanno distrutto uno degli edifici amministrativi del municipio. Sempre Pravda Ucraina afferma che l'esercito russo ha sparato nella notte proiettili al fosforo nella parte centrale della regione di Donetsk. "I russi hanno sparato contro Maryinka, Krasnohorivka e Novomykhailivtsi nella regione di Donetsk con proiettili al fosforo", ha affermato Kyrylenko su Telegram, aggiungendo che "undici feriti sono stati portati in ospedale, 4 di loro erano bambino". 

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Il bilancio delle perdite russe (fornito da Kiev)

Ammonterebbero a 17.500 le perdite fra le fila russe dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio, secondo i numeri del bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 17.500 uomini, 614 carri armati, 1.735 mezzi corazzati, 311 sistemi d'artiglieria, 96 lanciarazzi multipli, 54 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 135 aerei, 131 elicotteri, 1201 autoveicoli, 7 unità navali, 75 cisterne di carburante e 83 droni.

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Mosca: esercitazione delle Forze missilistiche strategiche

Proprio in queste ore le Forze missilistiche strategiche russe, un ramo separato delle forze armate di Mosca che controlla i missili balistici intercontinentali (Icbm) terrestri del Paese, stanno per avviare esercitazioni nella regione di Orenburg (sudovest, non lontano dal confine col Kazakistan), a cui parteciperanno 3.000 soldati: lo ha reso noto il ministero della Difesa, secondo quanto riporta Interfax. Le esercitazioni, che erano previste, verranno supervisionate personalmente dal comandante delle Forze missilistiche strategiche.

La Russia e le pretese sull'Asia

Intanto, sullo scacchiere internazionale, la Russia avanza nuove pretese. Mosca ha affermato di considerare inaccettabile la presenza di qualsiasi infrastruttura militare statunitense o Nato nei paesi dell'Asia centrale al confine con l'Afghanistan, secondo le parole del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov alla terza conferenza ministeriale dei Paesi vicini all'Afghanistan (Russia, Cina, Iran, Pakistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan) aperta in Cina. Lavrov ha anche annunciato l'accreditamento a Mosca del primo diplomatico afghano accusando l'Occidente di avere ridotto in miseria il Paese.

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Il petrolio Usa

Sul fronte energetico, l'amministrazione Biden starebbe valutando la possibilità di sbloccare gradualmente circa un milione di barili di petrolio al giorno dalle riserve strategiche Usa nel tentativo di abbassare i prezzi della benzina, aumentati dopo l'invasione dell'Ucraina. Subito dopo il valore del petrolio ha ceduto nelle contrattazioni asiatiche il 5,21%, il Brent il 4,23%.

La Cina e il rublo

Il rublo recupera sul dollaro e torna di slancio ai valori pre-invasione a quota 76 (-5,2%), beneficiando dell'ipotesi non esclusa dalla Cina di usare rubli o yuan nel commercio di fonti energetiche.