Ucraina, le news di oggi: carri armati russi attaccano Azovstal. Colonna di fumo nero

Il ministro degli Esteri Lavrov: "Stop al mondo dominato dagli Usa. Non vogliamo una guerra in Europa". Filorussi del Donbass: "Non ci sono più civili nella Azovstal, abbiamo le mani libere". Battaglia per l'Isola dei Serpenti: perché è cruciale

Roma, 11 maggio 2022 - L'acciaieria Azovstal a Mariupol è al centro delle notizie del settantasettesimo giorno di guerra in Ucraina. Le forze russe avanzano nel tentativo di conquistare l'acciaieria non solo con caccia e artiglieria, ma anche con i carri armati. Lo riferisce Unkriform, che ha pubblicato una foto che mostra una colonna di fumo nero che si innalza dal sito, dove è anche scoppiato un incendio. Il capo del battaglione Azov ieri aveva diffuso le foto dei militari del reggimento feriti e mutilati.

Visto l'isolamento dell'acciaieria Azovstal, che si trova a circa 150-200 km dalle linee ucraine, e la massiccia presenza di forze russe nell'area, un'eventuale operazione militare per cercare di liberare i combattenti asserragliati al suo interno sarebbe molto complessa e, secondo quanto riferito da Oleksiy Hromov, capo di Stato maggiore di Kiev, comporterebbe "perdite significative". L'ipotesi di un'azione militare è stata evocata oggi dal responsabile dell'intelligence del reggimento Azov, Ilya Samoilenko.

La controffensiva ucraina invece si concentra a nord della città di Kharkiv: le forze di Mosca sarebbero state respinte verso il confine. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato la riconquista degli insediamenti di Cherkaski Tyshky, Ruski Tyshki, Borshchova e Slobozhanske. Fonti russe hanno affermato che l'esercito di Kiev e' avanzato fino a dieci chilometri dalla frontiera.

"La Russia non vuole una guerra in Europa". Lo ribadisce il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov, nel 77esimo giorno di conflitto in Ucraina, mentre la sua portavoce Maria Zakharova annuncia contatti "in corso" fra Mosca e Kiev per riprendere i colloqui di pace. "Siamo pronti a condurre questi negoziati - replica il presidente ucraino Volodymyr Zelensky - purché non sia troppo tardi. Con ogni nuova Bucha, con ogni nuova Mariupol e nuove atrocità scompare il desiderio e la possibilità di negoziare". 

L'offensiva russa

Secondo il report dello Stato maggiore delle forze armate di Kiev, citato dall'Ukrainska Pravda, nelle ultime ore l'offensiva del Cremlino si concentra verso Donetsk, oltre che in direzione Slobozhansky, nell'oblast di Dnipro, e Kryvyi Rih, a Sud. Nel Lugansk, i russi hanno sparato su un istituto per bambini con disabilità. Lo rende noto il capo dell'amministrazione militare regionale Sergiy Gaidai. Ieri sono state bombardate per 15 volte aree residenziali e infrastrutture in tutta la regione. Il gasdotto principale di Sieiverodonetsk è stato danneggiato, la città è senza gas e in blackout. A Kherson il governo fantoccio della regione ha fatto sapere che chiederà a Putin l'annessione alla Federazione russa. "Possono anche chiedere che la città sia annessa a Marte o Giove - replica Mikhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky - ma l'esercito ucraino la libererà". Intanto prosegue la battaglia per l'Isola dei Serpenti, nel Mar Nero. 

Azov mostra le foto dei soldati feriti a Mariupol
Azov mostra le foto dei soldati feriti a Mariupol

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Lavrov: stop al mondo dominato dagli Usa 

"Speriamo e ci aspettiamo che la finalizzazione della nostra operazione militare e il raggiungimento di tutti i suoi obiettivi contribuiscano a fermare i tentativi dell'Occidente di minare il diritto internazionale e di ignorare e violare i principi della Carta delle Nazioni Unite, compreso il principio dell'uguaglianza sovrana degli Stati. Inoltre, costringerà l'Occidente a smettere di spingere per un cosiddetto ordine mondiale unipolare dominato dagli Stati Uniti e dai suoi alleati". Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. 

Lugansk e Donetsk bloccano Facebook

Le repubbliche filo-russe di Lugansk e Donetsk nell' Ucraina orientale hanno annunciato di aver bloccato l'accesso a Facebook e Instagram. Lo riporta il Guardian precisando che la mossa allinea tali repubbliche alla politica russa nei confronti dei social network. "L'accesso alle risorse informative della società americana Meta, che consente appelli alla violenza contro gli utenti di lingua russa sui suoi social network, è già stato bloccato - ha affermato il ministero delle comunicazioni dell'a repubblica di Donetsk -. Alla luce di ciò, l'accesso ai social network Facebook e Instagram è bloccato sul territorio della repubblica". 

Isola dei Serpenti e Mar Nero

L'intelligence britannica, nel suo consueto aggiornamento, riferisce che proseguono i combattimenti all'isola di Zmiiniy, nota come Isola dei Serpenti, con la Russia che tenta di rafforzare la sua guarnigione presente lì, esposta al nemico. Le forze di Kiev, sottolineano gli 007 di Londra, hanno colpito con i droni Bayraktar la contraerea russa e le navi di rifornimento russe. Queste ultime hanno una protezione minima nel Mar Nero occidentale, dopo la perdita dell'incrociatore Moskva della Marina russa. Gli attuali sforzi dei russi per aumentare le loro forze sull'Isola dei Serpenti, continua l'intellignece britannica, offrono all'Ucraina maggiori opportunità di affrontare le truppe russe. Tuttavia, "se la Russia consolida la sua posizione sull'Isola dei Serpenti con una contraerea strategica e missili da crociera, potrebbe dominare la parte nord-occidentale del Mar Nero", viene infine sottolineato nell'aggiornamento.

Perché sono stati uccisi 10 generali russi

Il capo dei servizi di intelligence militare Usa, il generale Scott Berrier, ha affermato che tra gli otto e i dieci generali russi sono stati uccisi in Ucraina dalle forze di Kiev. Berrier, ha spiegato che il pesante bilancio è dovuto al "ruolo insolito" che i vertici militari di Mosca hanno svolto nella guerra contro l'Ucraina. "Invece di guidare le operazioni a distanza", ha spiegato Berrier, "i generali russi sono dovuti andare al fronte per assicurarsi che i loro ordini fossero eseguiti". Intanto il portavoce del Pentagono John Kirby, ha fatto sapere che gli Stati Uniti hanno cominciato ad armare l'Ucraina già prima dell'invasione, avendone avuto sentore.