Guerra Ucraina, yacht di oligarca senza carburante in Norvegia. Il porto: "Alzate le vele"

L'imbarcazione del magnate russo Strzhalkovsky, amico di Putin, a secco a Narvik. Il rifiuto per solidarietà verso Kiev

Roma, 20 marzo 2022 - La guerra in Ucraina, gli oligarchi russi e.. la benzina. Il mega yacht di Vladimir Strzhalkovsky, ex agente del Kgb e amico di Putin, è rimasto senza carburante nel porto di Narkiv, in Norvegia. Ma il capitano che voleva fare il pieno si è sentito rispondere: "Alzate le vele". 

Inutilmente Rob Lankester, comandante della 68 metri Ragnar, che sta per guerriero, si è affrettato a protestare, facendo presente che nessuno dell'equipaggio, 16 persone con lui, è russo. Nemmeno lo yacht, che batte bandiera maltese. Il capitano ha accusato la Norvegia di discriminazione, ricordando anche che il magnate non è nell'elenco dei sanzionati. Ma il risultato non è cambiato. "Fatevela a remi", è stata la risposta.

Putin perde un altro pezzo: ucciso il vicecomandante della flotta russa

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Chi è il magnate

Vladimir Strzhalkovsky ha guadagnato una fortuna con l'estrazione del nichel, come capo della società mineraria e metallurgica di bandiera russa Norilsk Nickel. Da sempre molto vicino al presidente russo, Putin.

Il tesoro degli oligarchi in Italia

Oltre 700 mln di euro di beni congelati: la Guardia di Finanza ha bloccato una serie di beni presenti sul territorio italiano ad alcuni oligarchi russi considerati vicini a Vladimir Putin, così come è stato previsto dall’Unione Europea. Uno degli interventi più importanti è stato il congelamento del ‘Sailing  yacht A' nel porto di Trieste, imbarcazione del valore di 530 milioni di euro, riconducibile all’oligarca russo Andrey Igorevich Melnichenko. Il provvedimento è stato consegnato al comandante della nave, che è un europeo. 

Il pugno duro di Johnson

E nei giorni scorsi in Gran Bretagna alcuni yacht di lusso, che si sospetta appartengano a oligarchi russi, sono stati bloccati dalle autorità mentre tentavano di lasciare il Paese. Lo ha riferito il ministro dei Trasporti, Grant Shapps, nel corso di un’audizione in Parlamento. Inoltre, ha detto, a 10 navi collegabili alla Russia è stato negato l’approdo nei porti britannici. Sono stati sequestrati anche “jet privati che riteniamo appartengano o siano collegati alla cricca di Putin”, ha detto ancora Shapps.