Guerra Ucraina, Onu: riaprire i porti per evitare carestia mondiale. Timori per il grano

L'appello del Programma alimentare mondiale, milioni di tonnellate di cereali bloccati nei silos

Roma, 7 maggio 2022 - Guerra in Ucraina e spettro della fame. Appello del Programma alimentare mondiale (Pam ) dell'Onu per la riapertura dei porti per scongiurare l’incombente minaccia di carestia: "I porti nella zona di Odessa, nel sud dell’Ucraina, devono essere riaperti con urgenza per evitare che la crisi globale della fame sfugga al controllo", si legge sul sito istituzionale del Pam.

"I silos di grano dell’ Ucraina sono pieni. I porti sul Mar Nero sono bloccati, lasciando milioni di tonnellate di grano intrappolate in silos a terra o su navi che non possono muoversi".

In precedenza la Fao aveva affermato che 25 milioni di tonnellate di grano sono bloccate in Ucraina. “Al momento, i silos di grano dell’Ucraina sono pieni. Al contempo però 44 milioni di persone nel mondo si avviano verso la carestia. Dobbiamo aprire questi porti perché gli alimenti possano uscire dall’Ucraina”, ha dichiarato il direttore esecutivo del Wfp, David Beasley, in un comunicato.

“Il mondo lo esige giacché centinaia di milioni di persone dipendono da questi approvvigionamenti”, ha aggiunto. “Chiedo a tutte le parti interessate di permettere a questi alimenti di lasciare l’Ucraina per essere avviati là dove sono disperatamente necessari, affinché possiamo evitare la minaccia imminente della carestia”. 

Non possiamo fare a meno del grano ucraino

“I paesi importatori di prodotti agricoli dall’Ucraina, in particolare il Medio Oriente e l’Africa, non potranno fare a meno delle nostre esportazioni, che non possono essere concretamente sostituite da forniture dalla Russia o da qualsiasi altro Paese”. Lo ha affermato il viceministro ucraino della Politica agraria e dell’alimentazione Taras Vysotsky sul canale televisivo Ukraine24. “Abbiamo fornito il 10% delle esportazioni mondiali di grano, oltre il 15-20% di orzo, oltre il 50% di olio di girasole - ha affermato il viceministro -. L’Ucraina ha esportato in media 50 milioni di tonnellate di prodotti agricoli. In anni record, questa cifra ha raggiunto anche 65 milioni tonnellate. Trovare un’alternativa a tali volumi e sostituire i nostri prodotti non è concretamente possibile nemmeno nei prossimi tre-cinque anni”.

Prezzi alimentari mondiali, aumenti record
Prezzi alimentari mondiali, aumenti record

Secondo Vysotsky, il blocco da parte delle navi da guerra russe dei principali porti marittimi ucraini di Odessa e Mykolayiv e del Mar Nero ha portato a un calo delle esportazioni di prodotti agricoli dall’Ucraina al 15-20%. Ha anche portato ad aumenti significativi e carenze fisiche in tutto il mondo, specialmente in Medio Oriente e Nord Africa. Se la situazione con la guerra e il blocco dei porti durerà, ad esempio, fino a sei mesi, i paesi di queste regioni in linea di principio non avranno grano. E questo significa carestia”. Il governo ucraino, ha aggiunto, sta lavorando per cercare percorsi logistici alternativi per l’esportazione di prodotti agricoli. “Non basta, ma ci sono progressi significativi. E a maggio vediamo che c’è ancora spazio per l’export”.